Silent Night

di Screec_94_
(/viewuser.php?uid=80733)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Silent Night

Salve a tutti! Come sempre prima di pubblicare una nuova storia sono sempre molto nervosa e questa volta ancora di più perchè è la prima che scrivo su Once Upon a Time. Cosa dire di questa piccola shot? Adoro il personaggio di Regina e credo alcune persone sottovalutino quanto lei voglia bene a Henry, quindi ecco a voi un piccolo scorcio pre-serie.

Buona lettura,

Silvia ^_^

Come sempre grazie a chi ha letto in anteprima e mi ha dato il via libera!

Silent Night

Era una notte silenziosa nella piccola cittadina di Storybrooke, l'orologio segnava, come sempre da ormai 18 anni, le 8:15, sebbene fossero le 2 e 37.

Una finestra è illuminata a casa di Regina Mills, ma non è quella del suo studio; questa volta non è rimasta sveglia davanti al camino nel suo studio, per complottare o ripensare a ciò che l'aveva portata a scagliare l'incantesimo su tutta la Foresta Incantata; no, la luce del suo studio era spenta.

La luce proveniva dal primo piano, dalla parte opposta rispetto alla sua camera da letto, dalla stanza dipinta di celeste, che dal giorno avrebbe ospitato il bene più prezioso del sindaco, il piccolo Henry.

Chi avrebbe mai pensato, vedendola cullare il neonato tra le braccia e cantargli una ninna nanna, che era la Regina Cattiva, la responsabile dell'infelicità di tutti i personaggi delle favole, colei che aveva avvelenato Biancaneve, strappato il cuore al Cacciatore, imprigionato il Principe Azzurro e ammazzato il suo stesso padre? Nessuno. In quel momento lei non era quella persona, era solo Regina, la ragazza che aveva trovato il suo Vero Amore e aveva visto sua madre ammazzarlo, la ragazza che era stata costretta a sposare re Leopold, per colmare la sete di potere della madre; era solo una donna che aveva finalmente realizzato il suo desiderio più grande, qualcosa della quale si era privata, volontariamente, per tutti gli anni precedenti, diventare una mamma.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1434105