Here we are again
Moulin Rouge.
Here
we are, again.
Ero ancora
folgorato dalla bellezza
del ragazzo che si agitava al centro della pista, quel ragazzo dalla
bellezza celestiale, quel ragazzo che in meno di sessanta secondi si
era fatto spazio nel mio cuore. Deglutii a vuoto rapito dai suoi
movimenti, mentre lui era seguito dalle sue collaboratrici in quella
danza così sensuale e peccaminosa, mentre un turbinio di
uomini
interessati gli si muovevano attorno danzando in modo concentrico e
donandogli le attenzioni più scandalose, come palpate di
pessimo
gusto a quel sedere così favoloso, o ampi movimenti di
bacino
contro la sua schiena.
E la cosa che più mi rattristava era il suo atteggiamento:
quel
ragazzo era incurante di tutto, li lasciava fare senza mettere freno ai
loro abusi, ma infondo era il suo lavoro, ed era proprio questo che non
riuscivo a spiegarmi, come poteva una persona comune accettare un
lavoro così degradante?
«Blaine!
Dopo lo spettacolo, sono riuscito ad organizzarti un incontro privato
con Kurt, voi due da soli!»
Sfortunatamente però, quel giorno c'era anche un'altra
persona
che doveva incontrare Kurt: il finanziatore, un uomo che a
causa
di alcune scelte fortuite in campo economico attuate dalla sua famiglia
era riuscito a creare un impero duraturo basato su capitali azionari e
quote nelle più importanti imprese dell'epoca; ed era
proprio da
quell'uomo che Noah Puckerman si era diretto.
Si avvicinò a lui e disse pressapoco le stesse frasi che
Artie aveva detto a me.
«Signor
Karofsky¹,
so che è impaziente di incontrare uno dei nostri ragazzi ed
è per questo che le ho organizzato un incontro privato con
il
nostro ballerino migliore non appena sarà finito lo
spettacolo,
nel 'Lama', voi due da soli.»
Ebbene sì, perché come il Moulin Rouge francese
aveva un
enorme locale a forma di elefante che lo contraddistingueva, Kurt aveva
scelto come animale simbolo un lama, che aveva pressapoco la
stessa funzione del primo, ovvero la stanza di Kurt, nonché
luogo dove portava l'uomo prescelto, ogni sera.
«Noi due.. da soli?»
«Esatto,
completamente soli!»
***²
Ogni sera era
sempre la stessa
storia: ballava, riceveva applausi, sceglieva il ragazzo che gli
sembrava più carino e passavano la notte insieme; e doveva
ammettere che se le cose fossero continuate così il suo
sogno
non si sarebbe realizzato mai: Kurt voleva essere un attore, un vero
attore, recitare in un teatro con un vero pubblico, una vera parte, non
voleva nient'altro dalla vita.
Cuz if you liked it then
you should have put a ring on it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Don’t be mad once you see that he want it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Ed ecco la parte in cui Noah arrivava con gli anelli,
doveva
solo prenderli e guardarli disgustato, anche se nel profondo tutto
quello che voleva era un anello al dito, ma non poteva permettersi
questo lusso, non avrebbe mai trovato una persona così
stupida
da amarlo e lasciargli continuare il suo lavoro. Il suo lavoro, proprio
in quel momento si ricordò del discorso che aveva fatto con
Puckerman poche ore prima, riguardo ad un uomo interessato a lui e alla
possibilità di fare del Moulin Rouge un vero e proprio
teatro,
dove avere il suo debutto.
«Noah,
il finanziatore è qui?»
«Ti
ho mai deluso piccoletto?»
Puckerman rispose prontamente stringendosi a lui mentre ballavano al
centro della pista, continuando il teatrino degli anelli e dei rifiuti.
In quel momento, Sam si era alzato e sbattendo contro la guardia del
corpo del finanziatore, cadde a terra porgendo poi la mano a
quest'ultimo chiedendo un aiuto ad alzarsi.
Noah osservò di sfuggita la scena e quando Kurt gli chiese
chi fosse il finanziatore, lui risposte preoccupato.
«L'uomo
a cui quello sciagurato di Evans sta porgendo la mano!»
Blaine vedendo Sam a terra, e realizzando che l'altro ragazzo non lo
avrebbe aiutato, si alzò e porse la mano al biondo per
aiutarlo
ad alzarsi.
Kurt osservò i due incuriosito, doveva ammettere che il
finanziatore era davvero un bel ragazzo.
«Sei
sicuro Noah?»
«Certo
che lo sono, e ora abbassati!»
I due si inginocchiarono mentre dei mantelli li coprivano, avevano
appena il tempo di cambiarsi per la seconda parte del numero.
«Sei
proprio sicuro che sia interessato ad investire?»
«Porcelain,
dopo aver passato la notte con te ci metterei la mano sul
fuoco!»
Kurt abbozzò un sorriso mentre si cambiava la maglia, per
indossare una camicia di velluto e la giacca nera.
«E
sai che tipo preferisce? La checca indifesa? L'attivo procace? Oppure
il diavolo tentatore?»
Le sue espressioni cambiavano a seconda delle domande, e
così quelle del suo interlocutore intento anche lui a
cambiarsi.
«Direi
diavolo tentatore,
ma ricorda che dovrai recitare questo ruolo al meglio, consideralo un
provino, e quando lo avrai superato, avrai finalmente il tuo spettacolo
in un vero teatro, con un vero pubblico, e tu sarai..»
«..un vero
attore»
Sorrisero dolci, dopotutto Noah voleva bene a Kurt, più che
ad
ogni altro membro del suo locale, perché infondo Kurt era il
più piccolo e gracile, la sua punta di diamante, la cosa
più preziosa che aveva.
Si alzarono contemporaneamente alla caduta dei
veli
mostrando i loro smoking, ballando fino a quando Puck non
lasciò
l'altro solo sul palco ad intonare il ritornello, proprio mentre Abrams
sulla sua ingombrante sedia a rotelle provava ad avvicinarsi;
probabilmente voleva proporgli un altro di quei suoi giovani artisti
talentuosi e squattrinati.
Decise tranquillo di ignorarlo, mentre ballando la sua danza sensuale
con ampi movimenti del bacino, si avvicinava al tavolo dove Blaine era
seduto con Sam e Mike.
Cuz if you liked it then
you should have put a ring on it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Don’t be mad once you see that he want it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Guardò verso il ragazzo ricciolino e si avvicinò
a lui per sussurrare sensuale nel suo orecchio.
«Credo
proprio che voi stiate aspettando me»
Si girò così verso il pubblico che era rimasto
lì
a fissare le sue curve, e con un sorrisetto beffardo si rivolse a tutta
la platea.
«Sono
io che scelgo qui, no?»
Un boato di approvazione dal pubblico, mentre lui tornava a girarsi
verso Blaine, e dopo un intenso sguardo gli porse le mani.
«Balliamo!»
Blaine non se lo fece ripetere due volte, e prese le mani dell'altro
sentì un profondo calore scuoterlo dentro. I due si
sorrisero;
voleva morire nei suoi occhi, voleva affondare le labbra sulle sue,
voleva rivelare i propri sentimenti ad un ragazzo che vendeva il
proprio corpo.. come poteva essere così stupido?
Artie che era riuscito a tornare al tavolo guardò Kurt che
non
gli lasciò nemmeno il tempo di parlare, ammiccandogli e
portando
Blaine con se verso la pista.
«Non
preoccuparti Artie, ci penso io a lui!»
«Vai
e stendilo con la tua voce e il tuo cuore pieno di amore!»
«Quel
ragazzo se la cava egregiamente a ballare..»
Constatò Mike leggermente deluso e indispettito, ma il
sorriso soddisfatto di Sam lo fece demordere.
«Ve
l'ho detto io che è un genio!»
Artie sembrava entusiasta, anche perché Blaine stava andando
benissimo, ballava molto bene e anche Puck dall'altra parte della sala
dovette riconoscere il suo talento -complice il fatto che non lo aveva realmente
riconosciuto.
«Siete
gentile ad interessarvi al nostro spettacolo!»
Constatò Kurt tra un passo e l'altro, mentre Blaine era
ancora
scioccato a causa della situazione in cui si trovava, e per l'essere a
contatto con la persona che sentiva di amare.
«O-oh..
per me è un onore essere coinvolto, sempre che vi piaccia
quello che faccio, ovviamente.»
Kurt lo guardò divertito e si avvicinò posandogli
una
mano sul petto, e stringendosi a lui in un momento preciso del ballo.
«Sono
certo che mi piacerà, sicuramente!»
«Artie
mi ha detto che possiamo farlo in privato.. si insomma, che posso
cantarle le mie canzoni in privato..»
Concluse Blaine con molta fretta, visto che la tensione gli stava
facendo mancare lentamente il fiato.
«Oh..
delle canzoni in privato..»
Ridacchiò debolmente e si avvicinò poi alle sue
labbra quasi sfiorandole.
«mi
piace molto la musica, soprattutto se ascoltata in
compagnia..»
Si allontanò infine da lui mentre la sua pedana veniva
calata
dall'altro, e lui tornava su, da dove era comparso all'inizio del suo
numero.
Cuz if you liked it then
you should have put a ring on it
If you liked it then you shoulda put a ring on it
Don’t be mad once you see that he want it
Oh no, ecco che tornavano quelle fitte alla testa, sentiva un dolore
allucinante, come se il sangue smettesse di affluire; da quella
posizione in alto poté notare l'espressione soddisfatta di
Noah,
e non se la sentiva, non poteva deluderlo in quel modo.
Deglutì
e provò a continuare la sua canzone, mancavano davvero le
ultime
parole.
If you liked it then you shoulda put a..
L'espressione di Noah cambiò radicalmente, lui sapeva, o
perlomeno aveva una vaga idea di quello che stava per succedere, e lo
stesso valeva per Finn, così mentre Kurt perdeva la presa e
cadeva rovinosamente verso il pavimento il più alto fece un
balzo in avanti in modo da prenderlo giusto in tempo. Si
guardò
attorno trovando solo lo sguardo apprensivo di Quinn che a sua volta
guardava male Santana che stava sorridendo beffarda. Finn corse verso
le quinte portando Kurt tra le braccia.
Una volta posato il più piccolo su un divano, Mercedes si
avvicinò a loro con un bicchiere d'acqua che scoppiettava.
«Andiamo,
fatemi spazio! Prendi questo dolcezza..»
Si avvicinò a Kurt con fare materno mentre a Finn toccava
tornare di fuori e avvertire Puck che lo spettacolo doveva continuare.
Il ragazzo aprì gli occhi affaticato e prese il bicchiere
dalle mani della mora per poi berlo tutto d'un sorso.
«s-scusate..
probabilmente ho preso un colpo di caldo.. o mi sono agitato troppo e..
e mi passerà questo mal di testa, tranquilli..»
Fortunatamente Kurt riuscì ad alzarsi dal divano,
e dopo
pochi secondi di pausa alzò lo sguardo verso Mercedes che
sembrava visibilmente preoccupata. Le sorrise e poi si alzò
andando verso i camerini.
«Forza,
abbiamo un vestito da scegliere..»
La ragazza lo seguì provando a tirargli su il morale.
«Dai
porcellana, con la protezione di un uomo ricco e influente come
Karofsky la tua carriera di attore sarà bella che
spianata!»
«Dici
che ho fatto colpo sul finanziatore?»
Fermi un attimo, a lui cosa importava di aver fatto colpo? L'unica cosa
importante era la sovvenzione, e di certo non erano i sentimenti,
quelli non potevano esserci nel suo lavoro..
«Ovvio!
E con il suo aiuto diventerai famoso in tutta Europa..»
Prima che la mente di Kurt potesse scappare lontana, la voce di Puck la
trattenne lì con loro.
«Dolcetto
mio, come ti senti!?»
Kurt si limitò a sorridere, e una volta avvicinato a Noah
sentì la sua mano calda contro la guancia.
«Mi
raccomando, il tuo compito di stasera è di estrema
importanza,
vedi di non fallire ok? Ne va del futuro di tutto il Moulin Rouge, e
nulla deve andare storto..»
***
Ero in ansia: Artie e Sam mi avevano condotto fino alla
stanza di
Kurt, in un eccentrico palazzo a forma di.. cammello? che animale era
quello?
Ma la cosa peggiore era che non sapevo come comportarmi, e l'essere
nella camera da letto di Kurt di certo non aiutava.
Sentii la porta aprirsi e quindi istintivamente mi girai pentendomene
subito: una visione che fece rizzare ogni singola fibra del mio corpo,
non pensavo che vedere Kurt con solo degli aderenti boxer neri e una
canotta del medesimo colore potesse essere così.. beh..
potesse farmi quell'effetto.
«Cosa
ne pensate, questo posto è abbastanza adatto per allietarmi
con la vostra musica?»
Sospirai ancora sconvolto dallo spettacolo che avevo davanti agli occhi
e annuii debolmente, mentre Kurt si avvicinava al tavolino.
«Posso
offrirle qualcosa? Magari dello champagne..»
Non potevo decisamente perdere tempo in convenevoli, stavo esplodendo
dentro, sentivo il bisogno di scappare da quella stanza.
«Veramente
gradirei andare dritto al sodo..»
Kurt restò titubante e dopo un 'Ah' uscito sottile dalle sue
piccole labbra si avvicinò al letto, posandoci sopra un
ginocchio con fare estremamente sensuale. Mi guardò
accarezzandosi il ventre ancora coperto, come a provocarmi.
«Allora..
perché non venite qui? Così andiamo subito al
sodo..»
«V-veramente
preferirei farlo alzato..»
Un ennesimo 'Ah' mentre Kurt si alzava dal letto, allora mossi un
piccolo passo verso di lui come per tranquillizzarlo.
«Ma
lei non deve, sa.. a volte è una cosa lunga, e voglio solo
che lei stia comodo..»
Stavo avvampando, mi sentivo le gote arrossate, e la gola ormai secca.
«Sa,
sono molto moderno, e quello che faccio potrebbe risultarle strano.. ma
se sarà aperto..»
Kurt era stranito sì, ma acconsentì e io mi
spostai per la stanza provando a racimolare le idee, e mettere insieme
delle rime.
Avevo trovato il verso perfetto- mi girai a guardarlo e si stava
accarezzando la gamba in un modo così.. così
dannatamente sensuale che la mia testa si svuotò di colpo,
mentre gli occhi si bloccavano a rimirare i suoi movimenti.
Presi un forte respiro per provare a rilassarmi
e, notandolo Kurt si alzò avvicinandosi.
«T-tranquillo..
è solo che a volte mi ci vuole un po' di tempo per.. beh..
trovare l'ispirazione..»
Non mi lasciò finire la frase che si avvicinò a
me ammiccando. Fu una questione di pochi secondi e sentii la sua mano
stringere il mio pacco.
Sussultai.
«Era
questa l'ispirazione che cercava?»
Sussurrò sensuale contro il mio collo, per poi spingermi
verso il letto; sconvolto come ero non ebbi la forza di controbattere e
mi lasciai cadere su quest'ultimo.
Era su di me, sentivo il suo sedere premere contro il mio bacino.
«Facciamo
l'amore..»
Nella mia testa ci fu un black-out totale, avevo appena smesso di
pensare a qualsiasi cosa. Sentii le sue labbra soffici contro le mie, e
contemporaneamente le sue mani che vagavano sul mio petto, fino a
sfilare alcuni bottoni della mia camicia, e quest'ultima dai pantaloni.
«N-non
possiamo..»
«Coraggio..
ecco la sua ispirazione! La senta! La liberi tutta!»
Un colpo di aria gelida pervase le mie parti intime, e dovetti dedurre
a quel punto che ormai aveva calato i pantaloni.
«Ma
è e-enorme..»
Si, con quel suo commento avevo la conferma di quel mio pensiero.
Mi guardò negli occhi e mi strattonò con forza
avvicinando di nuovo le labbra alle mie.
«Voglio
la vostra musica, adesso!»
Ansimai e lo spinsi di lato, giusto il necessario per permettermi di
liberarmi dalle sue grinfie e scivolare giù dal letto. La
prima cosa che feci a quel punto fu sistemarmi il pantalone, per poi
deglutire davanti al suo sguardo scioccato.
«o-ok..»
Presi un forte sospiro e tornai ad incrociare lo sguardo con il suo.
«E-eccoci
di nuovo..»
«Cosa..?»
Mi guardò stranito, ma decisi di ignorarlo e tornai ad
intonare quei versi.
«Io
vorrei che fossimo più di semplici amici..
Perciò non
essere duro con me, che io ho paura che t-tu.. non sia mai
soddisfatto..»
Fu in quel momento che Kurt capì il mio intento.
«Oh
si musica.. queste parole sono così.. calde..»
Passò le mani lungo il proprio corpo fino a scoprire il
ventre candido e glabro. Salì con le mani fino al collo
accarezzandosi lentamente e io, indeciso continuai con i miei versi.
«E-eccoci
di nuovo.. noi stiamo male come animali.. noi giochiamo a
fingere..»
«Oh
si.. calde.. siete così caldo..»
La sua voce sensuale sovrastava la mia, tant'è che ero
indeciso se continuare o no, ma poi lo vidi rotolarsi sul letto fino al
pavimento, e iniziare a strusciarsi contro un tappeto.
«Caldo..
siii.. molto caldo, tanto caldo, troooppo caldo!»
Non ne potevo più di tutto quell'imbarazzo: presi coraggio e
alzai la mia voce intonando quegli stessi versi.
Here we go
again I kinda wanna be more then friends³
So take it easy on me,
I'm afraid you're never satisfied
Kurt si fermò a guardarmi sconvolto, e io davvero non
riuscivo a capirne il motivo.
Ma dopotutto la mia canzone aveva sorbito l'effetto
desiderato: avevo la sua attenzione su di me, e potevo continuare a
cantargli i miei versi.
Here we go again, we're
sick like animals we play pretend,
You're just a cannibal
and I'm afraid I won't get out alive
No I won't sleep
tonight..
La sua espressione mutò completamente, e lo vidi allentare
la presa sul tappeto che stava stringendo con tanta forza, e restare
lì seduto sul pavimento.
Sorrisi vedendolo lì steso, con un'espressione tale di un
cucciolo smarrito che si guardava attorno cercando la propria mamma.
Oh oh
I want some more
Oh oh
What are you waiting for
Take a bite of my heart
tonight..
Lentamente lui si alzò e io mi avvicinai porgendogli la mano.
Quando strinse la mia mano, proprio come era successo poco prima sulla
pista da ballo, il mio cuore si fermò di colpo.
Lo aiutai a salire e il contatto tra i nostri corpi aumento.
Lo sentivo su di me, avevo le sue labbra a pochi centimetri, i suoi
occhi angelici erano così grandi e spendenti da potermi
specchiare dentro di essi. Con estrema riluttanza mi allontanai da lui
per andare alla finestra della stanza, che apriva sul cortile esterno
del locale.
Voltai lo sguardo verso di lui e il mio sorriso si fece istintivamente
più grande, come se ogni secondo passato a guardare il suo
volto fosse una motivazione valida in più per essere grato
di ciò che avevo avuto nella mia vita.
Oh oh
I want some more..
Oh oh
What are you waiting
for, what are you waiting for, take a bite of my heart tonight..
Kurt mi guardava a sua volta con uno sguardo molto intenso, uno sguardo
che trasmetteva brividi e ne trasmette anche oggi solo a pensarci.
Posò le mani sulle mie e senza motivo apparente si strinse a
me.
Feci scivolare via le mani posandole sui suoi fianchi, come per
stringerlo saldo, e improvvisare sul momento alcuni passi ondulati e
morbidi.
Here we are again, I feel the chemicals kicking in
It's getting heavy and I
want run and hide, I want to run and hide
Deglutì e io con lui mentre osservavo il suo pomo muoversi.
Passò poco che sentii il suo mento posarsi sulla mia spalla,
e istintivamente la mia mano salì fino ai suoi soffici
capelli, che accarezzai lentamente.
Era fantastico: quando all'inizio della serata lo avevo visto per la
prima volta, la mia unica preoccupazione era proprio
l'impossibilità di avvicinarmi a lui, di poterlo toccare, di
respirare il profumo del suo collo e bearmi della sensazione che
sentivo quando sorrideva contro il mio orecchio, ma a quanto pare i
miei sogni si stavano realizzando, anzi, la realtà era molto
meglio di un qualsiasi sogno potessi fare.
Un colpo di calore; aprì gli occhi e tutto attorno a noi era
cambiato, ancora oggi non saprei dire se quella era un'allucinazione,
oppure ero svenuto e avevo immaginato tutto, ma mi sembrava di danzare
tra le nuvole, lo tenevo stretto a me per paura che lui potesse cadere,
e Kurt sembrava fare lo stesso: si stringeva a me con forza, lasciando
la testa nell'incavo del mio collo, mentre la mia voce echeggiava
ancora nella stanza.
I do it every
time
You're killing me now,
And I won't be denied by
you,
The animal inside of you
Alzò la testa fino a strofinare il naso contro il mio.
Sorrisi appena a quel gesto e tornai con la mano lungo la sua schiena
delicata, accarezzandolo piano senza staccare lo sguardo dai suoi occhi.
E lui faceva lo stesso, teneva le sue mani strette al livello delle mie
scapole, il corpo premuto con forza contro il mio, e gli sguardi
incatenati.
Hush hush, the world is
quiet..
Sussurrai appena e mi vidi costretto a rompere quel contatto visivo
sbattendo le palpebre.
Hush hush we
both can't fight it..
Mi sentii tornare alla realtà: eravamo di nuovo nella sua
stanza, io e lui. Kurt piegato leggermente verso il basso, e io piegato
con lui che lo reggevo saldamente da dietro la schiena. L'ultima frase,
non sapevo come andare avanti e andava bene così; incatenai
nuovamente gli occhi con i suoi, mentre il desiderio di baciarlo si
faceva dannatamente intenso, intendo come il bisogno di respirare, ma
non potevo certo fare una mossa così azzardata,
già, ero davvero in un bel casino!
..It's us that made this
mess, why can't you understand?
***
Note:
Karofsky¹: allora, ci tengo a precisare fin da subito che non
ho nulla contro Dave e che non ci 'godo' a fargli fare la parte del
cattivo, ho scelto lui e non altri per il semplice motivo che nel
telefilm, oltre Blaine lui è l'unico a provare dei
sentimenti per Kurt che vadano oltre la semplice amicizia, e quindi la
mia scelta è ricaduta su di lui per il semplice fatto che lo
sentivo giusto per questo ruolo, indipendentemente da una mia simpatia
o antipatia nei suoi confronti.
***²: il mio intento iniziale, proprio come Christian nel
film, era quello della narrazione in prima persona, ma alcune scene in
cui Blaine non è fisicamente presente mi risulta impossibile
poterle descrivere in prima persona, percui ho deciso di 'racchiudere'
tra gli asterischi le parti in cui passo ad una narrazione in terza
persona.
Animal³: sto cercando di usare sempre canzoni presenti nel
telefilm, ma diciamo che la mia idea di Animal è leggermente
stravolta, essendo questa scena piuttosto calma e particolare, ho
optato per una versione acustica, ho cercato tra quelle dei Neon Trees
se ce ne fosse una che mi soddisfacesse, ma alla fine quella che
più si avvicina alla mia idea, è questa
versione, di Darren per l'appunto.
Un'ultima cosa, per chi ha facebook e volesse, invito a mettere mi
piace alla mia pagina,
anche semplicemente per restare informati visto che ho intenzione di
tornare a scrivere a pieno regime e questa non sarà l'unica
storia di cui mi occuperò.
Alla prossima!
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