Sarò la tua luce

di dream23
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La pioggia diventava sempre più fitta e insopportabile.
Quasi non si riusciva a vedere più nulla.
Nessun albero e nessun lampione.
Nessuna casa e nessuna persona.
Ma solo una tomba in cui giaceva un migliore amico.
La tempesta si faceva sempre più forte e intensa, e il fiato iniziava a mancare.
I capelli si appiccicavano sulla fronte e i vestiti diventavano pesanti per il grande accumulo d’acqua.
Perché il mondo doveva essere così crudele?
Perché le persone muoiono?
Un ragazzo dai capelli bianchi strinse i denti e si portò subito una mano alla fronte per mantenere la calma.
Doveva cercare di non scoppiare in lacrime.
Ma non ce la faceva.
Il dolore era troppo forte.
Aveva bisogno di lei.
Aveva bisogno di riabbracciarla e di piangere sulle sue spalle.
Ma non poteva.
Lei era morta per lui.
Pianse per cinque minuti e ad un tratto sentì un forte dolore al cuore che lo costrinse a cadere a terra in ginocchio, davanti alla tomba dell’amica.
Davanti a Namine.
Il suo sguardo era impassibile davanti alla lettera che fece cadere.
 
 
“… Se stai leggendo questa lettera significa che ormai non sono più in questo mondo… Lontana da tutto il dolore che esso mi ha procurato… Devi sapere che avrei voluto stare accanto a te per tutta la mia vita… Ma a quanto pare non tutti i sogni si avverano… Mi mancherai… Mi mancherà la tua voce e il tuo sguardo intenso che mi lanciavi sempre… Mi mancherà il tuo sorriso… Ma più di tutti la tua dolcezza… Ti prego non odiarmi… So che sei arrabbiato per il gesto che feci e che mi portò a questa fine… Ma devi sapere che anche se saremo lontani e anche se la morte ci separerà… Io sarò sempre accanto a te… E ti sorriderò… Non fermarti mai… Vai avanti così… E vivi per me… Perché la vita è ancora lunga per te… Non cambiare mai… Addio… Near…”
 
Il ragazzo chiuse gli occhi.
Doveva essere calmo e tranquillo.
Ma non ce la faceva.
E così con tutta la forza che aveva cacciò un lungo e straziante urlo che teneva nel petto.
“… Perché… Perché l’hai fatto…?!”.




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