Luce nell'ombra cap 1
Salve a tutti gente…ecco qui una nuova fan
fiction con una delle mie coppie preferite….Spero vi piaccia e lasciatemi un
commentino per sapere come vi sembra!
Bacioni e buona lettura!
- - discorsi
parlati
-“ “-
pensieri-
CAPITOLO 1
UNA SCIOCCANTE SORPRESA
Nonostante fosse già estate inoltrata il tempo non era
decisamente come ci si aspettava fosse a fine luglio… Non passava giorno che
non piovesse e la presenza calda e rassicurante che emanavano i raggi del sole
si faceva sentire decisamente poco.
Perfino le previsioni del meteo non facevano che riempire la
testa dei poveri cittadini con le più strane e insensate teorie.. ma Harry
conosceva la causa di questo tempo nefasto ,li vedeva come chiare sfumature
nell’oscurità più buia.
-“I dissenatori si davano senza dubbio da fare…”- pensò
ridacchiando tra se e se!
Erano loro la causa di tutto ciò ,ma ad occhi babbani tutto
questo si manifestava come casi di pura sfortuna in un estate che stava
diventando sprecata!
Il ragazzo dai capelli color della notte si passò una mano
sugli occhi come a tentare di far scivolare via la stanchezza..o la noia… dipende
dai punti di vista.
Era esattamente una settimana che i suoi “adorabili zietti” ,cosi
come li aveva sopranominati Ron ,se ne erano andati in vacanza ,lasciandoli ,incredibilmente
,la casa a disposizione ,senza però prima riempirlo di cretinate a riguardo.
INIZIO FLASHBACK
Potter!.. Potter!.. abbaiò zio Vernon borsoni alla mano
sull’uscio di Privet Drive.
Dietro a lui sostavano come sentinelle sua zia Petunia e suo
cugino ,l’essere più abominevole ,dopo Voldemort certamente, Dudley!.
Scese svogliatamente i gradini per trovarsi di fronte un inviperito
Vernon Dursley.
-Ascoltami bene ragazzo...adesso noi andiamo…ma non voglio
strani colpi di testa intesi?. Niente stranezze ,niente esseri come te qui in
casa mia e soprattutto- disse puntandoli il dito grassoccio davanti al viso -
niente tu sai cosa! ci siamo intesi ragazzo?-.
-Si zio vernon – sospirò alzando gli occhi al cielo -non
brucerò la casa ,non farò venire altri maghi e non userò la magia -disse con una
faccia da angioletto.
-DANNATO RAGAZZO QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON USARE
QUELLA PAROLA IN CASA MIA? - e dopo averlo afferrato con forza lo spinse con
violenza addosso al muro.
Gli occhi del moro si assottigliarono incredibilmente mentre
osservava suo zio sudare come un maiale per la rabbia
-Intesi zio -sibilò
cercando di calmarsi e di non fare sciocchezze.
Non aveva per niente voglia di ritrovarsi gli auror del
ministero a casa sua per una magia eseguita senza permesso. Mancavano solo
pochi giorni al suo compleanno ,e poi se c’è ne sarebbe stata l’occasione
l’avrebbe fatta pagare cara a suo zio..
Rise interiormente chiedendosi se suo zio sapesse di averli fatto il più bel regalo per il suo
compleanno liberandolo dalla loro
presenza.
-“No certo che no!”- si rispose felice.
-ALLORA CI SIAMO CAPITI RAGAZZO?NON VOGLIO AVERE PER NESSUN
MOTIVO ALTRI PROBLEMI A CAUSA TUA!- e dopo aver detto questo e aver ricevuto la
solita occhiata in tralice da sua zia sbatté la porta alle spalle per poi
mettere in moto e portare la sua terribile famiglia fuori dalla sua vita..-“almeno
per alcune settimane “-pensò sorridendo.
FINE FLASHBACK
Ne era valsa la pena subirsi tutte quelli paternali sul “non
aprire mai la porta” ,“non uscire di casa”, “non fare troppo rumore”, ” non
fare TU-SAI-COSA”… , questa frase li ricordava terribilmente l’epiteto idiota
con cui rappresentavano Voldemort...incredibile!.
Si decisamente ne era valsa la pena vedendo il primo raggio
di sole della giornata illuminarli il volto.
Nonostante fosse tutto solo
e avesse la casa a disposizione non poteva far venire nessuno dei suoi
amici a stare li con lui ,oppure il contrario, andare alla tana o al quartier
generale dell’Ordine della Fenice…
Silente in persona glielo aveva impedito..catapultandosi a
casa sua nel bel mezzo di un diluvio universale.
Come al solito era stato vago sul motivo vero e proprio per
cui non poteva raggiungere i suoi amici…
Decise di non pensarci. Litigare con il vecchio preside al
momento era un esperienza che non aveva nessuna voglia di rifare.
Alzò gli occhi al cielo e decise di approfittare di quella
lieve dimostrazione di buona fede della natura per recarsi a Diagon Alley a
comprare qualcosa…
Come,ad esemio, il materiale scolastico! E chi sa per quale
motivo l’immagine di Hermione prese vita nella sua testa ammonendolo per quello
che stava per fare come se in un certo senso i suo subconscio lo mettesse in
guardia… -“incredibile come esso potesse avere le sembianze di Hermione “-pensò
sorridendo ma in fondo non faceva niente di male ,non voleva ridursi anche
l’ultimo anno a comprare tutto il giorno prima della partenza.
No almeno quest’anno avrebbe avuto tutto il tempo ;e poi
doveva in qualche modo ingannare il tempo no?
Ringraziò il cielo di essere diventato maggiorenne proprio pochi
giorni prima e quindi di potersi materializzare ovunque senza ricevere un
ammonimento per aver infranto la legge sulla costrizione minorile sul non poter
usare la magia al di fuori delle mura di Hogwarts.
Ma questo senza dubbio aveva i suoi lati negativi come ,ad
esempio ,venir tallonato senza sosta, 24 ore su 24 dai membri dell’ ordine in
quanto ormai la protezione fornitagli dal sangue di sua madre non aveva più
nessun effetto.
Questo era un altro tassello mancante alla spiegazione pressoché
inesistente fornitagli dal preside ,nonostante avesse compiuto 17 anni non
poteva ,né andare a casa di Ron dove sarebbe stato senza dubbio più al sicuro
rispetto che in una casa babbana ,dove per giunta la protezione fornitagli da sua zia era ormai
finita ,né andare al quartier generale dell’Ordine.
Aveva provata a chiedere a Silente il perché ,ma come sempre
il vecchio preside non lo riteneva all’altezza della situazione..poco male! Avrebbe
scoperto da sé cosa stava succedendo sperando di non cacciarsi nei guai come
suo solito.
*
-DESTINAZIONE!
-DETERMINAZIONE!
-DECISIONE!
Queste erano le tre regole principali per la
materializzazione o per meglio dire le tre D.
Tutte sciocchezze a suo parere ,come a parere del resto del
mondo in effetti.
Si concentrò su Diagon Alley e dopa la famigliare e
fastidiosissima sensazione di venire risucchiati e compressi come una
scatoletta di formaggio aprì gli occhi ritrovandosi in pieno caos…
Quasi tutti sembravano aver una gran fretta..non sembrava
per niente una normale giornata a Diagon Alley.
Cera un agitazione palpabile nell’aria..come una scarica di
energia pura che non aspettava altro che esplodere da un momento all’altro
Nel giro di poche ore aveva visitato tutti i negozi
possibili e comperato tutti i libri di scuola e i vari ingredienti per le
pozioni…non sapeva più cos’altro fare e il fatto che le persone sembravano essere
sempre più agitate non lo metteva per niente a proprio agio.
Camminò per un’altra buona mezzora cercando di non farsi
riconoscere da nessuno…vestiva con abiti babbani e aveva il cappuccio calato al
di sopra della testa per non lasciar intravedere il viso.
Molte ragazze si giravano al suo passaggio …non che lo
avessero riconosciuto ,no questo no, ma ciò non toglieva che anche il corpo
mostrava uno certo fascino. Era alto e longilineo ,ben piazzato per così dire ;i
jeans che portava non gli rendevano per niente giustizia e molte di loro si
perdevano nell’osservare quelle gemme preziose che aveva per occhi.
Gli occhi infatti era una delle poche cose che si potevano
vedere attraverso il cappuccio ,incorniciati da ciuffi di capelli ribelli ,scuri
come la notte.
Camminava velocemente diretto verso il primo posto leggermente
nascosto da dove poter effettuare la smaterializzazione inosservati.
Aveva una brutta sensazione e in genere le sue brutte
sensazioni avevano sempre a che fare con un certo muso serpentino.
Aumentò il passo cercando di non dare comunque nell’occhio ,quando
si sentì afferrare per un braccio e portare a forza dentro in un vicolo poco
illuminato. Tentò di prendere la bacchetta che aveva in tasca ma il misterioso
assalitore non glielo permise bloccandoli entrambe le mani.
Cercò di divincolarsi
ma evidentemente era più forte di
lui in quanto non riuscì proprio a muoversi…
Un vago sospetto di chi potesse essere lo assalì..non era
poi così difficile notando il mantello
nero che lo ricopriva da cima a fondo e il cappuccio calato sul volto.
-“Dannazione come hanno fatto a scoprirmi?”- pensò dandosi
dell’idiota per aver scelto il giorno sbagliato per venir a far compere.
Il volto del misterioso ragazzo si avvicinò ulteriormente al
suo viso e la presa dalle sue mani si intensificò sul suo braccio
-Adesso ascoltami bene Potter..-.
Il moretto sussultò capendo di averci visto giusto.
-Non è un posto sicuro per te girovagare per Diagon Alley da
solo ,senza scorta e soprattutto di questi tempi… non ho intenzione di farti
niente solo ritornate in più in fretta possibile a casa e non fare mai più una
cazzata simile intesi?- Per poi sparire davanti ai suoi occhi con un rumore
sordo classico della materializzazione.
Harry rimase diversi secondi appoggiato al muro ancora con
il fiato pesante e il cuore che batteva a mille..
Di certo doveva ricredersi..quello non poteva di certo
essere un mangiamorte….perchè a quest’ora sarebbe decisamente morto o nelle
mani di Voldemort.
Decise di seguire alla lettera il consiglio dello
sconosciuto sentendo in lontananza urla di persone per niente rassicuranti e incantesimi gridati al vento.
Si concentrò nella materializzazione pregando che nessun
auror avesse notato la sua sparizione da Privet Drive altrimenti avrebbe dovuto
spiegare un bel po’ di cose.
Sentì l’ormai famigliare sensazione di compressione quando
ad un certo punto una forza magica interruppe il processo facendoli perdere di
vista il luogo della sua destinazione trovandosi cosi steso a terra chissà dove
,sopra il corpo di un altro ragazzo.
Si alzò imprecando contro tutti quelli che conosceva… di
certo non era il suo giorno fortunato visto come proseguiva…o magari era lui
che era uno sfigato cronico… difficile scegliere tra le due.
Solo dopo essersi alzato si accorse che la caduta era stata smorzata dal giovane
corpo ai suoi piedi.
Era un ragazzo a quanto poteva vedere. Aveva il volto reclinato
leggermente a sinistra e imbrattato di sangue e di sporco..coperto da un
mantello molto stile mangiamorte fatto a pezzi in alcuni punti…
Ansimava dolorante e molto probabilmente aveva anche la
febbre valutando il suo stato di salute
Si guardò attorno per vedere in che luogo si trovasse..molto
probabilmente era ancora nei pressi di Diagon Alley a giudicare dalle grida
identiche alle precenti però rispetto a prima il vicolo era più buio e stretto
nascosto da una quantità immensa di scatoloni. Sopra di essi troneggiava una
scritta: Nocturne Alley.
-“Magnifico di male in peggio… già che c’ero potevo capitare
direttamente da Voldemort!”-pensò costatando che qualcuno lassù dovesse
avercela veramente con lui.
Un ulteriore lamento lo fece voltare verso il ragazzo ai
suoi piedi..non poteva lasciarlo lì ,sembrava stesse veramente male e il suo
lato Grifondoro prese il sopravvento.
Si inginocchiò prendendo tra le mani il volto del ragazzo
per voltarlo e guardarlo in faccia.
Per poco non svenne dallo schok… mollò immediatamente la
presa allontanandosi dal corpo. il suo cuore aveva preso ad accelerare ad una
velocità pazzesca.. non poteva essere… non voleva crederci..si chiese perché
tutte le sfighe capitavano a lui..pensò che non fosse il caso di compatirsi ulteriormente
,notando un gruppo di persone ,per niente raccomandabili a quanto poteva vedere
,dirigersi verso di lui.
-Dannazione se me ne pentirò -disse ad alta voce incurante
che nessuno potesse sentirlo.. sollevò il corpo tra le sue braccia per poi
materializzarsi a Privet Drive con un unico pensiero tra la testa.
-“Perché non sono andato a Serpeverde… maledetto il mio buon
cuore”-.
Allora che ne pensate??? Un commentino please!!!
Baci baci
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