sto litigando con il mio
programma di html... spero sia leggibile...
Perché non
mi chiama? Perché non scrive?... Una valanga di pensieri
stupidi e
irrilevanti la travolse e scaraventò il suo animo distratto
giù da
quella vecchia sedia da ufficio su cui avrebbe dovuto essere composta
e concentrata sulle foto. Incredibile come la mente umana riesca a
distrarti con si tanta facilità sebbene uno eserciti una
quantità
immensa di buona volontà per non perdere la concentrazione.
Non voleva
nemmeno andarci in quella vacanza, avrebbe fatto meglio a rimanere a
casa e prepararsi per il servizio in India invece di finire per fare
tutto male e di fretta. “Oddio, sto diventando sentimentale!-
Oddio
sto invecchiando! Ho solo 24 anni, il treno dell'istinto riproduttivo
e della sistemazione non è nemmeno in stazione, come posso
voler
intraprendere un viaggio per una destinazione che ancora non
esiste?”
<<...
ok e ricorda i bambini, a tutti piacciono i bambini! Franny...
Franny?>>. Il blaterare del suo capo la fece riprendere
da quel
sonno che sembrava essere senza risveglio. “Scusa , sono
così
presa da ciò che vorrei visitare che mi sono lasciata
trasportare
dai miei pensieri... va be'. Ad ogni modo, cosa dicevi a proposito
dei ...bambini? Stavi parlando davvero di bambini?”.
Argomento
perfetto al momento giusto.
“Certo, sai
come il ritratto di un bambino sorridente e tanti colori blabla
incida sulle persone... insomma quelle cose che fai di
solito” -
“Si si...”. - “il volo parte alle 18 di
domani sera, così
quando arriverai sarete già pronti per lavorare. Ti ho
mandato
biglietto e prenotazioni varie sulla mail. Sta volta non lavorerai
con Giulia ma uno del sesto piano, lui si occupa del settore
orientale”. - “Oh, è per caso Luigi...
sapevo che era lui a
occuparsi del settore orientale.” - “No, Luigi ha
cambiato. Ha
incontrato una thailandese ed è rimasto lì...
perdiamo sempre i
migliori”. Strano con quanta frequenza ciò
accadeva. “Questo si
chiama Alessandro. È piuttosto giovane... penso abbia 27
anni, uno
“bono”. Lo incontrerai già
lì, è partito prima. Ad ogni modo,
ti farà lui da guida.”. - “Fantastico,
grazie. Allora oggi
stacco prima che devo prepararmi”. Ricevuto il consenso della
“padrona”, andò a bersi un
caffè caldo al suo bar preferito.
Sorseggiare un caffè espresso lungo e amaro prima di una
partenza è
sempre stato una sorta di rituale per Francesca. Si affrettò
poi a
giungere a casa per preparare l'attrezzatura in uno zaino e le poche
cose che possono essere necessarie per sopravvivere due settimane nel
deserto e qualche fermata nelle varie città in un altro.
Sempre
viaggiare leggeri in queste occasioni.
Essendo
sempre stata molto attratta dalle culture orientali, non si sarebbe
fatta di certo trovare impreparata sul paese di destinazione, ma
sempre essere meglio pronti a tutto e una
“ripassatina” non le
avrebbe di certo fatto male. Dunque, giunta in aeroporto il giorno
seguente, comprò una guida essenziale sull'India. Dio solo
sa quanto
arroganti e saccenti possono essere i giornalisti e, non conoscendo
questo, per lavorare al meglio era bene essere informati.
“Bene, 22
lingue... meno male tra cui anche l'inglese... Bene, l'arrivo a Nuova
Dehli è previsto per le 9.35 circa... sarà meglio
che dorma durante
il volo o rischio di arrivare cotta.”
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