Arcobaleno

di Mave
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Viola

Stear Cronwell è un inventore pasticcione.

Come tutti i geni è fuori dagli schemi, non vuole regole ed è insofferente a quelle imposte dalla zia Elroy.

È un ragazzo simpatico Stear: inventa macchine della verità che non funzionano e mongolfiere improponibili.

Ha urgenza di esprimersi, di mettere in concreto le sue idee.

Lo sanno bene suo fratello Archie e suo cugino Anthony che gli vanno dietro nelle sue follie.

Lo sa bene Candy che, in compagnia di Stear, sente il cuore pieno di pensieri belli e ottimisti.

Stear è una mescolanza di vitalità e di intimo accoglimento.

È transizione, unione di rosso e di blu.

È una violaciocca che cresce su vecchi muri dove, in genere, non c’è vita.

Stear diverte e si diverte. Tutto gli da ispirazione per le sue creazioni.

Per Candy è energia pura, atavica. Le ridà la voglia di vivere nei momenti più difficili.

Crea un coniglietto meccanico per asciugare le sue lacrime listate a lutto.

La porta a vedere il mondo dall’alto quando diventa infermiera.

Stear vuole distinguersi dagli altri fino alla fine.

Un carillion è l’ultimo regalo che Candy riceve da lui, diversi anni dopo che si sono conosciuti e sono cresciuti insieme.

Stear, la violaciocca che inventa vita dove non ce n’è, decide di cercare la libertà pilotando un aereo da guerra.

Alla fine il viola, da colore della fantasia diventa il colore oscuro della sua anima.





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