CAPITOLO 2
- Capitolo 2° -
Erano ormai le otto passate quando il direttore svegliò Franz spalancando le
tende della finestra e inondando la stanza di luce.Il ragazzo borbottò
qualcosa,si rigirò nel letto,poi improvvisamente si alzò:"Oddio!Che ore
sono??"
"Signor Schroder,la pregherei di essere più puntuale la mattina!"asserì
Goebel con tono velenoso:"Non accetterò più un comportamento simile nella mia
clinica!"e uscì dalla stanza.
Franz si diede una lavata veloce e si vestì.Quel giorno iniziava
ufficialmente il suo lavoro di medico presso l'istituto.Si sentì orgoglioso di
sè.Scese le scale e si diresse lungo lo stesso corridoio che aveva percorso la
sera precedente.Si fermò davanti alla porta n°205 e bussò.Non ebbe risposta.La
aprì e vide che la stanza era vuota.Si guardò intorno.Quella camera aveva un
aspetto meno lugubre ora che i raggi del sole la illuminavano.Si avvicinò al
letto su cui aveva visto il ragazzo dimenarsi selvaggiamente il giorno
prima;prese il cuscino che vi era sopra e lo esaminò.Poi l'occhio gli cadde
nuovamente sul letto.Nel punto da cui aveva tolto il cuscino era posata una foto
sgualcita.La prese in mano.Vi erano ritratti un uomo sui quarant'anni,una donna
giovane e assai bella e un bambino,dai capelli corti e neri come il
carbone.Tutti e tre sorridevano serenamente seduti su una panchina in un
parco,intorno a loro gli alberi verdi e lussurreggianti indicavano che la foto
doveva esser stata scattata in estate.Franz capì subito che con tutta
probabilità quella era una foto di famiglia che ritraeva il ragazzo con i propri
genitori.
Improvvisamente un rumore ruppe il corso dei sui pensieri,infatti proprio in
quel momento sulla soglia della porta comparvero due infermieri,intenti a
riportare il giovane paziente nella propria camera.Il ragazzino aveva lo sguardo
basso e pareva essere di pessimo umore.Dietro i tre si materializzò l'arcigna
figura del direttore.Quasi inconsciamente Franz nascose la foto nella tasca del
proprio camice.
"Ah!E' arrivato signor Schroder!"disse Goebel in tono sarcastico"Lascio il
ragazzo nelle sue mani!"
Il giovane dottore ed il ragazzo vennero lasciati soli.
"Io sono il dottor Franz Schroder e sarò il medico che ti seguirà d'ora in
poi.Puoi chiamarmi Franz se vuoi"
Il ragazzino non si degnò neanche di guardarlo,si sedette in un angolo ed
iniziò a fissare il vuoto.
Franz estrasse dalla tasca la foto che aveva nascosto:"Qu-questi sono i tuoi
genitori...vero?" balbettò.Il giovane di colpo alzò lo sguardo e fissò
intensamente la mano del dottore.
"Ridammela!!!"urlò improvvisamente e di scatto gli saltò
addosso,scaraventandolo a terra.
Ripresa la foto,il ragazzo si rimise quieto quieto nel suo angolo e riprese a
divagare coi pensieri riallacciandoli dal punto in cui li aveva interrotti.
Franz,gli occhi spalancati,era ancora a terra estrefatto.Raccolse le forze e
si alzò.
"C-come ti chiami?" balbettò nuovamente.
Come c'era da aspettarsi,non ebbe risposta.Decise quindi di uscire dalla
stanza e di andare a parlare con il direttore.
Arrivato davanti all'ufficio dell'uomo si fece coraggio e bussò."Avanti"
rispose una voce al di là della porta.Il ragazzo entrò.
"Ah!Dottor Schroder ha bisogno?" squittì l'uomo.
"Mi scusi per il disturbo ma le vorrei parlare un attimo"
"Si sieda"
Il dottore si accomodò sulla sedia davanti alla scrivania del direttore.La
situazione gli mise un po' di soggezione,ma decise comunque di parlare.
"Signor Goebel..."si interruppe"...Quel ragazzo...da quanto è qui?"domandò
infine.
"Circa un anno" gli rispose l'uomo,poi continuò:"E' un ragazzo
problematico,in lui è insita un innaturale predisposizione alla violenza e alla
pazzia" e concluse:"vuole sapere perchè è qui?"
Franz rimase un attimo in silenzio,assorto nei sui pensieri;poi
rispose:"No,la rigrazio ma preferirei che sia lui a dirmelo"infine si alzò e si
congedò.
Tornato nella camera del ragazzo,tentò in tutti i modi di sollecitarne
l'attenzione.Ciò si ripetè anche nei giorni a seguire,ma a quanto pareva il
ragazzino non aveva nessun interesse ad allacciare alcun tipo di rapporto col
proprio dottore.
Una mattina Franz si alzò di buon ora ben intenzionato quel giorno a
conquistare l'attenzione del proprio paziente.Si vestì di tutto punto e si
addentrò come al solito nel corridoio semi-buio del secondo
piano.Improvvisamente vide tre ombre avvicinarglisi dal fondo del corridoio.Due
uomini,dai lineamenti forti e minacciosi,scortavano(uno a destra e l'altro a
sinistra)un giovane infermiere.Franz lo conosceva solo di vista,avendolo
incontrato solamente qualche volta di rado in mensa.Le tre figure gli passarono
accanto senza neanche guardarlo,quasi fosse stato
trasparente.