V

di chiamatemi Ace
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Mi chiamo Light, non so chi mi abbia dato questo nome non so il perchè e sinceramente non mi interessa , so solo che mi chiamo Light ho sedici anni e frequento l'istituto superiore obbligatorio della città di  Hope; Hope significa Speranza praticamente è scritto e ripetuto da per tutto, "Hope significa speranza, Hope dominerà incontrastata", già è questo quello che dicono; Tutte Stronzate !!!, questo città  fa schifo, questa vita fa schifo... 
Il Mondo è diviso in singole città ognuna indipendente dal altra, ognuna  in continuo conflitto con l'altra ed ognuna in costante difficoltà sociale ed economica;  la gente muore per strada, Violenze abusi sono facili da vedere i passanti fanno finta di niente si girano dal altra parte , è così che vanno le cose e siamo tutti consapevoli del fatto che non cambieranno.
Le uniche persone che proteggono il paese sono i Vendicatori, le uniche persone che hanno il permesso di uscire da questo fottuto posto sono i Vendicatori,le uniche persone che vengono rispettate da tutti sono Vendicatori...
Diventare un Vendicatore la mia mente lo ripete ogni giorno migliaia migliaia di volte perché è l'unico motivo per cui sono ancora attaccato alla vita, è l'unica ragione perchè la mattina mi sveglio e la sera vado a dormire...
Ognuno raggiunti i 16 anni, può sostenere l'esame per diventare Vendicatore, non sono necessarie Lauree o titoli speciali,, ogni giorno alleno la mia forza fisica e mentale studiando e facendo esercizi, questo è tutto quello che devo fare per raggiungere il Mio obbiettivo, fino a quando non arriverà il fatidico giorno del esame..
Oggi mi hanno pestato per bene, Carrol un ciccione della mia classe mi ha provocato, do fastidio a bulli semplicemente perchè  ignoro tutto ciò che fanno, non una smorfia non un sguardo,mi disgustano e basta, mentre mi pestano rimango inerme schifato dalla loro presunzione e sfacciataggine,non oso rispondere ai colpi, non avrebbe senso finirei soltanto per crearmi una cattiva reputazione, questi bulletti seguono un unica e sola persona: "Nice". Nice non è un semplice ragazzo, viene dalla famiglia più ricca del paese,ma le voci dicono che servi,camerieri e addirittura i genitori abbiano il terrore di lui, spesso i disperati in cerca di soldi attaccano casa sua e lui di sua spontanea volontà si propone di difenderla e UCCIDE,UCCIDE tutti quelli che si avvicinano, a mani nude li sgozza e li trapassa senza la minima esitazione,e quando finisce sorride, si sorride, li si stampa un sorriso in faccia,l'unico momento in cui sorride è quando uccide qualcuno, la gente lo trova agghiacciante io invece No,ma non conosco ancora il motivo.
Niece non è il capo dei bulli semplicemente lo seguono senza che lui li abbia chiesto niente,  Carrol  dopo aver finito il suo lavoro con me, si rivolge a Nice con aria compiaciuta
-Come sono andato capo?
Niece non risponde mai e si allontana come se non avesse sentito le parole del ciccione...
Arriva il fatidico giorno, il giorno in cui avrà inizio l'esame, il giorno in cui la mia vita inizierà a cambiare,Tutti possono parteciparci,ma noi novellini veniamo raggruppati in un posto a parte dalle persone che hanno già tentato l'esame diverse volte,mancano 30 minuti prima che si aprano i portoni e ci portino ha svolgere la prima prova d'esame, i partecipanti sono tutti nervosi, bhe in fondo siamo novellini, mi guardo attorno e scruto Nice, sta ascoltando della musica dal suo mp3 come se fosse un giorno come un'altro; un po presuntuosamente credo di essere l'unico insieme a lui qui dentro in grado di superare l'esame.
Ok ci siamo mi dirigo verso il portone,ma chi vedo all'  entrata? quell' idiota di Carrol che sta giocando a fare l'esaminatore ,ha già malmenato un paio di persone mi vede si mette a ridere a crepapelle mi ricopre di insulti e tenta di sputarmi in faccia,perdo la pazienza sono deciso, stavolta lo riempo di botte e proprio mentre sto per tirargli un pugno sul muso, vedo che il suo viso cambia espressione diventa bianco e la risata stridula si trasforma in un lamento di dolore,i miei vestiti... i miei vestiti sono ricoperti di Sangue! sento il peso del suo corpo che tenta di appoggiarsi a me,  abbasso lo sguardo e vedo la mano di Nice che trapassa il torace di Carrol che ormai finito chiede disperatamente aiuto, Nice sfila la mano, tutto il peso del corpo mi si aggrappa addosso, ha perforato un polmone, ormai è finita, Nice sorride, mi guarda e dice..
-Mi annoiava-
rimango li fermo e continua a guardarlo, senza dire una parola,penso semplicemente che non mi toglierò mai quel suo sorriso dalla testa, il Portone ormai e spalancato, Nice è il primo a varcarlo, mentre io ancora sconvolto mi pulisco dal sangue e scosto il corpo ormai pesantissimo che ho addosso...
 
 
continua...




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