Scars -cicatrici-

di Be Mine
(/viewuser.php?uid=22813)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


(Modificata: grazie ad elyxyz per il consiglio...in realtà non sapevo se si capisse chi fosse a parlare^^)



In primo luogo, grazie a tutti coloro che hanno letto *§*Il mio angelo*§*...La mia più sincera gratitudine.

Ci tengo in particolar modo a ringraziare coloro che hanno recensito (ordine cronologico): egittofona, liena, Havoc_Fan, Nii_san, elyxyz, bianfre e Ed92.

Come sempre, la fiction è dedicata a voi che tramite le vostre recensioni mi inducete a fare sempre meglio (almeno spero di riuscirci...l'intento sarebbe quelloXD).

Edward e Roy sono a letto (non c'è scritto ma è così U.U), quando Ed prega il suo Taisa di "toglierla"(la benda...cos'altro?!).

Forse per capriccio, per ampliare il loro rapporto d'intimità, o solo per curiosità.

La reazione di Roy sarà insolita.

Forse (mi sa di si...) non c'entrerà niente, e somiglia un po' alla cosa di Andrè in “Lady Oscar”...mi fa più o meno la stessa sensazione. Mi vengono i brividi a pensare che Roy potrebbe non poter più, naaaaa! Non ci voglio pensare.

PS: Ed ha riavuto i suoi arti in questa fic.

Grazie^^.

Scars

-Cicatrici-

-La puoi togliere se vuoi.-

Scosse la testa lentamente e simultaneo comparse un sorriso appena visibile sulle labbra, mentre le gote si contraevano.

Quella mimica del viso, a volte dolce, a volte autoritario, pareva una smorfia sofferente.

Osservò ancora per qualche momento il cenno di quel capo corvino, poi si rassegnò, in cuor suo, certo che la risposta non sarebbe cambiata.

-Guarda che non mi fa senso! E poi anche io ne ho...-

L a sua era grande, profonda anche, e incideva le carni dalla scapola, poi il torace e lungo le prime costole.

Ne aveva un'altra, a dirla tutta, circa quindici centimetri sopra il ginocchio sinistro.

Gli ricordavano quanto fosse stupido, quando tutti gli davano del genio...

Quelle cicatrici.

-Lo so...-

Abbassò lo sguardo, afflitto.

-Allora perchè no?-

-Lo vuoi sapere?-

Iniziò a fissarlo serio nel suo occhio.

Accennò un "si" con un breve movimento affermativo.

Roy si voltò sull'altro fianco, volgendo lo sguardo verso la parete.

Chiuse lo sguardo, sfiorò la benda con due dita, la sollevò un pò.

Prese a dormire.

Il fatto era che, con quel suo unico occhio, ormai da tempo non riusciva più a vederlo bene senza sforzarsi.

Strano scherzo della natura, però...

Quell'occhio...era ancora in grado di piangere.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=145341