Fuji era un pianeta stupendo
Fuji era un pianeta stupendo, con
pianure percorse dal vento, che rinfrescava l’aria. Purtroppo qualcosa stava
minacciando questo splendido mondo: la guerra, che era combattuta fra demoni e
bonzi, abitanti del pianeta, del tutto simili agli umani.
In questa terra di forti contrasti tra
bene e male, esisteva un Tempio, centro del potere dei Bonzi, che decise di
inviare quattro ragazzi.
Il primo di loro si chiamava Goijo, un
ragazzo con un viso quasi celestiale, con gli occhi viola e i capelli lunghi di
colore purpureo, contornati da una fascia blu, che impediva ai capelli di
cadergli davanti agli occhi. Una particolarità di Goijo era di essere un
mezzosangue, ovvero metà Bonzo e metà Demone.
Il secondo era Guno, un demone di 16
anni, dal mostruoso appetito, aveva un viso stupendo, con capelli castani e gli
occhi color nocciola. Lui era molto vivace e riusciva a far perdere la pazienza
a chiunque. Un altro componente del gruppo era Hakkai, un demone di 19 anni, con
gli occhi e i capelli scuri, che era considerato il fratello maggiore, poiché
era gentilissimo e molto dolce.
Infine, kuriu, che aveva un aspetto
angelico, uno sguardo affascinante, in grado di catturare, con i suoi occhi
viola scuro e i capelli color dell’oro. Era l’unico Bonzo del gruppo e aveva un
carattere freddo e distaccato, indifferente a tutti. Il suo passato, come quello
dei suoi amici, era avvolto nel mistero. L’indole di Kuriu, probabilmente, era
la conseguenza del suo passato oscuro.
La loro missione era di recarsi nel
Lead, paese dei demoni situato a Ovest del pianeta, e di distruggere Kogaigi, il
sovrano di questo regno, per far cessare le ostilità.
Kogaigi, venuto a conoscenza del
complotto a suo sfavore, decise di inviare alcuni sicari sottovalutando la
potenza degli avversari, tanto che, il loro viaggio verso Ovest era trascorso
tranquillamente.
In quell’istante il gruppo capitanato
da Kuriu stava attraversando il Chong, porzione del pianeta con una vegetazione
lussureggiante e ricca di cascate. Ormai erano giorni che non toccavano cibo,
infatti erano allo stremo delle forze e Guno assillava i compagni per la fame.
Per fortuna incontrarono lungo il loro cammino un’abitazione e ben pensarono di
bussare. Alla porta apparve una bellissima ragazza dagli occhi celesti, come il
cielo, e i capelli azzurri. Goijo sentì un morso allo stomaco, non aveva mai
visto una ragazza più bella, e, quando lei lo guardò, lui arrossì come un
pomodoro:
< Buongiorno! > disse la ragazza
sorridente
< Salve i-io sono G-Goijo v-vorremmo
chiederle se ci poteva ospitare >
< Prego, entrate, ho preparato da
mangiare! Mi sembrate affamati! Il mio nome è Chiara >
a questo punto il gruppo d’amici non
rifiutò l’invito.
La cena fu ottima e Guno fece i
complimenti a Chiara. Stavano discutendo sulla missione dei ragazzi, quando:
< CHIARA!!! SONO TORNATA!!! > disse una
voce sicuramente femminile.
< Scus… > la ragazza, entrata nella
cucina, si fermò ad osservare uno per uno gli inaspettati ospiti, finché non
incontrò lo sguardo di Guno e, quando lui glielo ricambiò, apparve chiaramente
imbarazzata.
Era una ragazza stupenda, che non
poteva che essere la sorella di Chiara, poiché i lineamenti erano del tutto
simili ai suoi.
< Ciao Sorellina!!! > disse Chiara
< Scusa Chiara mi presenti i tuoi
amici? > disse la ragazza, che era interessata soprattutto a sapere il nome di
Guno.
< Ah! Si, scusa. Allora… Guno, Kuriu,
Hakkai e Goijo, vi presento mia sorella Luoluo >
< Ciao Luoluo! > disse Hakkai
< Salve > disse freddamente Kuriu
< Ciao Ciao > disse cordialmente Goijo
Guno non la salutò, era troppo
imbarazzato per farlo. Fin dal primo sguardo gli era piaciuta molto e questo
aveva creato in lui una insolita timidezza. Notando questo gesto, Luoluo aveva
paura di non essergli piaciuta, ma questo non la scoraggiò.
Mentre accadeva questo, arrivò un’altra
ragazza che Hakkai notò subito, aveva i capelli biondi e degli occhi celestiali.
< Ah! Stella sorella vieni avanti! >
disse Chiara
< Questa ragazza è Stella ed è nostra
sorella; Stella questi sono Kuriu, Guno, Goijo e Hakkai > disse Luoluo, ma non
era riuscita a finire la frase, che Hakkai, fece a Stella un baciamano che,
anche se sembrava fosse stata una scelta avventata , a Stella non dispiacque.
In quel istante Kuriu non ne poté più e
uscì dalla casa, non sopportava le gentilezze. Mentre era lì al buio e stava
pensando, un rumore catturò la sua attenzione, era come se qualcuno si stesse
allenando. Girò intorno alla casa e vide una sagoma oscura, che stava provando
delle mosse di lotta. Kuriu osservò quella sagoma per qualche minuto, ma fece
del rumore e la figura s’accorse di lui colpendolo talmente forte, che lui cadde
per terra e, siccome la persona si sbilanciò, gli cadde addosso. Così facendo si
accorse che era una ragazza. Kuriu si spostò; stava per iniziare a discutere,
quando la ragazza s’alzò e lui rimase pietrificato, non riusciva a parlare, le
parole gli si strozzavano in bocca. Immaginò subito cosa fosse, Amore. La
ragazza era un angelo, non aveva di certo l’aspetto di una fanciulla. Lui fissò
gli occhi di lei, viola scuri come i suoi, aveva anche dei capelli lunghissimi
color dell’oro: che le arrivavano fino al bacino. Poteva lui essersi così
innamorato? E così di colpo poi?
< Scusami! Ti sei fatto male? Pensavo
fossi un Demone > disse la ragazza preoccupata
< N-no, non mi sembra! >
< Sai, qui ci sono molti demoni, per
cui, essendo la più grande delle mie sorelle, devo riuscire a proteggerle.
Mah..! >
la ragazza si fermo a guardare il
braccio di Kuriu, che continuava a sanguinare; infatti, quando i due erano
caduti, lui si era ferito con una pietra fever. Questa pietra, tramite batteri,
crea una febbre molto alta e difatti lui svenne tra le braccia della ragazza.
Erano tre giorni che Kuriu aveva la
febbre alta;
< Luna, vai a letto! Non dormi da tre
giorni sto io con Kuriu > disse Chiara
< No!!! Quello che gli è successo è
stata colpa mia. Se quella sera non l’avessi colpito a quest’ora starebbe bene >
disse Luna
< Ok! Fa come vuoi! Ma così facendo ti
ammalerai!!>
e Chiara uscì dalla stanza. Luna curò
amorevolmente Kuriu, per un’altra notte, rimase in piedi, ma alla fine cedette e
si addormentò vicino al suo paziente.
La mattina dopo all’alba Kuriu si
svegliò:
< Ciao! > disse sotto-voce Chiara
facendogli segno di non parlare ad alta voce
< Sai non dorme da quattro giorni per
curarti, adesso vado a dire agli altri che ti sei svegliato > e Chiara uscì
chiudendo la porta dietro di sé. Kuriu guardò Luna e, preso da un impeto
incontrollabile, le diede un bacio sulla fronte.
Da quel giorno il gruppo si ampliò,
infatti Chiara e le sue sorelle, presa coscienza della missione, decisero di
partire con loro. Per ogni paese c’erano morti e feriti gravi, vedevano la
guerra lasciare interminabili distese di orfani, che piangevano per le strade.
Ogni giorno che passava erano sempre più in pericolo. Ormai Goijo e Chiara si
erano messi insieme, come del resto Hakkai e Stella e infine Guno e Luoluo.
Passarono mesi e alla fine arrivò la
battaglia finale. La sera prima Goijo si sposò con Chiara, mentre Luna, in
separata sede, incominciò a parlare con Kuriu:
< Domani ci sarà la battaglia finale! >
disse tristemente Luna
< Già! > disse Kuriu. A quel punto si
accorse che Luna stava piangendo < Perché piangi?>
< Ho paura! > disse Luna fra le lacrime
< Non ti preoccupare, non morirai! >
< Io non ho paura per me io… io… io… >
e piangendo si gettò fra le braccia di Kuriu e singhiozzando disse:
< Io ho paura per te perché io.. TI
AMO!!! E se tu morissi io non potrei vivere >
A quel punto Kuriu le accarezzò le
guance e incominciò a baciarla. I due non riuscirono a trattenersi e passarono
una nottata insieme, resa incontrollabile dalla passione che giaceva nei loro
cuori.
Il giorno dopo riuscirono ad entrare
nel palazzo e la battaglia iniziò. Tutti combattevano, ma solo Kuriu rimase in
piede contro il potentissimo Kogaigi, che pure stato molto ferito. Kogaigi con
l’odio che provava per questi ragazzi, raccolse tutte le proprie energie e
scagliò verso Kuriu un colpo micidiale di energia demoniaca. Stessa cosa fece
Kuriu, ma, mentre il colpo stava per centrarlo, Luna accumulò le forze e si
precipitò fra le sue braccia e gli sussurrò all’orecchio < Ti amo!! > e lui
rispose
< Anch’io ti amo >.
Il colpo prese in pieno Luna ed era
talmente forte che la trapassò e colpì anche Kuriu. Tutti e due caddero a terra,
morendo abbracciati l’una all’altro, baciandosi per l’ultima volta. Ma il loro
sacrificio non fu vano, infatti l’ultimo colpo di Kuriu distrusse Kogaigi.
Questa è la storia, anche se tragica,
di un amore puro. E ancora oggi, Su Fuji, dove finalmente regna la pace, Kuriu,
Luna e il loro Amore sono degli Eroi.
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