Sono un' accanita sostenitrice di Gaspard Ulliel...Trovo che sia un ragazzo
spettacolare...Perfetto in tutto!!
E così ho deciso di provare a postare questa mia ultima creazione...Che per
giunta volevo dedicare a Chiara (Ti chiamo così eh Viky?? ^^). Spero che
qualcuno di voi abbia il coraggio di lasciarmi un commento per farmi capire se
vale o no la pena di continuarla...
DRIN DRIN drin…
In ritardo come sempre. Tutte le mattine fatico a sentire la sveglia che
suona, e come la spengo, ricado tra le braccia di Morfeo.
"Jil vuoi sbrigarti? La colazione è in tavola, se non ti muovi tua sorella si
spolvererà tutto e subito!!" Il richiamo della mamma non fallisce mai. Ditemi
che la colazione sta terminando e vedrete con che velocità mi catapulto da
voi.
Scendo con foga dal letto, cercando le ciabatte che la sera prima,
disordinata come sono, ho buttato da qualche parte…Grrrr…Non riesco a trovarle.
A piedi nudi mi avvio verso il bagno e mi do una sistemata: infilo un paio di
jeans corti ed una canotta…Pronta per la colazione.
"Mamma hai visto le mie ciabatte?" Domando afferrando una brioche semplice e
dirigendomi verso la macchinetta del caffè per preparare il cappuccino.
"Quali cara?" Mia madre…La solita svampita che non si accorge di nulla. Da
quando mio padre se n’è andato si potrebbe parcheggiare un camper nel salotto e
lei non si renderebbe conto di nulla.
"Ok lasciamo perdere!!" Come mi siedo a tavola Bucefalo comincia a leccarmi i
piedi. Lui è il mio pastore Bulgaro, ha ormai due anni, ricordo che la mamma lo
prese a mia sorella dopo la ‘fuga’ di mio padre. Forse vi starete chiedendo il
motivo del suo nome…Bucefalo era il cavallo che Filippo di Macedonia regalò a
suo figlio Alessandro il Grande. Io studio lettere e filosofia a Roma, quindi si
può dire che sono nel mio con tutti questi nomi e riferimenti alle antiche
civiltà.
"Jil sono già le dieci, a che ora hai i corsi oggi?" Mi domandò Zoe, mentre
si sistemava la borsa a tracollo.
"Tranquilla, non cominciano prima delle undici!" Affermai tranquilla, ma poi
pensandoci meglio "Tu piuttosto, cosa ci fai ancora a casa?? Da te non si
comincia alle otto??Sei all’ultimo anno di liceo o sbaglio?!"
"Tranqui bella!!" Mi rispose passandosi il lucidalabbra sulle labbra "Alle
prime tre ore avevo compito di italiano, ed ieri non avevo voglia di studiare,
così entro in ritardo dicendo che avevo la visita medica…" Sorrise facendomi
l’occhiolino "Semplice no?"
"Ma mammaaaaa!!" Cercai di replicare. Ma nulla, con lei era tutto inutile.
Feci qualche altra carezza al cane, che per giunta trovai a giocare con le mie
ciabatte. Ecco che fine avevano fatto…Una gran brutta fine!! Sospirai ed andai a
prendere la borsa…Meglio incamminarsi, mi aspettavano due fermate di metro ed
una bella passeggiata per i fori imperiali…
Uscita della metro: fermata Colosseo, mi soffermai ad ammirare l’imponente
struttura. Ormai conoscevo ogni suo minimo dettaglio, forse ero in grado anche
di capire se vi era oppure no una nuova crepa nel marmo. Passavo di lì ormai da
quattro anni, tutti i giorni. Ma nonostante questo, ne rimanevo sempre estasiata
ed affascinata. Era uno spettacolo unico!!
Prima di rincamminarmi gli lanciai un’ultima occhiata e poi la diedi
all’orologio…Cavolo…Già le undici meno un quarto.
Cominciai a correre come una disperata…Non ero arrivata alla statua di Cesare
che mi ritrovai con il sedere per terra "Ahy, che botta!!" Cercai di rialzarmi
mentre massaggiavo il mio didietro, ma mi accorsi che non avevo più un sandalo
"Ed ora che fine avrà fatto?" Parlavo tra me e me, anche se chiunque avesse
voluto, avrebbe sentito tutto. Mi guardai intorno perplessa. Della scarpa,
nemmeno l’ombra. Poi ripensai all’accaduto. Ero così sbadata da aver urtato
contro un palo, oppure ero finita addosso a qualcuno?? Mi voltai lentamente alla
mia sinistra, incrociavo le dita sperando di non aver fatto una strage. Certo
che quando corro sono davvero un pericolo pubblico.
Rimasi sorpresa: una ragazza, forse di un paio d’anni più piccola di me, si
stava ripulendo l’elegante taglieur nero dalla polvere. Era molto graziosa,
aveva lunghi capelli rossicci che le ricadevano lungo le spalle, ed un’ aria
molto professionale.
"Ehm…" Cercai di attirare la sua attenzione "Scusa, non volevo davvero
travolgerti!!" Cercai di giustificarmi, ma mi resi conto che cominciavo ad
avvampare. Ero tesissima.
"No figurati!!" Mi fece sorridendomi. Era davvero bella. Aveva un sorriso
semplice e grazioso. Quella ragazza già mi piaceva un sacco "Piuttosto noto…" Si
coprì la bocca con la mano "Noto che hai perso una ciabattina! Sono
mortificata!!" Vidi che mentre pronunciava quelle parole il suo sguardo era
rivolto verso l’ampia strada…Eh si, il mio sandalo era finito in mezzo alla
strada, ed era vittima dei calpestamenti di tutte le macchine che passavano.
"Ma no che dici?? E’ colpa mia che ti ho travolto!! Sono davvero un
impiastro!!"
La ragazza cominciò a frugare nella sua borsetta, e dopo qualche istante ne
estrasse un bigliettino da visita "Prendi dai, io comunque sono Viky!" E mi
porse il pezzetto di carta "Mi farebbe piacere offrirti qualcosa al bar, per
ripagarti della scarpa rotta!!" Sfogliò la sua agendina "Domani, nel primo
pomeriggio sarebbe perfetto, se vuoi andiamo a prenderci un gelato!!"
"Certo con molto piacere, grazie!!" E ricambiai il sorriso "Ah" Mi interruppi
"Comunque io sono Jil!!"