Il giardino della Musa
Vivo nell’antico
giardino degli Dei ,
sperduto in aride distese di terra,
vi sono si foglie di edera che appena coprono candide statue greche, come
volessero abbracciarle ….
Il morbido tappeto culla la nascita delle viole dal delicato
profumo, e nel profumo crogiolo e rotolo dolcemente nella mano della natura, ma
curioso e attento avanzo sotto archi di gelsomini e in la scorgo
la Musa che liliale e sensuale protegge i ricchi grappoli di uvafragola che dondolano appena nella
brezza estiva.
Sono solo le ninfee che ora e che calme e morbide crogiolano
nello specchio dalle pure acque, vieni dunque o donna dei sogni con la tua
nivea e bianca veste romana, emergi dallo scintillio della purezza e tocca le
mie labbra…
In questo eliseo sento adesso una
melodia, par il canto di Tersicore venuta dai più misteriosi vicoli Atenei e
ora con meraviglia le muse danzano indisturbate disegnando con le candide mani
archi sinuose linee immaginarie e il profumo della dolce uva mi avvolge i
sensi…
E’ solo Selena che ha dimenticato i suoi diamanti sul manto
della notte.