Malfoy.
Così ormai lo chiamavano a scuola.
Non Draco,ma malfoy.
Già,con il suo cognome.
E che cognome.
Malfoy come Lucius Malfoy...o come Lisy Mlafoy...o come Keila Mlfoy,e altri tanti nomi.
Ma non importava.
L'unica cosa che gli dispiaceva,è che anche io lo chiamavo così.
Chi sono io? Una serpeverde con un caschetto nero e gli occhi verdi...
Già,sono prorpio io... Pansy Parkinson...
Sapete,io ho visto tutto.
Ho visto l'unica persona a me cara morire.
L'ho vista soffrire.
L'ho vista stare male.
L'ho vista cadere a terra e piangere.
E la cosa più triste e che io non potevo fare niente.
Invisibile.
Come un fantasma.
Già,che strano modo di mettere in sieme le parole.
"Come un fantasma"... magari non lo fossi.
Magari non fossi morta quel giorno di pioggia.
Magari quello stupido non mi avesse spinto.
Magari il 17 Luglio non fossi stata lì,ad aspettarlo.
Forse,se non ero lì,ora lui non starebbe per fare quello che ha intezione di fare da molto giorni.
Draco intanto avanzava,e io lo vedevo.
Avanzava lungo la rupe.
10 passi.
E io lo so il perchè...sono tutti per chiedere scusa a qualcuno...
1 a sua madre
2 a suo padre
3 a quello sfreggiato di potter...
4 alla mezzosangue
5 a weaslay
6 a silente
7 a zabini
8 a tiger
9 a goyle
10 e per ultimo,a me...
1,2,3,4,5,6,7,8,9 e 10...10 passi epoi più nulla.
Solo il ricordo.
Solo il ricordo di Draco Malfoy.
E io lo so il motivo del suo atto...l'hai fatto per me,per raggiungermi.
L'ha fatto per raggiungre una serpeverde fantasma,che si trovava nel punto sbagliato al momento sbagliato...l'ha fatto per raggiungere una fantasma che è morta alla stazione di Diagon Alley il 17 Luglio,quando un ragazzo,per scherzare,la spinse sotto i binari.
E ora vuole me...
E mi avrà.
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