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Lei. Una dolce ragazza grifondoro.
Lui. Un crudele serpeverde.
Lei. Sempre pronta a perdonare.
Lui. Il quale maggior pregio è la vendetta.
Storie
che si intrecciano per dare via a tanti, piccoli eventi. Piccoli eventi, ma con
grandi significati.
Voleva avere il suo attimo di tranquillità.
Lo desiderava
Hermione
prese il grosso e polveroso libro per rimetterlo nella borsa, la chiuse con
delicatezza e uscì dall’aula. I capelli le ricadevano morbidi sulla spalle.
Morbidi come un fiore. Un fiore alla vaniglia. Un fiore alla vaniglia? Eppure se
l’aveva pensato, ci doveva pur essere. Hermione si riconcentrò. Stava vagando
per Hogwarts, senza una meta precisa. Libera. Si avvicinò al lago, sfiorò
l’acqua con un dito. Fredda, ma piacevole. Si inginocchiò. Non c’era
nessuno vicino. Meglio. Si bagnò il viso con quell’acqua gelida. Per un
attimo non si sentì più i muscoli, voleva rilassarsi. Si sdraiò su
quell’erba fresca, profumata. Chiuse gli occhi per un attimo, voleva avere il suo
attimo di tranquillità. Ma che fu, in poco tempo, interrotto.
-Allora
Granger, è qui che ti rilassi?- sentì una voce familiare. Sollevò le palpebre
e vide quella persona che avrebbe voluto in quel momento. Lo desiderava. Voleva
sentire la sua voce, vedere i suoi occhi profondi.
-Si,
Malfoy- rispose. Era felice, ma non lo voleva dare a vedere. Si alzò ed andò
vicino a lui. Si sentì lo scricchiolio di un ramo sotto i suoi piedi. Si
fissarono a lungo. La ragazza sarebbe restata li per ore, a fissare, quello che
, era l’irraggiungibile.
-Granger,
perché mi fissi?- la sua voce fredda e distaccata la fece tornare alla realtà.
Arrossì. Sperò che non lo notasse, almeno quello.
-Sarai
la millesima persona che mi guarda oggi, lo so che sono bello- Hermione sorrise
tra se, era perfetto per lei. Sicuro, arrogante, carino.
-Non credere che tu abbia delle possibilità con me-
continuò. Poi si girò e fece per andarsene, lasciando la ragazza così,
incapace di nascondere l’evidenza. “Uff…cazzo, quant’è bella…” pensò
Draco. E così si lasciarono, anche se avrebbero, , voluto
continuare quella conversazione, se così si poteva chiamare.
***
Hermione era distesa sul suo letto.
“Ma proprio di Draco mi dovevo innamorare? Ci sono mille
ragazzi più carini, Hermione non mentirti, zitta te, voce sincera. Ora
voglio dar spazio alla voce cattiva. Non sono cattiva. Scusa, hai
ragione. E comunque se vorresti potresti disinnamorarti. Cioè? Stupida,
non fartelo più piacere. Come se fosse facile. È impossibile, quando ti
piace una persona non puoi, “a telecomando” non fartela piacere più.
Nessuno ti ha interpellato, voglio sentire l’altra voce, perciò va via. Dunque,
incominciamo subito il progetto disinnamoramento. Prima domanda: perché ti
piace? Mi piace tutto di lui. Iniziamo male. Sarà più complicato del
previsto. Non mi spaventare. Io ti avevo avvertito. Continuiamo,
quando lo vedi che fai? Mi batte il cuore e lo voglio sempre accanto a me. Come
scusa? Lo vorrei vedere sempre, anche quando mi parla e mi dice cose brutte,
beh…quei momenti sono i più belli. Perché ti vuoi torturare da sola?
Goditi quei momenti e basta! Come faccio se ho paura che finiscano? Beh…tu
non pensarci. E comunque non gli piaci. Perciò vogliamo proseguire? Non
so…io non so più che fare, sembra tutto così perfetto quando c’è lui, e
un attimo dopo mi sembra di essere una stupida. Se potessi cambiare aspetto,
forse mi sentire più sicura!! MAI dire una cosa del genere, tu devi sempre
essere te stessa! Questa poi…..non mi state dando una grande mano,
ragazze! Noi siamo te! Ma io ti aiuterò sempre. Mi è venuta
un’idea, quando c’è lui mi date dei consigli….anzi no, se no finite per
litigare…Piccola…lo so che è difficile l’adolescenza! PICCOLA?????
Ma che razza di manicomio è questo??? E dato che il progetto disinnamoramento
è fallito, ho già in programma qualcos’altro. Lasciarci in pace? Sbagliato
di grosso! Basta, deciderò da sola, dato che voi non sapete darmi neanche
un aiuto!
Come inizio non è dei migliori, però dopo si svilupperà
meglio, spero!
Forse l’inizio era un po’ affrettato, ma questo era solo una
specie di prologo.
E il secondo pezzo forse si capisce poco, però il grassetto
equivale alla voce “cattiva”, il sottolineato alla voce “buona” e
normale a quello che pensa semplicemente Hermione.
Un kiss
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