prologo. html
Questa storia nasce in un tempo lontano,all’epoca degli
orchi, degli elfi, dei nani, dove si combattevano guerre feroci per la
supremazia e la magia aleggiava nell’aria.....................
Nel folto della foresta di Raha, ai confini della terra dei
venti, urla strazanti rompevano il silenzio, ifiltrandosi sotto le radici degli
alberi centenari e nell’ antica terra.
Li nella capanna della vecchia Opa, una delle quattro
streghe dei venti (la strega del nord con più precisione), un’ elfa gridava in
preda ai dolori del parto....
- Su ragazza mia!!!! Un’altro piccolo sforzo, non mollare
proprio ora....-
- AHHHHHH.......- un’altro urlo squarcio la notte seguito da
un vagito.
- Uhe UHE UHE – la bimba era nata.
- Complimenti è una bellissima bambina, ora riposa devi
riprendere le forze per....-
- No – fu interrotta la strega – non mi rimane più molto
tempo – disse con voce flebile la
partoriente
- Cosa? Non..non capisco...- disse la strega confusa – il
parto è andato bene... e ti rimetterai!- affermo poi con sicurezza
- No .....non hai notato niente di strano nella mia
bambina?- domando risoluta alla strega....
- Ma che..?- poi guardo la bambina e quasi non urlo di
sorpresa
“ ha orecchie normali.....non è completamente un’elfa!!!”
Torno a posare gli
occhi sull’elfa stesa nel letto e notò che il suo colorito diventava sempre più
chiaro, segno che le forze la stavano abbandonando.
“ povera ragazza che destino orribile” penso la strega
.....infatti se due individui di specie diversa disobbedivano alla legge delle
razze concependo un figlio, i “traditori” erano condannati a morire dopo la nascita del bambino, mentre
quest’ultimo non avrebbe avuto vita facile perchè diviso tra le due razze,e in
più non si sapeva quali poteri esso avrebbe avuto....
- sapevi che sarebbe accaduto, perchè hai dissubbidito alla
legge?- chiese la strega dolcemente, infatti quello non voleva essere un
rimprovero,
- al cuore non si comanda – rispose l’elfa fissando i suoi
occhi in quelli della strega
- la prima volta lo vidi nel bosco- inizio a raccontare,
perdendosi nei ricordi
- era bello per
essere un umano, ma non fu quello a colpirmi di lui, fu il suo rispetto per
tutto cio che lo circondava- disse con gli occhi che gli brillavano di lacrime trattenute
- tornai spesso a
vederlo decisa ad ammirarlo da lontano, ma un giorno mi vide e ci
innamorando - un singhiozzo interrupe le sue parole, ma lei continuo
senza
lasciarsi andare al pianto
- eravamo felici ma
lo fummo ancora di più quando seppi di essere incinta....non guardarmi così – disse
alla strega incredula – non sono pazza!!
Sapevamo a cosa andavamo incontro ma gia amavamo la nostra bambina- disse
guardando la piccola nelle braccia della strega, che senza indugiare gliela
porse – suo padre è morto prima della sua nascita ucciso dai dardi degli altri
elfi, mentre..... AC- AC..scappavamo - tossi
- ...ac....si chiamera Bianca ....ac – aggiunse indicando la
bambina e facendo cadere sulle sue fasce uno strano ciondolo, per poi
rivolgersi alla strega aggiungendo
- prometti che ....ac
...ac.. la terrai con te...ac- chiese supplicante
- ma io sono vecchia! non so per quanto ancora vivrò!! - disse la strega
- promettilo...ac..ac....- disse quasi agli sgoccioli.
La strega la guardo e davanti al suo dolore non pote non
dire.....
-
Lo prometto!- detto questo si mise la mano sul cuore per sigillare la promessa.
L’elfa gli rivolse un ultimo sorriso prima di esalare
l’ultimo respiro.......era morta!
Intanto nel castello
della terra dei venti, re Orrin correva per i corridoi verso la camera della
sua consorte che stava dando alla luce un bambino
“ fa che sia un maschio “ si
ripeteva il re zizagando tra paggi e servitori.
Arrivato nei pressi della stanza si bloccò.
Un vagito rompeva l’aria ........e il re non dovette
aspettare molto per conoscere il propietare di quella potente voce.
- La regina sta bene ed è un maschio vostra maestà!! –
esordi l’allevatrice uscendo dalla stanza con un fagotto in mano;
“ mio figlio, il futuro re!!!!” penso il re con un moto
d’orgoglio prima di prendere suo figlio
in braccio e portarlo sulla torre più alta dove il popolo attendeva.
- Mio popolo- esordi il re e subito cadde il silenzio – ecco
a voi il principe Edward Orrin dei Venti -così dicendo sollevo il bambino sopra la testa
- futuro sovrano di queste terre- fini
tra le urla e gli applausi della gente.
Questi bambini apparentemente cosi diversi e distanti, presto sarebbero stati coinvolti in
un’avventura che gli scolvogerà la vita e
gli fara incontrare.....
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