Hate My Life

di Dreamy99
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Le favole a lieto fine non mi erano mai piaciute; forse per questo lasciavo che i ragazzi mi deridessero, incuranti dei miei sentimenti.
Non davo molta importanza alle loro battutine, ai loro sguardi schifati, al modo in cui mi incasinassero la vita perché ero la prima a non piacermi. Odiavo tutto di me.
Però, nonostante io non sia mai stata una ragazza che crede nel principe azzurro, non ero affatto felice della mia vita. Non per colpa dell'umiliazione che ero costretta a vivere ogni giorno a scuola, ma piuttosto per lui, il ragazzo più altezzoso e crudele che avessi mai incontrato: Zayn Malik.
Lo odiavo con ogni singola particella del mio essere, ma ciò non bastava a devastarlo perché era indifferente a ciò che provavo. Non gli interessava minimamente di me né del mio profondo odio nei suoi confronti, o almeno questo era quello che traspariva dal suo volto senza emozioni.
Ero al primo anno di liceo, quando lo conobbi; all'inizio sembrava innocuo, lo vedevo avvinghiato ad una ragazza diversa ogni giorno, ma per i suoi amici era disposto a tutto e ciò lo rendeva, ai miei occhi, pur sempre un bravo ragazzo.
Era dannatamente bello, ma non si sarebbe mai accorto di me, ne ero sicura.
L'anno successivo, però, qualcosa cambiò e non in positivo, purtroppo: aveva iniziato a picchiarmi e anche pesantemente; ormai ero di suo possesso, ma non nella maniera che avevo sperato.
Appena varcato il cancello d'ingresso, ero invasa da un'ansia indescrivibile, cosa molto rara per me, ma, ormai a conoscenza di ciò che mi sarebbe accaduto, era inevitabile.
Non riuscivo a ribellarmi, ero ormai una vittima senza speranza.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, la situazione peggiorava e il mio corpo si era ridotto a un insieme di lividi molto violacei, che non erano intenzionati a scomparire.
Non mi era mai capitato di essere vittima di bullismo e, per di più, non ne capivo il motivo.
Per un anno intero non mi aveva calcolata, forse non sapeva neanche della mia esistenza; poi, di punto in bianco, aveva incominciato a prendersi gioco di me.
Per mia fortuna, non ero diventata un'autolesionista né avevo intenzione di diventarlo, però ero ormai stanca di questa situazione. Così, un giorno decisi di rischiare tutto, di cercare di capirne di più, nonostante il pericolo che potevo correre.
Era fine Maggio, un giorno soleggiato, gli uccellini che cantavano allegri, i fiori nei prati; tutto perfetto, come nelle favole.
Camminavo con passo deciso verso la scuola, disposta a tutto pur di liberarmi di lui.
Entrai nel cortile e corsi a salutare le mie amiche, con un'innata sensazione di leggerezza che traspariva dal mio volto raggiante.   







Angolo autrice
Ieri sera alla fine non ho aggiornato la mia storia, ma mi è venuta l'idea di realizzare qualcosa di un po' più triste, uno stile che non ho mai provato a scrivere. Spero vi piaccia xx
P.s. Tranquille, non sarà solo deprimente, ci saranno colpi di scena e intrecci amorosi e non che renderanno la storia più bella, a mio avviso. Baci, alla prossima :)
 





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