‘’Ricorda che un tempo, anche il pugno era una mano con le dita aperte’’

di Eva10
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PROLOGO

Era buio, saranno state le 3 di mattina e io mi trovavo in un quartiere malfamato di Londra a prendere 3 o 4 dosi di roba, si proprio di droga, ero trasandata, ero piena di occhiaie ma nonostante a occhi di altri potessi sembrare ubriaca in quel momento ero lucidissima, avevo in testa le motivazioni per cui stavo facendo tutto questo, così pagai, presi la roba e mene andai fin quando non mi fermai su una panchina a riflettere, pensavo a quanto stavo soffrendo ma non era del mio dolore che dovevo interessarmi, bensì a quello di qualcun altro, quello di cui nessuno aveva mai tenuto conto, solamente lei che però era sempre stata impotente o più semplicemente non aveva trovato forse abbastanza coraggio per affrontare tutto quello a cui probabilmente sarebbe andata incontro, sebbene neanche lei sapesse minimamente cosa stesse per affrontare e la cosa la spaventava non poco …  Lei è Katherina, o più semplicemente Kate, ha sempre odiato il suo nome perché può essere associato a una bambolina o ad una principessa e lei era l’esatto contrario, lei non era e non voleva essere perfetta, aveva osservato molto durante la sua da considerarsi  ‘’breve’’ vita di una diciottenne i comportamenti di quelle ragazze perfette, piene di soldi e tanto belle quanto cattive, molte volte aveva pensato a come potesse essere vivere un giorno come loro, ma cacciò via il pensiero con riluttanza, il loro unico pensiero doveva essere probabilmente  trovare una maglietta che mettesse abbastanza in evidenza le loro tette che sarebbero benissimo potute essere un regalino del padre con i soldi di natale, il loro unico pensiero a scuola era fare colpo sui bei ragazzi, usarli come oggetti  come facevano con tutte le loro ‘’amichette’’ ma ora perchè stava sprecando il suo tempo li, era su quella panchina nel freddo di una lunga notte di Londra che sembrava non finire più e forse era quello che lei sperasse, per la paura forse di andare a finire in qualcosa di più grande di lei, qualcosa che è duro affrontare da soli e purtroppo era quello che gli stava succedendo, era inutile pensare alla sua infanzia, non era da considerarsi parte di una vita quella, in generale lei forse non aveva mai vissuto davvero, o forse si , ed era una delle poche ragazze davvero consapevoli dell’orrore della vita, a queste supposizioni non sapeva dare risposta forse non ancora, o forse sarebbero rimaste semplicemente li, a congelarsi nella notte insieme a tutto il resto dei suoi pensieri.
Nonostante nei suoi occhi oramai chiunque avrebbe saputo vedere solamente sconforto, dentro di lei  comunque ardeva una fiamma della speranza se non ci fosse stata probabilmente si sarebbe lasciata trasportare dallo scorrere del tempo, non si sarebbe spinta a fare quello che stava facendo non avrebbe iniziato questa avventura e ora come ora non sapeva se ne sarebbe mai uscita …





 LALALLALA 

... si sono pazza non mi conoscete e non ho la minima idea se la storia vi piacerà ma spero di si perchè ho moltissime idee e non vorrei essere demoralizzata subito... qui è tutto molto misterioso ma le cose si chiariranno subitissimo ... spererei in una recensione.. piccola piccola per sapere che vene pare !!! grazie grazi un bacione
 Eva <3  




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