Arcobaleno

di Mave
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  Arancio


Candy tiene tra le mani una carota, seduta all’ombra di “papà albero”.


È sola. Annie è appena andata via con i Brighton, la sua nuova famiglia.


Fino a ieri Candy ed Annie erano una cosa sola, l’una era la famiglia dell’altra.


La piccola Candy strofina le dita sul piccolo ortaggio colore del sole. Qualche giorno fa lei, Annie e tutti i bambini della casa di Pony hanno usato quella carota per farne il naso ad un pupazzo di neve.


Un pupazzo nato tra gli schiamazzi, la giocosità, l’energia inesauribile  e la felicità di quel gruppo di piccoli avventurieri.


Ora che un timido sole ha liquefatto la neve, la carota è tutto ciò che resta di quella piccola creazione, delle avventure divertenti e un po’ da irresponsabili in cui Candy ha sempre trascinato Annie.


La timida, impacciata ed insicura Annie e la solare, dinamica e allegra Candy.


Così diverse ma con tante cose in comune.


Le stesse candeline su cui soffiare, gli stessi sentimenti, gli stessi desideri.


Annie non è solo un’amica per Candy. Loro erano come due sorelle e una sorella è la prima amica nella vita.


Gioia e allegria svaniscono quando l’auto che porta via Annie, lontano dalla Casa di Pony, verso una nuova vita, si allontana fino a diventare un puntino  indistinto nell’orizzonte.


Con la schiena dritta contro il tronco di “Papà Albero” e gli occhi colmi di lacrime, la piccola Candy nasconde la carota nella tasca del suo grembiulino.


Ha appena perso qualcosa di importante. Ha appena perso una parte di sé.





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