Ragnarok

di Volleydork
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Prologo su due uomini che poi smaschereremo più avanti nella storia


I due uomini si avvicinarono alla reggia dorata. Erano chiaramente fratelli, ma uno dei due aveva l'aria più vecchia e carica di risentimento. Erano anni, secoli, che progettavano quel piano, ora era arrivato il momento di metterlo in atto. Si sarebbero ricordati di loro, alla fine. Dopo la nascita dell'uomo erano scomparsi, avevano quasi cessato di esistere, perché quel loro maledetto fratello era salito sul trono e la razza umana si era dimenticata di loro.
Avrebbero pagato, tutti.
In fondo era semplice. Bastava che credessero che la colpa fosse di quel cretino di Loki. Che razza di buffone. Non era neanche riuscito a fare le cose per bene e l'avevano catturato. Non li avrebbero mai scoperti, né Odino, né quel branco di imbecilli al campo.
“Sei sicuro che non incolperanno noi?”, chiese il più giovane.
“Tranquillo. Faremo in modo che la storia si ripeta. Non penseranno a noi. Non l'hanno mai fatto”, gli assicurò l'altro, amareggiato.
Il fratello giovane ripensò rabbrividendo alla tortura che Loki aveva dovuto subire per centinaia di anni, ma poi si fece coraggio e raddrizzò le spalle.
“D'accordo, ti seguo”.
Strinse la pianta che teneva tra le mani.
Mai più nell'ombra – pensò – Mai più”.


Di tutto questo erano ignari i ragazzi di Campo Nord. In particolare noi sposteremo l'attenzione su Selina Potter, di anni sedici, corti capelli castani che si è tagliata da sola, occhi verdi, bassa e muscolosa, che in quel momento stava beatamente dormendo nel suo capanno e credeva che quella sarebbe stata un'estate come tutte le altre.








Angolo dell'autrice:

Perché ogni storia che si rispetti ha un prologo e questa è (o vorrebbe essere) una storia che si rispetti. È inoltre la terza long che pubblico nella sezione di Percy Jackson e immagino che alcuni di voi ne abbiano avuto abbastanza di me, ma ho la maledizione di non essere sufficientemente creativa da fare cose originali, ma abbastanza fantasiosa da creare in continuazione nuovi personaggi. E quindi sono qui, per l'ennesima volta.
Mi piace pensare però di aver messo qualcosa di più in questa storia. E poi mi sono affezionata troppo ai personaggi per buttarli via e non pubblicarla.
Attenzione: La nostra eroina di turno è un po' scurrile, una sorta di incrocio tra uno scaricatore di porto genovese e un wrestler, quindi aspettatevi un po' di termini poco gentili (per usare un eufemismo).
Inoltre cerco sempre di non fare Mary Sue, quindi fatemi sapere cosa ne pensate di questo risultato.

 





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