Si abbandonò lungo il muro, scivolando sino a toccare la
terra gelida.
I polpastrelli bruciavano, arsi da quel mare di ghiaccio. Ma
preferiva scottarsi con la neve, anziché subire l’inevitabile rogo.
Fuoco per la sua pelle, fuoco per la sua anima. La deformazione
di un antico orgoglio.
Il Marchio Nero bruciò sul suo avambraccio. Lo nascose tra
la neve, digrignando i denti.
Aspettò in silenzio che tutto finisse, soffocando urla e dolore.
E si rialzò continuando a correre, lasciandosi alle spalle, sulla bianca neve,
una macchia scarlatta. Una macchia che urlava “tradimento”, che era la sua
punizione e che si sarebbe portato dietro a vita.
Devo esprmere la mia contentezza per esser ritornata al "Drak", era un pò che mi perdevo in mielenze troppo felici, non che non mi piacciano poi... o che non ci vogliano, in verità.
Questa è dunque una drabble scritta in questi mesi di assenza, piccola
(ovviamente) ma credo intensa. Spero di avervi coinvolto anche solo con queste
poche righe e soprattutto di aver reso bene la trama, in modo da non lasciarvi
con dubbi.
Una piccola recensione per una piccola storia? Che ne dite?
^^D