La fine di un guerriero

di _April
(/viewuser.php?uid=204352)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


La fine di un guerriero


Tosse. Sembra che ultimamente nella mia vita non esista altro.
Tossire è la prima cosa che faccio al mattino e l’ultima alla sera.  Mi insegue come potrebbe inseguirmi un cane.
È triste perché non accenna a mollarmi né ora né mai.
E così, lentamente giunge la mia fine.
I miei subordinati mi dicono che mi devo fermare, che non ha più senso andare avanti così.
Ma io non voglio fermarmi. Potranno dirmi che devo mollare tutto perché la  mia morte è vicina, ma non impediranno mai di fermarmi.

forse fa male eppure mi va
di stare collegato
di vivere di un fiato

Lentamente mi alzo dal mio futon e mi guardo intorno. La solita deprimente stanza all’interno del quartier generale dello Shinsegumi.
Ora basta. Sono due giorni che me ne sto chiuso qui. Me ne vado.
Dove? Ancora non lo so, ma lontano da quella che sta diventando la mia prigione. Voglio vivere quel che mi resta fino allo stremo.
Il dolore mi lacera il corpo e mi toglie la forza. Ma io andrò avanti.
Voglio dare il massimo perché so che non sarai mai abbastanza.
 

di stendermi sopra al burrone
di guardare giù

 
Mi dicono che ora sono sul limite di un burrone. Parlano del fatto che presto cadrò.
Dicono anche che sono matto a voler continuare a vivere normalmente.
Ma la cosa non mi tocca affatto.
Hanno sempre detto che ho una grande forza di volontà e quindi non mi abbatteranno queste bazzecole.
Devo morire? Va bene ma non qui, non ora.
Prendo le mie katana, mi vesto ed esco.
Comincio a correre. Provano a fermarmi ma non ce la fanno.
Sì, guardatemi. Me ne sto andando.                              
Trovo un prato e lì mi fermo. La corsa mi ha asfissiato.
Però ora sono libero di continuare ad allenarmi. Migliorerò, con l’obbiettivo di morire forte.

la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare.


Sarò sempre al di sotto degli altri perché sono malato.
Sarò sempre al di sotto degli altri perché, ora come ora, non valgo più nulla.
Sono stremato.
Forse è giunto il momento in cui uno perde l’equilibrio e cade nel burrone.
Per un attimo sento le vertigini.

Poi capisco che la mia è solo voglia di volare.
----

Qualche tempo dopo dei subordinati dello Shinsegumi trovarono un corpo a terra privo di vita in un prato.

Okita souji era morto come aveva deciso lui.


 

NdC Part~
Salve a tutti gente♥
Sono tornata dopo un anno e duecenterzordici (?) mesi sono tornata a scrivere.
Ce ne ho messo tanto ma ora ho partorito questo.
Spero vi possa piacere perché c’ho messo anima e cuore per scriverla.
Okita Souji è uno dei miei nuovi personaggi preferiti e me ne sono anche innamorata♥
Perché deve morire giovane?  E pensare che ho deciso di finirlo in questa flash -_-
Allora ringrazio tanto _Pandora_ per avermi mostrato questo uomo♥
E ringrazio anche Jovanotti perché mi ha ispirato con la canzone mi fido di te ♥
Spero vi possa piacere e ringrazio in anticipo chi recensisce. ♥
Bacioni Chia ;D





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1409957