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Compiti di Babbanologia. (Differenze)
By Fed
I babbani ed i maghi presentano tra loro molte differenze.
Quella principale è la mancanza o l’uso della magia, che ha
portato i primi a cercare di sviluppare nuove tecnologie in grado di facilitare
la loro vita, i secondi a non aver mai bisogno di farlo.
Oltre a questa sostanziale differenza, però, babbani e
maghi hanno molti punti in comune.
Fondamentalmente, entrambi i gruppi sono composti da
individui che hanno, alla base della loro vita, un nucleo familiare; in tutte e
due i casi, inoltre, il gruppo familiare può essere sia tollerante che
intollerante su svariate ‘particolarità’ che i loro singoli possono
presentare.
Una particolarità che accomuna il mondo magico da quello
non magico è, senza dubbio, l’omosessualità.
I punti fondamentali che le famiglie attraversano
nell’affrontare tale questione sono tre.
Punto uno.
Quando una famiglia babbana intollerante viene a
sapere che il proprio pargolo è gay, i membri di suddetta famiglia prendono ad
urlare animatamente. La prima frase, la prima domanda, quella più tipica è, in
genere:
“Che cosa hai detto?”
Seguita, nella maggior parte dei casi da un bel “Stai
scherzando, vero?”
Le famiglie di maghi intolleranti sono molto simili a
quelle babbane, ma è facile che dopo il “Che cosa hai detto?” iniziale
aggiungano, al posto dell’altra frase, un celere “Avada Kedavra!”.
Fortunatamente, Theo ha sempre avuto ottimi riflessi ed in
quell’occasione riuscì ad abbracciare Blaise e a smaterializzarsi con lui prima
che il signor Nott potesse lanciare un altro incanto.
Punto due.
L’ennesimo problema si presenta quando il ‘pargolo’ deve
sputare fuori il nome del suo fidanzato/a o della persona che gli ha fatto
prendere atto della propria omosessualità.
Le madri più tolleranti reagiscono come la signora Granger:
afferrano la propria figlia e la conducono al divano, le fiondano una tazza di
the in mano e stirano un sorriso assolutamente falso lungo il viso, prima di
parlare.
“Ah, dunque si tratta di Ginny Weasley, quella rossina
delle foto, no? La sorella di Ron… Oh, beh, forse ti piace solo perché somiglia
a Ron, non trovi? Poi è molto mascolina, forse dovresti solo trovarti un ragazzo
un po’ più androgino e…”
Quando il figlio/a si decide ad arrabbiarsi – prima o poi
accade per forza – e dà una rispostaccia alla genitrice, quest’ultima sbianca,
prende a respirare affannosamente, si zittisce per qualche secondo.
Subito dopo questa pausa, prima che si possa chiederle
“Scusa”, la madre prende inevitabilmente ad urlare nelle orecchie del
malcapitato. A poco vale che il figlio/a si rifugi in camera propria, perché la
donna continuerà ad urlare dalla cucina, dalla sala, dal bagno, dal giardino,
dalla veranda, dal garage e dallo sgabuzzino per tre giorni di seguito.
Nelle famiglie di maghi succede lo stesso, ma la genitrice
non perde tempo ad urlare: manda direttamente una strillettera nella camera del
figlio.
Uno perché non vuole sprecar fiato.
Due perché sa che di certo il ragazzo/a avrà insonorizzato
la stanza.
Le famiglie intolleranti, sia babbane che non, si
limitano ad urlare e preferiscono sempre non sapere il nome dell’amante del
proprio figlio.
I non maghi tenterebbero di uccidere “quel distruttore di
famiglie” a fucilate, i non babbani staranno ancora tentando di capire “dove
diamine si sono materializzati quei due”.
Punto tre.
Le famiglie molto intolleranti sono solite cacciare i figli
di casa dopo esser riusciti a tirare le somme della situazione; di questa parte
si occupa solitamente il padre, babbano o mago che sia.
Le famiglie babbane tolleranti, però, arrivate a questo
punto si differenziano da quelle di maghi.
Le prime, infatti, prendono tempo e decidono una strategia.
La madre invita a casa tutte le amiche, tutti i giorni a
tutte le ore, e prende a parlare di attualità e di gossip, nominando in
continuazione gli attori che si sono da poco dichiarati gay e che “c’è da
ammetterlo, sono i più sexy in assoluto!”.
Il padre comincia a parlare ai colleghi del proprio
figlio/a: se questo è un maschio prende ad elogiarne il carattere deciso, da
combattente; se è una femmina ne esalta la carineria e le trine dei vestiti (il
fatto che spesso si inventi tutto è risaputo, ma tanto i suoi colleghi non lo
conoscono neanche, il figlio!).
Anche le famiglie non babbane si mettono d’accordo, ma più
velocemente.
Armati di bacchetta, tentano di lanciare – per puro caso –
un incanto in grado di far cambiare sesso contro il partner del proprio figlio/a.
Draco, d’altronde, ha sempre ripetuto che il suo Harry in
versione femminile non gli dispiaceva affatto.
OWARI
Note dell'autrice:
Non ho la più pallida idea
di come mi sia saltata in mente questa roba, ma scriverla è stato davvero
divertente.
So che è uno scempio, ma se commentaste mi
fareste molto piacere.
Come al solito potete anche mandarmi al
diavolo, seh XD!
.. Kiss from the Fool ♥ ..
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