How low can you go?
Quando gli era arrivata a casa una lettera in cui veniva a
sapere che la Dalton lo desiderava ardentemente come capitano dei
Warblers, Hunter Clarington non si era nemmeno fatto ripetere la
proposta ed era già andato a fare le valigie; ma, ora che
era alla Dalton da circa due settimane, si era già pentito
di aver accettato con così tanta leggerezza.
La scuola non era male, i Warblers erano davvero bravi, e in
più gli lasciavano tenere il gatto a scuola e nei dormitori,
ma dall'altro lato della medaglia doveva condividere la stanza con
l'essere più viscido dell'intera scuola.
Sebastian Smythe non era certo antipatico o noioso, anzi, si poteva
dire che il suo unico difetto era proprio quello di non avere difetti,
l'unica cosa che però lo danneggiava erano le sue continue
avances.
Era ormai la quarta mattina che si svegliava con l'altro ragazzo
seminudo nel proprio letto, o che magari se lo trovava a sbirciare
dalla porta del bagno mentre usciva dalla doccia, o che se lo trovava
costantemente dietro le spalle, ovunque andasse.
Probabilmente il ragazzo non aveva capito che lui era etero, eppure non
faceva che ripeterlo, almeno cinque o sei volte al giorno.
«No Sebastian,
non assaggerò nessuna banana, né gialla
né rosa.»
Alzò lo sguardo verso di lui, guardandolo esasperato, mentre
gli altri due ragazzi seduti al tavolo con loro se la ridevano sotto i
baffi.
«Dai prova,
secondo me ti piace!»
Posò la forchetta nel piatto per l'ennesima volta, e lo
guardò male, davvero male.
Dopo aver riflettuto attentamente su cosa fare, sospirò e si
allontanò con la sedia dal tavolo.
«Sai cosa? Non
ho più fame.»
Terminò semplicemente, e si alzò stanco di quegli
stupidi teatrini a cui era costretto a partecipare ogni giorno da
quando era arrivato.
Ma proprio mentre stava salendo le scale che portavano ai dormitori si
sentì afferrare il polso, e si girò trovando
Sebastian davanti a se con un'espressione molto seria.
Dopo la storia con David, Sebastian aveva ormai imparato a capire
quando arrivava il momento di smettere di scherzare..
E quello decisamente non era il momento.
Sorrise beffardo e tirò Hunter verso di se conoscendo ormai
perfettamente il suo punto debole: come ogni cadetto di scuola
militare, Hunter aveva sempre vissuto senza poter fare molte
esperienze, e quindi alla minima carezza, al minimo contatto, beh,
aveva il grilletto facile.
Il più basso sbuffò e lo allontanò di
poco.
«E'
così tanto chiedere che tu sparisca per il resto del
giorno?»
«A me sta
bene, ma voglio qualcosa in cambio..»
Sebastian lo guardò ancora, mentre per mettersi comodo
posava la spalla al muro, incrociando le braccia.
Era indeciso, non sapeva cosa fare, insomma, voleva davvero liberarsi
di lui a tutti i costi.
Roteò gli occhi e lo guardò a sua volta con
insistenza, la cosa peggiore era che sapeva che alla fine sarebbe stato
lui a cedere.
Sollevò le spalle e poi si avvicinò posandogli
una mano sul collo. Si alzò leggermente sulle punte dei
piedi e azzerò la distanza tra le loro labbra.
Sebastian in un primo momento ne fu sorpreso, ma da subito gli
portò le mani sui fianchi, e lo lasciò fare,
sentendo la sua lingua addentrarsi nella proprietà Smythe.
Non sapendo bene come comportarsi, avvicinò la lingua alla
sua e quando vide che Hunter non opponeva resistenza iniziò
ad accarezzarla lentamente.
Non seppe ben dire quanto quel bacio era durato, ma a giudicare dal
calore che gli era diffuso sulle guance non era certo stata una toccata
e fuga.
Deglutì staccandosi dall'altro e lo guardò male,
sistemandosi la cravatta.
«Uhm.. hai
avuto quello che volevi, ora non farti vedere per tutto il resto della
giornata..»
Terminò e si girò dandogli le spalle, e tornando
sulle scale.
«d'accordo,
allora ci vediamo stanotte nei miei sogni..»
Sebastian ammiccò, ma prima di tornare in mensa di
fermò, rivolgendo lo sguardo verso di lui.
«E Hunter,
ammettilo che ti è piaciuto..»
Quel bacio gli era piaciuto vero, ma non lo avrebbe ammesso nemmeno
sotto tortura.
«Muori
Sebastian.»
***
Ok,
e anche questa l'ho scritta, mi andava di farlo e ammetto che il
risultato mi lascia abbastanza soddisfatto, si *---*
Alla prossima!
ps. questa la dedico ad Altea, che da brava bimba ha scelto anche il
titolo u.u
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