Quando la vita riserva qualcosa di meraviglioso.

di essellunga1998
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Cap. 1

Un’altra giornata. Un’altra ORRIBILE giornata.  Salto sul letto e metto la musica a palla.
So che darò noia ai miei, ma non m’importa.
Ops… il pensare a me stesso mi ha fatto uscire fuori di testa.
Il mio nome è Kudo, Shinichi Kudo.
Per il momento va bene se sapete solo questo.
Dove eravamo? Ah, ecco.
Musica a palla, urla di mia madre che mi chiede di abbassare e io che me ne strafrego di tutto ciò.
Ad un certo punto, quella donna viscida entra e dice:
“Shin, ti ho già detto di abbassare. Quante volte devo dirtelo per farmi capire da te?”
“Puoi provarci quanto vuoi, ma sai che quando parto per la mia strada, è difficile farmi entrare in zucca qualcos’altro.”
“Va bene. Cambiando discorso, ho saputo che hai scaricato l’ennesima ragazza. Quando ti deciderai di portare a casa una fidanzatina?”
Eccola che rincomincia. Odio quando inizia a farmi la predica sul fatto che devo portare a casa la cosiddetta “ragazza di cui ho una cottarella”. In questo momento, l’argomento è per me tabù.
Domanda: Per quale motivo? Semplice.
Quella troia di Hiromi (di cui ero fidanzato da più un anno e mezzo) mi stava tranquillamente mettendo le corna alle mie spalle.
Reazione? Storia stroncata in due subito, senza troppe cerimonie.
E’ ancora dispiaciuta e dice che tornerà insieme a me, lasciando l’altro ragazzo.
L’aria da santarellina che ogni mattina sfoggia, mi fa risalire un conato di vomito, che a forza riesco a non farlo uscire.
A scuola sono un genio. Tutti voti altri, tranne quella di Tedesco.
Quella donna mi odia. Beh… considerando che essendo di un’etnia “pura”, mi pare di rivedere Hitler al femminile.
Tralasciando la Nazista del XXI secolo, le ragazze della mia scuola mi hanno classificato come il classico “Bello e figo, ma impossibile da raggiungere”.
Prima che mi mettessi con Hiromi, ero il classico ragazzo playboy che ci provava con tutte. Poi mi sono presa una cotta per quella caprona e andato tutto a catafascio…
Ora continuo ad essere circondato da belle ragazze, ma una volta conosciuta una, il resto non è certo migliore.
A destarmi dai miei innumerevoli pensieri da adolescente, è mia madre:
“Alloea Shin?”
”Allora COSA?”
“Uff, quando mi farai conoscere la tua fidanzatina…”
“Lascia stare che è meglio. Ora se vuoi uscire, tuo figlio dovrebbe fare una chiamata.”
“A chi?” Uff, che madre impicciona.
“Non ti hanno insegnato a farti i fatti tuoi?”Mia madre sbuffa, poi esce dalla stanza.Finalmente solo. Prendo il telefonino.
Devo immediatamente chiamare quella persona. E’ l’unica che può aiutarmi.


Allora, che ne pensate?
Vi prego, non lanciatemi i pomodori. >.< 
Sono nuova nello scrivere, quindi vi prego di essere buoni con me.
Spero di vedere tante persone che commentano.
Mi vanno bene sia i commenti positivi che negativi.
Al prossimo capitolo
Kiss
Essellunga1998




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