Stein
lo capiva, era folle, contagiato
dalla follia... ma stavolta era diverso, lo era molto di
più a come era abituato.
Da
quando la follia lo aveva contagiato, aveva sempre voglia di uccidere
tutti.
In
un vago momento di lucidità, pensò che anche se
era soggiogato dalla follia doveva controllarsi, perchè
sarebbe stato meglio morire piuttosto che uccidere un uomo.
-D-dove
sono?-
-Ma
come dove sei?- rispose una vocina -sei nella tua mente, sei nella follia ihihihi-
-Voglio...
voglio uscire da qui!-
-ohohoh
ma non puoi uscire da qui!-
"Intorno
a me è tutto buio. C'è un fastidiosissimo rumore;
voglio farlo smettere mi sta facendo esplodere la testa!"
-perchè non lo rompi?
puoi farlo anche con le
persone ihihihi-
-No
basta. BASTA SMETTILA!-
"basta
BASTA basta BASTA BASTA!"
questa parola continuava a ripetersi nella sua testa come su
un disco rotto.
Solo
ad un tratto Stain notò che il fastidioso rumore
era finalmente cessato; sentiva una dolce melodia che riscaldava la sua
fredda anima e vide un bagliore che si stava avvicinando.
-Stein
coraggio andiamo a casa-
-Non
posso... potrei ancora fare del male a qualcuno... sono contagiato
dalla follia-
-Andiamo
a casa Stein, se non lo farai ora non potrai farlo mai più.
Non potrò tornare a salvarti un' altra volta.-
Notò
che il caldo bagliore che la circondava stava via via
affievolendosi
-Non andare ti prego.. Portami
con te, non voglio stare ancora male in questo modo.-
-Allora
torniamo a casa-
***
-D-dove
sono?- Stein si risvegliò in un ospedale, con una persona
addormentata sulle gambe.
-Uh?
Oh mio dio Stein finalmente ti sei svegliato!- aveva iniziato a
piangere.
-Da
quanto sono qui?-
-Da
cinque giorni, quando ti abbiamo riportato sei svenuto e ti sei
svegliato solo ora...-
-Ah,
c'è una cosa che voglio assolutamente dirti-
-Cosa?-
Fu
una cosa leggiadra e veloce. Un bacio a fior di labbra seguito poi da
un profondo abbraccio
-Grazie Marie-
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