Chissà dov’è Merry ora… avrei
tanto bisogno di lui…
Questa oscurità sta ormai
penetrando anche nel mio cuore…
Sento freddo…
La stanza è illuminata solo dalla
fioca luce di una torcia, che lambisce il volto di Faramir,
tormentato dalla febbre. Non ha ancora ripreso conoscenza, ma di tanto in tanto
si agita nel sonno, mormorando parole incomprensibili.
Povero Faramir…
temo che non sopravviverà…
Alzo il mio sguardo su Denethor: è seduto immobile, accanto al figlio, il volto
pallido e tirato; non riesco a sopportare la vista delle sue lacrime…
Capisco solo ora quanto ami Faramir, anche se al loro ultimo incontro gli ha rivolto parole dure…
Ed ora la città di Osgiliath è caduta, nonostante
tutti gli sforzi dei soldati di Gondor.
Presto anche Minas
Tirith subirà la medesima sorte… Moriremo tutti…
Vorrei solo poter essere al
fianco di Gandalf, in quel momento…
Denethor
si alza, senza dire nulla, e lascia la stanza; sento i suoi passi salire le
scale…
Questa attesa è insopportabile…
se almeno la battaglia finisse presto, in un modo o
nell’altro.
D’improvviso il pensiero di Frodo
e Sam attraversa la mia mente… soli, nella terra di Mordor, con una tremenda missione da compiere… Oh, quanto è
peggiore la loro sorte della nostra!
Chiudo per un istante gli occhi, cercando
di ricordare la Contea, i giorni passati… è come se fossero trascorsi anni,
secoli…
Ed una
lacrima, una sola, scende lentamente sul mio viso.