il coraggio di credere

di susisp_directioner
(/viewuser.php?uid=270899)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non immaginavo sarebbe successo. E Ora? Ora come farò senza mia madre che mi protegge? Se non scappo sono fritta,mio padre mi ucciderà.
"SUSAN.VIENI.QUI.ORA." inizio ad avere paura. Non gli ho fatto proprio niente!
"Arrivo...." mi alzo dal letto e vado da mio padre.
"Allora. Ora c'è un problema. Sai che era Alicia a portare a casa i soldi no? ora che non c'è più o rinunci a ballo o alla scuola,e non credo ti lascierò fare la seconda."
"Non puoi vietarmi di ballare,no! piuttosto vado e mi trovo un lavoro,ma non puoi farmi questo!"
"sicura?" prende la mia iscrizione,quel maledetto foglietto.."digli addio..... tra 3" iniziano a venirmi gli occhi gonfi "2" non posso fare niente,non ce la faccio"1......." e lo strappa. Scoppio a piangere,vado in camera. Non lo voglio più vedere,no. L'avevo già progettato da tempo,dopo il funerale della mamma,la notte stessa,scappo e vado via, a Londra. Quella città piena di oportunità per me,altro che Italia.
"NON AVEVO DETTO CHE POTEVI ANDARE VIA. ORA TORNI QUI SUBITO."
Praticamente senza forze mi alzo dal letto,sapendo già cosa mi aspetta.
Appena torno in salotto mi becco uno schiaffo. e subito dopo un altro. Come se non bastasse inizia a urlare "TU NON SEI MAI STATA DEGNA DI QUESTA CASA! QUANTO VORREI CHE NON FOSSI MAI NATA!" Ok,adesso vado e prendo il biglietto su internet,poi prendo una stanza in hotel e scomparisco dalla vista di mio padre, PER SEMPRE.
"ora puoi andare. anzi,meglio se scomparisci." vado nella mia stanza,composta,proprio come vuole lui. Come ormai sono abituata anche per danza.

*IL GIORNO SEGUENTE*

"SVEGLIATI CHE SE NO FACCIAMO TARDI!" è inutile che grida,non ho dormito,sono sveglia da ieri. Con le pochissime forze che mi restano mi alzo dal letto,mi faccio una doccia veloce senza lavare i capelli e mi vesto. Tutta nera,un po' come sempre,ma questa volta ha un senso.
"finalmente sei pronta. ASPETTA,NON TI SEI TRUCCATA?"
con pochissima voce dico:"no..."
"TORNA SU E SBRIGATI,BRUTTA COME SEI CON QuELLE BOTTE NON TI PUOI NEMMENO FAR VEDERE."
"grazie.." torno su,per l'ennesima volta. Mi trucco. chili di fondotinta,per coprire le botte di ieri,ombretto matita e mascara. infine il rossetto.
Torno giù,un'altra votla,non parlerò per tutto il giorno.
saliamo in macchina,mi guarda più soddisfatto del solito,forse perchè mi sono truccata meglio,non lo so.
"ESSE(il mio soprannome)SCENDI ELEGANTEMENTE da QUESTA AUTO E VAI SENZA SCOMPORTI LA" indica la tomba. suppongo quella della mamma.
Scendo come dice lui,mi dirigo senza piangere e mi siedo al primo posto. Non c'è ancora nessuno,ma continua a insistere che è tardi... qualcosa non quadra.
Scende anche lui,con una mazza da baseball in mano. Inizio ad avere paura,so cosa potrebbe farmi. Per fortuna ho con me il biglietto,per casi estremi. Lui non sa che nella mia borsa c'è mezzo guardaroba.
"non provare a muoverti o finisci con tua madre." ok,è il momento di scappare, ORA.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1413766