Artigli e labbra, miele e battiti

di Notteinfinita
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Miele e battiti

 

Avrebbe voluto parlarle, chiarire ma poi l'aveva incontrata insieme a quei due e l'orgoglio aveva preso il sopravvento.

Aveva gioito della morte dell'Ippogrifo, l'aveva derisa, ancora una volta, non sapendo di condannare a morte la sua felicità.

Inaspettato, il suo pugno si era scagliato su di lui, forte, più forte di quello che si sarebbe aspettato ma non fu quello a ferirlo quanto la verità negli occhi di lei.

Non ci sarebbe più stato sapore di miele sulle sue labbra, non ci sarebbero più stati battiti impazziti nel suo cuore.

Ora era sangue il sapore nella sua bocca e vuoto la sensazione nel suo petto.






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