Pazzia.

di Yami sama
(/viewuser.php?uid=139923)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.






La morte è viola.

L’uomo si guarda in torno alla ricerca di una via d’uscita che in fondo sa non esserci.
Lui è vicino e presto finirà l’opera.

Viola come le labbra esangui.

Si domanda cosa ha fatto.
La risposta in fondo la sà.

Viola come i lividi sul suo corpo.

Era nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Si trovava nel posto giusto quando Lui ne aveva bisogno.

Viola come le fiamme.

Vicolo cieco alias capolinea.
“Ti morderò a morte”
Ecco è finita.

La morte è viola.




Kyoya è a terra.
Le mani sono sporche.
Rosse.
Perché lo fa?
Perché si nasconde dietro la disciplina quando in realtà la prima persona che dovrebbe punire è…
Sé stesso…?
Affonda ancora le mani nelle viscere rosse e umide.
Bello.
Bello.
“Pazzo-Malato,Pazzo-Malato,Pazzo-Malato,Pazzo-Malato,PAZZO-MALATO”
Quante volte si è sentito apostrofare così?
Hanno ragione?
Hanno torto?
Lui dice che è per la disciplina ma non è così.
“Perché scappate tutti?” si chiede “Io voglio solo un po’ di calore. E il dentro è più caldo del fuori”
Il calore da sempre negato.Sua madre morta troppo presto.
Quella nuova donna che impegnava troppo suo padre perché potesse occuparsi di lui.
Troppo solo.
È sbagliato?
Lui è sbagliato?
Non vuole rispondersi, riesce solo ha graffiarsi gli occhi.
Non vuole piangere.
Non ha senso ormai.
Due braccia lo stringono forte.
Due mani si posano sui suoi occhi accarezzandoli.
Una bocca si posa sul suo orecchio.
“Kyoya va tutto bene. Kyoya…”
Tante altre parole.
“Parole da Erbivoro” direbbe Hibari-san.
“Sei caldo” Dice Kyoya.

La morte è viola.
Il calore del sangue è viola


Quel calore è rosso.
Le sue guance sono rosse.


Pensandoci bene, il rosso è più bello del viola.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1375509