Never Stop Hoping.

di Daisy_5
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CAPITOLO 1

A tutte le teenager capita di “innamorarsi” di una celebrità, o di un attore famoso, o di un ballerino attraente, o di un modello sexy, oppure, di un cantante bellissimo. Non capita spesso che delle ragazze si “innamorino” di una band intera, però è accaduto. Circa 2 milioni di ragazze al mondo sono state conquistate da 5 ragazzi fantastici, bellissimi, affascinanti, bravissimi... e non vado avanti perché la lista sarebbe troppo lunga. Molto probabilmente avrete già sentito parlare di One Direction. In questo gruppo di 2 milioni di persone ci sono anche io e altre due mie amiche: Laura e Valentina. Questi ragazzi ci hanno colpito con le loro canzoni, con la loro personalità e con la loro bellezza. Praticamente, potrei dire che ogni cosa che diciamo o che facciamo è collegata in qualche modo a loro.

Il nostro sogno era quello di andare al loro concerto, di incontrarli, di avere i loro autografi e di fare delle foto con loro. Era da un anno che aspettavamo di vederli e finalmente l'occasione si presentò. Il loro tour comprendeva l'Italia, precisamente Milano, Roma, Modena e Napoli. A Milano sarebbero venuti verso maggio. Il problema però era convincere i nostri genitori. Dopo molte esitazioni, ci lasciarono andare ma ovviamente, ci voleva una presenza adulta. Così, Laura chiese a sua sorella di accompagnarci in treno e poi durante il concerto, lei sarebbe rimasta con le sue amiche a gironzolare per i negozi milanesi. Noi tre eravamo così felici, il nostro sogno stava per realizzarsi.

La band sostava a Milano 5 giorni e i concerti erano due: il secondo giorno e il quarto. Negli altri giorni avrebbero accolto le fans nel backstage firmando autografi e facendo foto. Noi scegliemmo di andare al concerto del secondo giorno perché il secondo giorno avrebbero fatto anche le foto con le fans e avrebbero fatto gli autografi, una cosa completa insomma.

Mancava poco a quel fatidico 21 maggio e ci veniva da piangere solo al pensiero. Tenevamo il biglietto in parte al letto sul comodino e io, tutte le sere, prima di andare a letto, lo prendevo e lo fissavo immaginandomi quelle 5 meraviglie davanti a me. 



Il concerto iniziava alle 15.00 e noi saremmo partite a mezzogiorno. I nostri genitori pensavano che andassimo a scuola e uscissimo prima, ma non fu così. Eravamo così entusiaste che non riuscivamo a pensare alla scuola, quindi restammo in centro a vagare e a parlare del fatto che tra qualche ora li avremmo incontrati. Alle 10 mangiammo una focaccia e alle 10.30 prendemmo il pullman per tornare al nostro paesino. Ci salutammo velocemente dicendoci che ci saremmo viste alla fermata del pullman con la sorella di Laura alle 11.20 per arrivare in centro e prendere poi il treno che ci avrebbe portato a Milano. Non si può spiegare a parole quello che ognuna di noi provava.

Dopo qualche ora eravamo in treno e non ce la facevamo più. Cercavamo di respingere le lacrime per non sembrare delle bambine, ma in realtà avremmo voluto piangere per esprimere tutta la nostra gioia e la nostra agitazione.

La piazza di Milano era completamente piena di gente che cercava di arrivare all'ingresso del luogo in cui avrebbero dovuto fare il concerto. Ma a noi non ci importava della folla, quella l'avremmo superata in qualche modo.

La sorella di Laura se ne era andata e dopo aver consegnato i biglietti per l'entrata, ci ritrovammo in un enorme salone con circa settemila persone in attesa dei One Direction. Non eravamo riuscite a trovare i biglietti con i posti nelle prime file, così ci accontentammo dei posti a metà.

Il nostro cuore batteva all'impazzata, tra poco li avremmo finalmente visti e sentiti.

 

 

 





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