Làgrima

di Pan_z
(/viewuser.php?uid=1)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male

 

NdA: Voglio solo dire che è la prima poesia che pubblico, nata in meno di mezz’oradi questo dì assolato. Chiedo commenti, sì, ed anche clemenza. Siate buoni! Vi auguro buona lettura

Pan_z

 

 

Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male

W.Shakespeare

 

 

 

 

LÀGRIMA

***

A colui che cerca di darmi speranza..

.. ma non si accorge di regalarmi solo

confusione..

(2004-06-26)

***

 

 

Ho smarrito una lacrima nell’oceano

Il quieto, trasparente specchio d’acqua

Che riflette i dolori del mondo.

L’ho lasciata cadere sperando

Che non si confondesse con la torbida acqua

Di anime peccatrici.

 

Qualcuno ha visto la mia lacrima?

È una piccola goccia salata, simile a quelle

Che il cielo piange per la disperazione di questo mondo.

È solo una lacrima..

.. un dolce pensiero che ho lasciato volare via col vento.

 

Quale dolce pensiero per l’acqua salmastra?

Più non lo ricordo perché è fuggito con la marea della sera..

Non trovo più la mia lacrima

La stessa che pensavo di aver custodito

In un baule segreto.

Ho perso una lacrima che mi desse conforto

Quando fosse venuto l’inverno

E tutto fosse stato buio.

Quindi non c’è più conforto?

.. tutto è andato via con la mia lacrima..

 

Qualcuno ha visto una lacrima?

È piccola quanto una stella

Grande quanto l’infinito pensiero.

Brilla nell’acqua profonda della meditazione

Ed accende la speranza nei giorni cupi.

Ma quella lacrima è ormai disciolta

Nel sangue degli innocenti

Che scorre e scorre e scorre

Senza trovare tregua.

Così io non riesco più stillare

Nessuna goccia di pianto,

tanto la natura non mi ridonerà più

il barlume tanto agognato dal mio cuore in tumulto.

 

E passano, scalpitando, gli anni,

le popolazioni, ma il mondo resta lo stesso

Così come quell’oceano immenso

Di indifferenza e dolore.

Qualcuno ha poi ritrovato la speranza?

Lo chiedo agli alberi, a questo stesso mare

In cui sogno di perdermi per incontrare

La mia lacrima con cui firmare un armistizio.

Ma, silenti, gli alberi rispondono

E il fuoco che avvolge le città,

carpisce anche la mia anima senza spirito.

Qualcuno ha poi ritrovato la speranza?

Tutti quanti sanno che non esiste più,

nessuno è stato capace

Di conservarla in una lacrima.

 

Allora lasciamoci diventare schiavi

Della passione ardente nei cuori.

Lasciamoci inghiottire da questo mare impetuoso

Pregando Dio di allontanare il ricordo di speranza

E di regalarci pace. 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=14339