Saputa la notizia Winry ed Ed erano completamente
stravolti, non avevano la capicità di potersi alzare
ed andare a cercare una soluzione, Winry a bassa voce
con il volto scuro continuava a dire che la colpa era dell'incredibile
stupidità di Ed ed Ed non
sapeva cosa dire, afflosciato com'era. L'unico che rimase con i nervi saldi fu Al che si voltò verso la ragazza e le disse
- Senti potresti accompagnarci in quella
villaggio di cui ci hai parlato poco fa? Così magari la ragazza che tu
conosci potrebbe aiutarci-
-Certamente allora andiamo, Kirara!!-
e il gatto demone si ritrasformò- Se vuoi i tuoi amici li può prendere in
groppa Kirara, tranquillo non li farà cadere, però mi
sembra che non abbiano tanta voglia di camminare-
- Già in effetti...però non vorrei
disturbarvi, li porto io in braccio...tanto tra poco si riprenderanno o per lo
meno lo spero- Al guarda intimorito i due che non facevano più cenno di essere
ancora in vita-
-Va bene come vuoi- Sango li
guardava un pò incerta
Dopo una mezz'ora di cammino i 4 già si trovavano a pochi
metri dal villaggio, Ed e Winry avevano finalmente
ripreso conoscenza. I due ragazzi, compreso Al, guardavano
con molto interesse quel posto, gli sembrava che non fosse più un incubo, ma
che fosse veramente la realtà. Winry vedeva
interessata il ruolo che ognuno all'interno di quel villaggio svolgeva le donne
assieme agli uomini si occupavano dei campi ed alcune dei bambini, mentre altri
bambini giocavano tranquillamente da soli.
-è un bel villaggio- disse Winry,
osservando le abitazioni rudimentali che le si presentavano
davanti- Abita molta gente qui-
-Bè di solito in questo villaggio
vi si fermano i forestieri degli altri luoghi per trovare qui refrigerio e
riposare poi dai loro viaggi, ma il numero degli abitanti è piuttosto modesto,
e voi vi fermerete molto qui per parlare con Kagome?- Sango
non si voltava continuava a camminare in avanti con passo serrato-
-Bè…sei questa “Kagome” ci potesse
dare qualche consiglio per come ritornare a casa, bè
ci fermeremo molto volentieri- Ed come Winry guardava il luogo voleva ricordarsene ogni minimo
particolare, perché così era in grado di raccontarlo anche a zia Pinako, però ciò che lo assillava era come mai si era
aperto quel portale, e soprattutto come aveva fatto da bambino a fare un
cerchio alchemico così strano e si potrebbe dire anche molto potente, forse l’aveva
visto tra quelli che disegnava il padre- Ditemi voi state insieme ad un gruppo
molto numeroso? Da come parlate del villaggio, sembrereste anche voi dei
viaggiatori e non suoi abitanti-
-Bè…in effetti
io sono insieme ad altri quattro miei compagni e devo ammettere che noi ci
fermiamo in questo posto solo per qualche tempo, giusto per recuperare Kagome
ogni volta che torna nella sua epoca-
-Capisco…scusate la domanda, ma è molto lontana la capanna
dove dobbiamo andare?- Ed era stufo di quel paesaggio così monotono ed era
stufo anche di camminare-
-Ed non essere impertinente, la signorina ci sta già facendo
un grande favore- Winry gli
gettò una chiave inglese in testa facendolo cadere-
-Scusate mio fratello, ma è sempre così, non è molto
resistente a camminare- Al si abbassò a vedere come
stava il fratello. Si traumatizzava sempre ogni volta che Winry
lo colpiva e anche se non poteva sentire, sapeva che in quel momento il
fratello stava sentendo un grande mal di testa.
Qualche volta era contento di non poter sentire quel dolore lancinante che Winry provocava con la sua chiave fedelissima.- Winry non ti pare di avere esagerato?-
-Già…ma sei impazzita, non avevo chiesto nulla di così scortese…aiii- Ed si tastava il punto in
cui era stato colpito- Delle volte vorrei colpirti anch’io con quel coso, così
sentiresti pure tu quel dolore-
-Ed non mi costringere a fare quello che non dovrei fare- Winry si era fermata
ma la sua voce aveva un qualcosa di timoroso che fece smettere di parlare, ma
agitare i due ragazzi-
-Caspita…- disse Sango all’improvviso-
-Cosa c’è?- i tre ragazzi la guardarono incredula-
-Voi somigliate moltissimo a…- continuò, ma si fermò all’ultimo-
-A chi?- chiesero all’unisono Winry
ed Ed-
-Già a chi?- disse Al-
-A…no niente- si rigirò e continuando a camminare- Andiamo
guardate è quella è a pochi passi- sorrise pensò “Sono proprio la fotocopia, a parte l’altezza
del ragazzo, forse è più piccolo di età, ma sembra molto intelligente”-
Quando entrarono nella capanna all’interno
vi erano Kaede, sacerdotessa sorella di Kikyo una non-morta sacerdotessa anche lei e custode della
sfera dei quattro spiriti, che poi la portò alla morte, e il bonzo Miroku.
-Sango sei tornata- disse Kaede osservando prima lei, poi la sua attenzione ricadde
sul gruppetto dietro di lei- E voi chi sareste?-
-Già…Kaede ti presente Edward, Winry e il fratello di Edward Alphonse-
indicando i ragazzi uno per uno- Sono dei viaggiatori erano non poco distanti
dal pozzo mangia-ossa, e penso che provengano anche
loro dalla stessa epoca di Kagome solo da un altro mondo e…-
-Scusami tanto, se la domanda può sembrarti un po’ improvvisa,
ma la tua bellezza…vorresti fare un figlio con me?- Miroku
si distinse come al suo solito-
-Ehhhh?- Winry
era completamente imbarazzata- Ma cosa dice?-
-Ehi tu ma che sei un maniaco?- intervenne Ed infuriato,
aveva reagito con molta gelosia-
-Eh? Ma io non sono un maniaco?- replicò Miroku,
quando ad un certo punto Hiraikotsu( arma da
combattimento di Sango, si potrebbe dire
assomigliante ad un enorme boomerang) gli si sbattè
in testa-
-Ti sembrano domande da fare?- Sango
era nera-
-Scusami è l’abitudine- cercò di scusarsi Miroku, ma con Sango queste scuse
non attaccavano-
-Sìsì e poi è una ragazza molto più giovane di te, non ha tutti i torti quel ragazzo a
chiamarti maniaco-
-E dai Sango, lo sai che tu sei la
mia unica dea- cercò di rimediare al suo errore strusciando le guancie sulla sua mano-
-Mhm!!- Sango
uscì chiamando Kirara-
-Mi sa che l’ho fatta arrabbiare…-Miroku
sospirò non gli andava di far arrabbiare Sango-
-Senti Ed- Winry e Al tutto ad un
tratto lo guardarono con occhi furbetti- Dimmi tu per caso eri geloso?-
-già…fratellone anche a me hai
dato la stessa impressione-
-Ma cosa dite?! Non è vero- Ed era imbarazzato-
-Ne sei sicuro?- Winry lo guardava
sempre più insospettita- Perché magari potrebbe avermi fatto piacere questo
gesto…-
-Ehhh…allora?! Io l’ho detto così,
non mi sembra che debba giustificarmi…- Ed volse lo
sguardo dall’altra parte-
“Seee come no, il mio fratellone non cambierà mai, penso però che a Wirny abbia fatto molto piacere…ghigni…secondo
me in questo periodo ne accadranno delle belle” pensava allegramente Al
guardando i due-
-Eccoci siamo
tornati- un piccolo bambino o così sembrava era accompagnato da un
piccolo tesserino con barbetta e un nasino appuntito che sembrava una piccola
pulce, inoltre il bambino aveva anche delle zampette da volpe e una coda dello
stesso tipo, con due orecchie a punta. Ad occhio e croce non doveva avere più
di 5 anni. Sulle braccia conserte portava una catasta di legnetti e di foglie-
Ecco tutto quello che mi avevi chiesto venerabile Kaede-
-Oh…grazie molte Scippo- sorrise la vecchia prendendo dalle
braccia del bambino i legnetti-
Sorridendo- Di niente…- poi come avevano già fatto Miroku e Kaede anche Scippo aveva
osservato il gruppetto di Ed- E voi chi sareste?-
-Loro sono dei viaggiatori, quali dovrebbero consultarsi con
Kagome- rispose prontamente Kaede-
-Mhmm…ma guarda che bel bambino,
dimmi il tuo nome è Scippo giusto?- sorrise amichevolmente Wirny-
Lo sai che sei proprio carino-
-Oh grazie…Sì il mio nome è Scippo- disse il piccolo imbarazzato-
-Scusa ma tu non sei un bambino normale, non ci assomigli
proprio con quelle gambette di volpe…esattamente cosa
sei?- Ed era curioso e toccava le gambe del piccolo come se fosse qualcosa che
gli faceva schifo-
-Ed perché devi essere così cattivo, lui è un bambino come
tutti solo perché non ha le gambe come noi ed ha la coda non vuol dire che sia
diverso e tu lo sai meglio di me…- disse Winry
osservandolo con serietà-
-Uffa non c’era bisogno di essere così diretti io volevo
solamente chiedere-
-No, non vi dovete preoccupare, io non sono come gli altri
esseri umani perché sono un demone, esattamente un demone volpe- spiegò Scippo-
e questo che vedete sulla mia spalla invece è un demone pulce-
-Un demone? Ma come sarebbe a dire?
Ci sono dei demoni in quest’epoca?- chiese Ed ancora incredulo-
-Diciamo che tutta l’epoca Sengoku
è invasa da demoni- disse Miroku che non parlava da tempo-
-Davvero? Ma non dovrebbero costituire un pericolo- chiese Ed-
-Certo ma ci sono anche demoni che vivono perfettamente con
gli umani e alcuni dei quali mettono alla luce anche dei bambini mezzodemoni come lo è Inuyasha.-
-Ah…si ce ne stava parlando anche
la signorina Sango di questo Inuyasha…- disse Al- Ma
io non l’ho ancora visto…e come fate voi a contrastare i demoni-
-Bè ci sono i monaci e le
sacerdotesse che con la loro energia spirituale riescono a contrastare i
nemici, e poi come Sango vi sono anche gli
sterminatori di demoni, oppure altri demoni combattono fra di
loro, per varie ragioni. Ad esempio nell’ultimo periodo mira di tutti i demoni
sono i frammenti della sfera dei quattro spiriti, per riuscire a ricostruire la
stessa sfera, dalla quale si dice si possono raggiungere poteri inimmaginabili-
Miroku continuò il suo discorso- E noi come loro miriamo alla sfera, ma non per potevi malvagi, piuttosto il nostro
scopo è di tenerla lontano da demoni come Naraku che
mirano alla sfera per attingere sempre più potere alla loro forza distruttiva-
poi finendo il discorso-
-Capisco…e siete riusciti a batterlo- chiese Ed all’improvviso-
-Bè è più semplice dirlo che a
farlo ogni volta che riusciamo a scovarlo quello maledetto riesce sempre a
scappare- concluse Miroku stringendo il pugno in cui
vi era il vortice una terribile maledizione che ha ereditato dal quel demone-
Ma voi ditemi invece, da dove venite?-
-Noi da una terra, si potrebbe dire come questa solo che è
molto più avanzata noi abbiamo già i treni, il vapore, la luce e le macchine
tutte cose che qui si svilupperanno con il passare del tempo…- disse Al facendone un’accurata descrizione dei luoghi-
-E inoltre noi abbiamo l’alchimia-
concluse Ed-
-L’alchimia e cosa sarebbe? Una
scienza?- chiese Miroku-
-Bè…diciamo che…-ma venne interrotto perché due figure entrarono nella capanna-
-Ah!! Sempre qui a far nulla, come al
solito, avanti Scippo e Miroku dobbiamo ripartire i
frammenti della sfera ci aspettano- un essere, per così dire, un ragazzo dai
lunghi capelli dorati, vestito interamente di rosso con una strana veste e con
occhi di color oro che sembravano uguali a quelli di Ed, aveva anche al posto
dell’orecchie due orecchie umane-
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