Dreaming of you

di emychan
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Come sempre un grazie a chi legge e a chi commenta, siete sempre meravigliose!;)
Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia!:*

 

 


Cap.3: Merlin

 

«Non ti ho detto di non fare l'idiota?» la voce del principe risuonò accanto al suo orecchio.

Merlin aprì gli occhi, ma era tutto buio intorno. «Arthur?» bisbigliò intimorito da quella infinita distesa di notte.

«Ti ho detto che so difendermi da solo, Merlin».

Una risata arrogante risuonò nell'aria. Merlin si ritrovò seduto sull'erba, in una radura fin troppo familiare. Le lunghe foglie verdi di una pianta accanto al viso, il sole caldo sulle spalle e gli occhi di Arthur fissi nei suoi.
«E io vi ho detto che non è vero. Senza di me, sareste perso» sorrise il mago incrociando le gambe sull'erba ancora umida dal temporale del giorno prima.

Il principe lo guardò indignato, ma non arrabbiato. «Ma siamo persi, Merlin. E, se ben ricordi, è per causa tua».

«E perché, il vostro vagare per i boschi senza una meta, sarebbe colpa mia?».

«Non avevo una meta forse, ma inseguivo una preda» sogghignò Arthur.

«Mi state paragonando ad un cervo?» sbuffò il mago indignato.

«Più ad un coniglio, in effetti».

Merlin lo guardò storto incrociando le braccia sul petto.

Arthur lo fissò di nuovo serio e il momento si perse nel ricordo di ciò che era accaduto.
Di ciò che Merlin aveva fatto. L'esatto motivo per cui si trovavano in quel punto del bosco.

Merlin arrossì e voltò il capo. «Mi dispiace per l'accaduto, sire» mormorò sentendosi sull'orlo delle lacrime. Non si era mai sentito tanto umiliato e disperato allo stesso tempo.

Non che rimpiangesse il bacio in sé. Assaggiare le labbra di Arthur, seppur per un istante, era stata la cosa più entusiasmante della sua vita, ma sapeva che non avrebbe dovuto farlo. Aveva tradito la fiducia del principe e questo poteva costargli ogni cosa.

«Non accadrà mai più» promise ad Arthur e a se stesso.

«Mai più, Merlin? Spero non dirai sul serio» gli rispose il principe in tono canzonatorio, troppo tranquillo. Merlin si voltò incredulo, il cuore in gola e gli occhi ancora lucidi.

Le labbra di Arthur, calde e screpolate, si posarono sulle sue lasciandolo senza fiato. Un bacio lento e dolce che lo privò perfino della capacità di pensare.

«Potrebbe essere l'unica cosa in cui non sei un completo disastro» gli disse il principe sorridendo e Merlin dimenticò ogni cosa che non fossero i suoi baci o le sue carezze.

«Non siete morto, vero?» gli chiese più tardi quando, ancora seduti uno davanti all'altro, si erano ritrovati a fissarsi in viso, quasi meravigliati dall'accaduto.

Arthur corrugò la fronte e lo guardò confuso, come se la domanda non avesse alcuna logica. E forse era così, ma non ricordava il perché. Non sapeva più se era solo un sogno o qualcosa di già vissuto.

«Non essere ridicolo, Merlin. Dormi adesso».

E Merlin obbedì, perché non c'era posto più sicuro, per dormire, delle braccia del suo principe.

Tbc





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