PREMESSE: Questa ff non è nuova, è semplicemente
una “riedizione” dell'Originale. Ho deciso di modificarla in seguito ad un paio
di critiche veramente costruttive e anche abbastanza negative fatte alla ff
originale, dal titolo “Always (The first)”. Ringrazio molto gli autori di quelle
recensioni, perchè se una ff non piace, invece di non lasciare commenti,
bisognerebbe mettersi d'impegno e dirlo all'autore!! Se volete (e mi farebbe
molto piacere) potete confrontare le due ff e nella recensione ditemi quale vi è
piaciuta di più.
ALWAYS (RELOADED)
Toc-toc...
Rumore di passi nell'entrata di
Grimmauld Place.
La porta d'entrata viene aperta da
un'indaffarata signora Weasley.
...
-Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhh!!!!!!!!
Ragazzi!!!!!!!!!!!! Entrate, entrate, siete cong...
Ginny!!!!!!!-
-Ouch... Pmff... M... M-mamma... mi
soffochi...- biascica la ragazza cercando di divincolarsi dalla salda stretta
della madre.
-Signora
Weasley...-
-Harryyyyy!!!!!!! Tesoro mio!!! Oddio
come sei... sei così...-
-Così intero?- chiede un'altra voce
che proviene dalla porta della cucina.
-Fred!!-
-Oh,
sorellina... assieme a Potteruccino-pasticcino-mio?-
-Fred...-
-Si si ok mamma scusami...
-
-Sempre il solito defi... oh,
accidenti, non vi avevo sentiti arrivare!!! Qui subito a farvi abbracciare voi
due!!!!- è la voce di Angelina.
-Amore mio, non è molto carino da
parte tua abbracciare Harry in quel modo davanti a me, sai?- sibila Fred.
E, nascosto a quella scena, con i
palmi appoggiati alla ringhiera della scalinata, ci sono io.
Io, Draco Malfoy.
Una figura che si ripara immobile
nell'ombra del corridoio del primo piano.
Fermo, ad ascoltare senza voler
vedere.
Il cuore morto nel
petto.
Dei passi di corsa risuonano
frenetici dal salotto verso l'entrata.
-Tesoro!!!!- la voce isterica di
Hermione squarcia la tranquilla atmosfera.
-Tutti e due lo stesso giorno!!!-
continua, abbracciando prima Ginny e poi Harry.
-Ma guardati Ginny!! Hai messo su
quei due chili che imploravo, eh?-
-Per forza.. mi imbottivano come un
criceto al San Mungo...- risponde la rossa stizzita, mettendo il mantello
sull'attaccapanni.
Io sorrido dentro di me: è sempre
stata così autocritica, Ginny...
-Beh, stai benissimo però! Siete
stupendi!!-
-Per me ti sei presa una cotta per
mia sorella, Hermione...- dice Fred.
-Oh, no non credo...- lo rimbeccò
Ron, giungendo da dietro le sue spalle.
-Almeno, sta mattina non mi sembrava
molto incline verso le donne..-
-Hei, vecchio, ci hai messo un'ora e
mezza ad andare a prendere la polvere!-
-Senti bello, non ho mai visto tanta
fila ad Hogsmeade come questa settimana..- dice lui ad Harry.
-Per forza, con Diagon Alley in
ricostruzione cosa pretendi Harry?-
-Eh già, è vero
Hermione...-.
-Hei, a proposito...- squilla Harry,
-Draco dov'è?-
Oh, accidenti a te, razza
di...
-Dovrebbe essere in soffitta, forse
non ha sentito che siete tornati... lo vado a chiamare, torno subito
ok?-
I passi degli zoccoli di legno di
Hermione risuonano su per le scale.
Oh, no...
Accidenti, è
fatta...
-Dracoooo??????-
Ma porca vacca...
Faccio un profondo respiro, esco allo
scoperto.
-Ehi, eccoti qui accidenti!- mi fa
lei sorridente.
-Ho sentito delle voci e sono venuto
giù... chi c'è?- cinguetto io.
-Ginny e Harry sono appena tornati
dal San Mungo!!- dice con la vocetta tutta eccitata.
Mio dio... ora si che viene il
brutto...
-Sul serio? Ma è fantastico!- tiro le
labbra in un sorriso che, se potessi, mi taglierei via da
solo.
Scendo le scale, e mi sfugge un lieve
lamento quando il mio stomaco si restringe di colpo: Ginny, che si volta a
sorridermi, e vicino a lei Harry, attorniato da tutti coloro che si trovano in
casa.
-Draco!- mi saluta con slancio
Harry.
-Hei, vecchio... tutto nuovo di
zecca. Eh?- chiedo io, mollandogli una pacca sulla spalla.
Poi mi volto, verso di lei, verso
quel viso che... oh, dio... com'era bella.
-Ehi...- sussurra lei abbracciandomi.
Ma è un abbraccio breve, formale.
-Sei stupenda, piccoletta- le dico
io. Lei sorride raggiante e torna da Hermione.
Trascorriamo la serata davanti ad una
delle migliori cene di Molly, ridiamo, ci facciamo raccontare che aria tirava al
San Mungo.
Più di cento Auror erano ancora nella
clinica, e quasi altrettanti della clinica non ne avevano avuto bisogno: erano
sotto un metro di terra. La guerra aveva devastato gran parte degli edifici
pubblici, il Ministero della Magia era stato trasferito temporaneamente in una
vecchia sede vicino alla residenza del Primo Ministro Babbano.
Harry aveva addirittura visto
ricoverare un politico babbano italiano, un uomo piuttosto basso, pelato e con
una voce molto diplomatica. Aveva sentito un'infermiera consolarlo di notte:
-Su, Silvio, il tuo orsacchiotto arriva domani, lo andrò a ritirare alle poste
io personalmente- gli diceva, e lui rispondeva -Mi consenta, signorina,
di dirle che non-me-ne-frega-un-cazzo, io voglio il mio orsacchiotto O-R-A!!- le
rispondeva lui. Il poveretto aveva perso la memoria in seguito al rimbalzo di un
incantesimo avvenuto a Roma, durante un combattimento tra maghi vestiti da
babbani.
Sorrisi, frasi di circostanza,
battute forzate, risatine patetiche: questo sono io.
Non ho nemmeno le palle per alzarmi e
piantar lì tutto.
Accidenti, sto male! Mi sento in
trappola, vorrei poterla abbracciare, è a nemmeno un metro da me, mi sorride, mi
passa il pollo, parla con me.
È bellissima, la mia Ginny.
Splendente, con quella felpa azzurra di Harry, talmente grande che lei, così
piccola, ci potrebbe stare tre volte.
Sorseggiamo qualche bicchiere di
wiskey incendiario, stappiamo qualche burrobirra nel salotto col caminetto
acceso, parliamo del più e del meno. Discutiamo a lungo del fatto che ora, senza
più Rufus al Ministero, la scelta potrebbe ricadere sui nuovi “giovani” auror.
Anche Tonks sarebbe potuta concorrere a quel posto.
Il mio stato non migliora,
anzi.
Ginny, davanti al fuoco, i capelli
sfaccettati di oro e rame.
Un'ora dopo sto in camera
mia.
Guardo il soffitto blu, la fittizia
luce della luna che maschera le macchie di muffa negli angoli.
Penso.
Penso che sono veramente una persona
falsa.
Falsa, approfittatrice, doppia,
ipocrita.
E soprattutto incapace di stare coi
piedi per terra, santo Dio.
L'ho vista,
accidenti.
È con Harry, è felice, sta bene, non
desidera altro al mondo.
Sono solo io che vorrei poterla
vedere diversamente.
Tra le mie braccia, qui,
adesso.
Cullarla fino a domattina,
accarezzarle i capelli.
Sospiro, mentre le coperte mi
comprimono insistentemente il petto.
Ok, ora basta.
Mi alzo dal letto, indosso la
vestaglia verde che trovo ai piedi del letto.
Esco dalla stanza, verso il mio posto
segreto: le scale a chiocciola, e poi il tetto.
È bello andare sul
tetto.
Là sei da solo con le stelle, lassù
puoi pensare, puoi piangere, ridere.
Nessuno saprà mai che sei
lì.
Salgo l'angusta
scaletta.
Con un basso cigolio attiro verso di
me la porticina.
Mi ritrovo al
freddo.
Il gelo che mi penetra nelle
ossa.
Ma è così che mi
piace.
È comunque più caldo di
me.
-Ciao Draco...-
Il mio cuore perde uno, due, tre
battiti.
Dietro di me...
Mi volto verso il
parapetto.
Lei...
Lei è lì seduta, una vestaglia bianca
che le copre la pelle candida.
Un vecchio maglione sulle
spalle.
-Ehi...- la saluto.
Poi mi avvicino.
Lei continua a
guardarmi.
Ma il suo sguardo non è più quello di
poche ore prima.
È come triste... forse malinconica...
non so.
Mi
siedo più in basso di lei, sul bordo di una fioriera. Non riesco a dire
una parola.
This Romeo is bleeding
But you
can't see his blood
It's nothing but some feelings
That this old dog
kicked up
Oh, piccola, non mi guardare con
quegli occhi che chiedono un perchè... Lo sai come mi sento, l'hai sempre
saputo. Forse è per questo che non riesci ad abbassare lo
sguardo.
Sanguino.
Anche se tu non lo puoi vedere.
Nessuno può, a nessuno ho mai permesso di scrutare nel mio profondo... c'è
troppa insicurezza, troppo male.
Solo che... oh, non posso, non ce la
faccio a reprimere quello che sento dentro... mi sento un cane bastonato... è la
parte che odio di più. Io sono Draco Malfoy, dritte le spalle, saldi i piedi
per terra, non sorridere mai col cuore, non far trasparire
nulla.
It's been raining since you left me
Now I'm
drowning in the flood
You see I've always been a fighter
But without you
I give up
Now I can't sing a love song
Like
the way it's meant to be
Well, I guess I'm not that good anymore
But
baby, that's just me
É da quando te ne sei andata che non
smette di piovere.
Lo sai che ho sempre combattuto per
ciò in cui credevo, ma senza te non sono più nessuno. C'è chi pensa che io non
abbia mai lottato per nulla, ma io giuro che, almeno per te, ho
lottato.
Ed
ora, ora che sono di nuovo con te, qui, sotto le stelle... ora che sembra che
il tempo sia tornato indietro... stasera non posso cantarti una canzone,
non posso farlo. Forse sarebbe la cosa più ovvia da fare, ma non ci riesco. È
vero, non sono mai stato un tipo da certe cose... D'altronde bisogna prendermi
così come sono.
And I will love you, baby - Always
And I'll be
there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I
die, you'll be on my mind
And I'll love you - Always
E se l'ultimo brandello di quel “Noi”
che amavamo tanto dovesse andarsene per sempre, tu ricordati di me. Ricordati
che ti ho amata, che infondo ti amerò sempre.
Ti amerò, piccola, quant'è vero che
le stelle brillano sta notte.
Io ti aspetterò sempre, ci sarà
sempre un posto per te nel mio cuore. Perchè tu sei l'unica che abbia mai avuto
la forza di farmi amare.
Now your pictures that you left behind
Are
just memories of a different life
Some that made us laugh, some that made us
cry
One that made you have to say good-bye
What I'd give to run my
fingers through your hair
To touch your lips, to hold you near
When you
say your prayers try to understand
I've made mistakes, I'm just a man
Ora riesco a ricordarmi di tutte le
nostre foto. Metà le volesti conservare tu, chissà se le hai dimenticate in un
cassetto, come del resto ho fatto io...
Per mesi, forse anni, prima di
addormentarmi mi sono chiesto cos'avrei dato per poterti accarezzare un'ultima
volta i capelli, o avere la soddisfazione di sapere di poterti dare un ultimo
bacio, o stringerti a me ancora una volta.
Quando pensi a me cerca di ricordarmi
come “tuo”, tenta di renderti conto che, dopotutto, sono solo un uomo, e gran
parte dei miei errori li ho fatti in nostro nome. Non cercherò di discolparmi,
non sono tipo da queste cose, vorrei solo che tu sapessi quante volte ho creduto
di poterti rivedere ancora accanto a me, quando mi svegliavo nel cuore della
notte.
When he holds you close, when he pulls you near
When he says the words you've been needing to hear
I'll wish I was him
'cause those words are mine
To say to you till the end of time
E quando lui, Harry, ti tiene
stretta, quando stringe vicino a se l'unica cosa per la quale morirei... E tu
gli sorridi, ti accoccoli tra i suoi abbracci, i tuoi occhi brillano nei
suoi.
Ma i miei si
spengono.
Lo so, è crudele da parte mia,
soffrire della vostra felicità.
Ma non ce la faccio più a mentire, la
verità è che vorrei esserci io al suo posto, vorrei poter essere io a ripeterti
che ti amo, per tutta l'eternità.
Yeah, I will love you baby - Always
And I'll
be there forever and a day - Always
Si, eccomi qui, al nudo, davanti a
te.
Ora lo sai, i miei occhi parlano da
se, stanno gridando ciò che avrei dovuto dirti io quella notte nella quale te ne
andasti: ti amo, tantissimo, da sempre. E continuerò a farlo fino alla fine del
l mondo, fin quando non avrò più labbra per dirtelo ed occhi per guardare quanto
bella sei.
If you
told me to cry for you
I could
If you told me to die for you
I would
Take a look at my face
There's no price I
won't pay
To say these words to you
Se mi dicessi di piangere per te,
qui, adesso, lo farei.
Se mi chiedessi di morire per te, oh,
Dio, lo sai che per te darei la vita, sarebbe la morte più bella nella quale
potrei sperare mai.
Guardami, non c'è prezzo che non pagherei per poterti
dire tutto questo...
Allora, non so bene perchè, mi
avvicino ancora di più a te, e ti abbraccio.
Ho un brivido quando avverto le tue
braccia esili cingermi le spalle, sono caldissime. È un brivido di gioia,
d'amore... di rabbia. Si, perchè tu sei qui ora, e domattina ti troverò giù a
far colazione con Potter, a fare la gatta morta e a sorridermi come per dirmi
“Draco, non vedi come sono felice? Dovresti essere felice anche tu”. Sei sempre
stata così, approfittandoti del fatto che ti amavo hai sempre fatto i tuoi
comodi... ed io non ho mai avuto occhi per vedere. Né li avrei voluti avere
mai.
-Parlami, ti prego...- sussurri al mio
orecchio.
Sciolgo l'abbraccio, ti guardo negli
occhi. Mezzo sorriso ti ombreggia il viso. Mi allontano, non sorrido. Vorresti
che ti baciassi. Si, sarebbe comodo per te. E mi fa così male non poterlo
fare... ma non è me che vuoi. O meglio, non è me che ti conviene avere. Stare
tra le braccia del Salvatore del Mondo dev'essere qualcosa mille volte più
eccitante che stare tra quelle di un volta gabbana. Le mie braccia non hanno
salvato così tante persone, hanno solo tradito coloro che meritavano il
tradimento, quelli che chiamavamo “i cattivi”. Ed ora, sotto le stelle con te
che elemosini un bacio, mi chiedo chi siano davvero le persone da
tradire.
-Non posso, Ginny, non
posso.-
Always : Bon
Jovi