friday i'm in love
Friday I'm in Love
Ci sono dei giorni come questi – uggiosi, piovosi fino
all’inverosimile, umidi e freddi – nei quali rimpiange di
cuore il caldo di Los Angeles, si dice Alex stringendosi nel giaccone
che la protegge dalle intemperie del clima gallese. È
venerdì, l’ultimo giorno di riprese della sesta stagione:
oggi verranno girate le scene relative al tanto atteso matrimonio di
River Song, con relativo bacio fra gli sposi. Un sorriso anima le sue
labbra al pensiero di Matt e della faccia imbarazzata che sicuramente
metterà su quando dovrà baciarla davanti a tutta la
troupe e alle grida di incitamento di Karen ed Arthur. Con questa
immagine nella mente, Alex entra nella sala del read-through nella
quale Steven ha convocato il cast per una breve riunione che si
terrà da lì a mezz’ora: ha portato con sé il
suo copione con l’intento di ripassare le sue battute
un’ultima volta prima del ciack del regista.
Con sua grande sorpresa, la donna
nota che la stanza non è vuota: seduto in un angolo del grande
tavolo in legno, infatti, c’è Matt che indossa il suo
solito completo in tweed ed un bow tie blu Tardis. Lui non si è
neanche accorto della presenza della sua coprotagonista, tanto è
preso a fissare con interesse lo schermo del suo netbook.
«Buongiorno, futuro
marito!», lo saluta Alex, con quel suo modo di fare scherzoso e
allo stesso tempo innegabilmente malizioso.
«Ehi, Kingston, buongiorno
anche a te: non ti ho sentita arrivare!», le risponde il giovane
attore, gli occhi ancora fissi sul monitor.
Avvicinandosi a lui, la donna si
accorge che le guance del suo collega sono arrossate, così come
le sue orecchie: «Cosa stai facendo Matt? Non ti avrò mica
beccato a guardare qualche video su Youporn?», gli chiede ridendo.
«Ehi, ma per chi mi hai
preso? Per tua informazione, sono impegnato in un’attività
molto più interessante!», proclama lui solennemente.
Alex lo scruta con attenzione,
cercando di trattenersi dal ridere, poi gli domanda: «E di
grazia, si può sapere cosa stai facendo?».
Lui stacca lo sguardo dal suo
computer e, guardandola negli occhi, le risponde con naturalezza:
«Sto leggendo una Mattex! ».
«Una Mattex, eh? E si può sapere che cosa è una Mattex?».
«Vieni, siediti vicino a
me», la invita Matt, battendo una mano sulla sedia accanto a lui.
Alex sbuffa, fingendosi annoiata, poi prende posto accanto al giovane
uomo e osserva con curiosità lo schermo del notebook. Su un
header rosso acceso spicca una scritta in bianco: Archive of Our Own ed
un elenco di strani titoli… non sembra essere un sito web
vietato ai minori, ma comunque lei non ha la più pallida idea di
cosa possa aver attirato l’attenzione dell’altro.
«Allora? Cosa è questa Mattex?», lo incalza lei con sguardo interrogativo.
«Non preoccuparti, Kingston,
neanche io ne conoscevo l’esistenza prima di una settimana fa:
è stato Darvill a mandarmi una e-mail con il link a questo
sito… è stato amore a prima vista!», le risponde
con il sorriso malizioso di chi la sa lunga.
«Cerchiamo di arrivare al
punto, Matt… », lo sprona a continuare la donna,
rivolgendogli un’occhiata tagliente.
«Sì, sì, ora ci
arrivo… Lo sapevi, Alex – la sua voce assume un tono
mellifuo nel pronunciare il nome dell’attrice – che sul web
c’è molta gente che scrive storie su di noi?», le
domanda trattenendo a stento un risolino nella gola.
«Beh, sì, immagino che
ci siano parecchie storie, com’è che le chiamano, fan
fiction, sul Dottore e River, anche se non ne ho mai letta
nessuna…», commenta la donna.
«No, non hai capito, io
intendo proprio dire storie su di NOI, su Matt Smith e Alex Kingston:
le chiamano Mattex, dall’unione dei nostri nomi…»,
precisa l’altro, con un tono scherzosamente impostato.
L’attrice è meravigliata ed allo stesso tempo curiosa: «E… come sono queste storie?».
L’altro si lascia sfuggire
una risata a metà fra il malizioso e l’imbarazzato:
«Oh, beh, Kingston… sono molto… come dire…
suggestive!», esclama compiaciuto, poi clicca su un link ed apre
una nuova pagina del sito, «leggi tu stessa: questa è una
delle mie preferite», le dice rivolgendole un’occhiata
eloquente.
Il titolo della storia che si trova
davanti agli occhi – davvero lunga, osserva Alex, chiedendosi
cosa mai ci sia da scrivere su lei e quel ragazzo goffo –
è “The Reckless Magic of your Mouth” e da una prima
rapida lettura può comprendere che è un racconto
ambientato in un mondo nel quale lei è la nuova moglie del padre
di Matt e che il rapporto fra i due è caratterizzato da
contrasti e da una segreta attrazione.
Un passaggio della storia cattura la sua attenzione:
“Alex si
scioglie nel momento in cui le labbra di Matt toccano le sue, e lei sa
che dovrebbe spingerlo via, che quello che stanno facendo non è
giusto in ogni senso della parola, ma le sue labbra sono morbide e la
sua mano sulla sua guancia è gentile. Le sembra che quello sia
il bacio che lei ha aspettato di ricevere per tutta la sua vita e non
osa interromperlo. Stringendo la sua camicia stretta nel pugno,
si spinge più vicina a lui e dischiude la bocca quando la lingua
di Matt accarezza le sue labbra. Lei può sentire il sapore del
sale delle sue stesse lacrime nel loro bacio, ma non le importa
perché Matt sta sorridendo mentre stringe le braccia
attorno alla sua schiena, stringendola al petto.”
«Ma che dolcezza!»,
esclama Alex sorniona, accarezzando il braccio di Matt. Lui le rivolge
uno di quei suoi sguardi birichini che fanno sempre accelerare il
battito del suo cuore, poi, scorre il cursore sulla pagina web, fino a
raggiungere un punto più avanti nella narrazione.
«Questa è la parte che preferisco!», le dice, facendo un cenno con la testa verso lo schermo del netbook.
L’attrice lo squadra con curiosità, prima di iniziare a leggere:
“Persa
nel piacere di avere Matt in lei, Alex graffia l’odiato tavolo di
ebano sul quale è distesa, senza pensare a come spiegherà
a suo marito quei segni.”
Dopo poche righe, Alex
deglutisce rumorosamente, le sue guance sono in fiamme: «Sesso
estremo su un tavolo di ebano, eh?», chiede con una faccia
stupita all’altro.
Matt, anche lui rosso in viso, le ammicca ostentando spavalderia: «Già…».
La donna non riesce a trattenersi
dal ridere: «Andiamo, non saresti mai in grado di fare una cosa
del genere, Matthew Robert Smith!», esclama, alzandosi in piedi -
il contatto ravvicinato con l’attore è diventato
improvvisamente troppo pericoloso per lei - .
L’uomo la guarda di
sottecchi: lei lo chiama per nome e cognome solo quando lo vuole
sgridare o gli vuole far pesare la loro differenza di età o
condizione, mettendo una distanza fra di loro. Questa volta,
però, lui vuole ripagarla con la stessa moneta: «Per tua
informazione, Alexandra Elizabeth Kingston, nessuna donna si è
mai lamentata delle mie prestazioni: posso assicurarti di essere
perfettamente in grado di fare cose ben più estreme di quelle
che hai appena letto!», protesta, piccato.
«No, ma cosa hai capito,
dolcezza? Sono certa che nessuna ragazza è mai uscita dal tuo
letto insoddisfatta… intendevo dire che non riusciresti
mai a fare quelle… ehm… “cose ben più
estreme” con me: una donna più vecchia di te di quasi
venti anni, madre di una teenager e per giunta tua
collega!»,precisa la donna, tormentandosi nervosamente le mani.
Matt si alza in piedi e,
mettendosi di fronte a lei, la prende per le spalle:«Non dirai
sul serio, Kingston? Cristo, sei una donna meravigliosa: qualunque uomo
vorrebbe averti al suo fianco!», esclama con voce alterata.
«Che adulatore che sei,
tesoro!», replica Alex, flirtando con lui come al solito, ma nei
suoi occhi lucidi lui riesce a scorgere una tristezza ed un disincanto
che gli feriscono il cuore. Vorrebbe avere davanti a sé e
picchiare quegli uomini che hanno tradito così la fiducia di
Alex, fino a farle perdere ogni speranza nel futuro e la stima in
se stessa, si dice, mentre stringe i pugni fino a farsi male.
«Alex, non ti sto adulando,
non ti sto mentendo, io… io sarei felice ed orgoglioso oltre
ogni dire se tu fossi la mia donna», la sua voce è calma e
determinata allo stesso tempo, i suoi occhi fissi in quelli di lei.
La donna gli sorride dolcemente,
accarezzandogli una guancia con le nocche della mano: «Oh, Matt,
sei così dolce! Riesci sempre a tirarmi su di morale con la tua
goffa galanteria!».
«Così non mi lasci
davvero alternativa, Kingston!», afferma Matt esasperato,
avvicinandosi ancora di più mentre i suoi occhi mantengono il
contatto visivo con quelli di lei.
Alex prova a controbattere, ma lui
la zittisce: «Ssh… Alex», le dice strofinando il suo
naso a quello della donna, «Visto che con te le parole non hanno
alcun effetto, non mi resta che passare ai fatti!», le sussurra
prima di sfiorare appena le sue labbra.
Dopo un iniziale momento di
confusione, Alex intreccia le sue dita nei capelli dell’attore,
stringendosi a lui e ricambiando quei baci a fior di labbra.
«I miei ragazzi! Che
lavoratori instancabili che siete: state provando la scena del bacio,
eh?», la voce prorompente di Steven Moffat li coglie di
sorpresa, facendoli allontanare bruscamente.
«Steven, noi…»,
prova a giustificarsi Matt, prima di venire interrotto dal regista:
«Ad essere sincero, però, avevo in mente un bacio
più appassionato e coinvolgente: insomma, River è
disposta a distruggere l’universo pur di non uccidere il Dottore
e lui è combattuto fra i sentimenti che prova per lei ed
il senso di colpa per essere la causa di tanto caos e sofferenza.
Insomma, ragazzi, metteteci un po’ più di passione!».
Matt ed Alex si scambiano uno
sguardo complice, poi l’attore si rivolge a Moffat, chiedendogli:
«Così può andare?», prima di baciare Alex,
stavolta con maggiore ardore, prendendole il viso fra le mani mentre,
incoraggiato dalla risposta della donna, il loro bacio diventa
più profondo e languido.
«Ecco, ora ci siamo! Lavorateci su, ragazzi!», esclama soddisfatto lo scozzese, prima di allontanarsi fischiettando.
Matt allontana per un istante la
bocca da quella di Alex: «Hai, sentito Steven? Dobbiamo lavorarci
su, Kingston!», la stuzzica lui, prima riavvicinare le sue labbra
a quelle sorridenti di lei.
Le parti in corsivo appartengono alla fanfiction The
Reckless Magic of Your Mouth, scritta da BrinneyFriday, una delle
prime Mattex che ho letto e mi ha colpito parecchio *nosebleed*
Sì, lo so che la fanfiction è stata scritta dopo che la
6x13 è stata girata, però concedetemi questa "licenza poetica"! ^.^
Scritta per la terza sfida della Staffetta in Piscina della LJ community Piscina di Prompt con il prompt: RPF Doctor Who, Matt Smith/Alex Kingston, "What are
you doing?"/"I'm reading a Mattex".
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