Freckled Ginny

di Claudia
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Freckled Ginny

 

007, Giorni

 

 

Un grido sguarciò l'aria nella pacifica Ottery St. Catchpole.

Harry Potter sollevò preoccupato lo sguardo sul proprio compare, che non del tutto desto dal sonno continuava a inzuppare nel latte lo stesso biscotto. Hermione Granger, avvolta nella propria vestaglia da camera, scambiò il medesimo sguardo con Harry.

Un secondo grido ferì l'aria, accompagnato da insulti e imprecazioni di vario genere.

Il Bambino Sopravvissuto si aggiustò gli occhiali sul naso, imbarazzato.

Nessuno dei Weasley presenti sembrò far caso alle grida provenienti dal bagno.

Il legno semi-marcio delle scale scricchiolò pericolosamente, mentre un turbine di capelli rosso fuoco si abbattè sulla cucina.

"Mamma!" Piagnucolò Ginny, con lo spazzolino da denti sempre stretto in una mano. La schiuma del dentifricio, che circondava un poco la sua bocca, e l'espressione adirata davano più l'idea di un cane rabbioso, che di una ragazza.

"Mamma, è una tragedia!" Urlò, scappando nuovamente al piano di sopra.

La signora Weasley sollevò lo sguardo al cielo, asciugò le mani al proprio grembiule e raggiunse la figlia al secondo piano.

Harry, rimasto solo con gli amici, diede una gomitata a Ron - che parve destarsi dal suo sonno senza sogni.

"Eh?" Bofonchiò il rosso.

"Sai cosa è successo a Ginny? Perchè ha gridato a quel modo?" Domandò Hermione, sorseggiando la propria tazza.

"Uh? Ginny?" Domandò Ron intontito.

Un terzo urlo distrusse il quieto silenzio, mentre sia Harry che Hermione annuirono vistosamente.

"Oh. Ah, Ginny. Gli urli... Tranquilli." Disse, mettendo in bocca il biscotto ormai completamente spappolato.

"Mia sorella è probabilmente in quei giorni," Disse ammiccando ad Hermione, che arrossì. "E' convinta che in quei giorni il numero delle sue lentiggini aumenti. E' una pazza schizzata, ve lo dico io!" Disse, incrociando lo sguardo.

Al quarto grido, Ron ridacchiò sotto lo sguardo incredulo degli amici.

Era bello essere uomini.

 





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