Sending
all my loving
Prologo: “Dear Harry”
“Caro
Harry,
Come stai? E come va il lavoro
al Ministero?
Ho letto
sulla Gazzetta del Profeta che un folle ha cercato di rapinare la Gringott, ma
voi siete intervenuti subito e l’avete fermato. Spero che nessuno sia rimasto
ferito. Che mi dici di Ron? Sta bene anche lui? Devi assolutamente raccontarmi
tutto nei minimi particolari.
La Conferenza
mondiale sui Controlli delle Creature magiche è davvero quanto di più
intrigante abbia vissuto, dal punto di vista lavorativo, si capisce. In effetti
ho incontrato così tante persone interessanti che non saprei proprio da dove
cominciare a raccontarti. Pensa, proprio l’altro giorno stavo parlando con alcuni
colleghi delle delegazioni di altre nazioni europee e ho scoperto che anche
loro, ai tempi della scuola, avevano cercato di sensibilizzare i propri
compagni sulla riabilitazioni degli elfi domestici. Allora ho cominciato a
raccontar loro di quando ho fondato il C.R.E.P.A. e tutti sono sembrati molto
entusiasti della mia iniziativa. Te lo ricordi il C.R.E.P.A., vero Harry? Certo
che te lo ricordi, visto che eri uno dei pochi associati.
Comunque, quella
sera siamo andati tutti insieme a mangiare in un ristorante babbano e ci siamo
divertiti molto, se tralasciamo il fatto che quando siamo usciti siamo stati
sorpresi da un acquazzone coi fiocchi. Sono tornata a casa con i vestiti
fradici. Non sai che freddo…
Qui a Parigi
il tempo è piuttosto bizzarro: si passa dal cielo terso al temporale in pochi
istanti. Sarà questo fastidioso vento del nord. Devo ammettere che il clima non
è poi così differente da Londra. Il che rende la nostalgia di casa più lieve.
Certo, se tu
fossi qui, sarebbe tutto più semplice. È una settimana ormai che sono partita,
ma mi sembra già passato un mese. Grazie al cielo la posta con i gufi ci aiuta
a sentire meno la lontananza, vero? Ricevere le tue lettere così spesso mi
rende estremamente felice e sono lieta che stai imparando a scrivere delle
risposte dettagliate. Ti ricordi le tue prime lettere a scuola? Erano così
striminzite, non ero mai pienamente soddisfatta di ciò che scrivevi. Mi
lasciavano un senso di vuoto che veniva riempito solo quando riuscivo a vederti
di persona, sano e salvo insieme a noi.
Ehi, Harry, hai
mai provato a pensare cosa sarebbe successo se fossimo vissuti da semplici
Babbani e fossimo stati lontani per tanto tempo? Voglio dire, come avremmo
fatto a comunicare così frequentemente? Sarebbe stato molto più difficile, ne
sono certa.
Adesso i
Babbani hanno tutta la tecnologia a loro favore, ma, per quanto efficiente, la
trovo così distante, non sei d’accordo? Una lettera vera e propria è molto più
emozionante. Un unico foglio maneggiato da due persone che si trovano in due
posti completamente diversi. Non c’è nulla che possa far sentire meno la
lontananza. Oh, ma come facevano nell’antichità le persone lontane ad aspettare
per giorni e settimane le lettere delle persone che amavano? Avremmo avuto
anche noi la stessa pazienza? Tu cosa ne dici?
Ora ti
lascio. Attendo la tua risposta.
Ti invio
tutto il mio amore,
Tua
Hermione
p.s. : ti
stai ricordando di innaffiare le piante, vero Harry?”
Nuova
storia, breve, pochi capitoli, qualcosa di rapido e indolore come “Il quinto
elemento”. =) E proprio come quella storia, anche questa è nata come una
oneshot, che sarà poi il capitolo 4. Ma la mia mente ha cominciato a lavorare
su questa cosa… e sono usciti altri momenti troppo interessanti per essere
ignorati.
Ok, nel
prossimo capitolo torneremo indietro nel tempo di circa 1000 anni…in pieno
Medioevo. ^^
Ringrazio
trecentomila volte Lights per il banner stupendo. *_*
A presto
kia85