Harry era sveglio, fissava assente il soffitto bianco.
Un' ora prima aveva messo a dormire il piccolo James dopo il suo solito pianto e non era riuscito a prendere sonno, immerso nei ricordi. Nel letto accanto a lui sentì Ginny muoversi; a quanto pare era sveglia anche lei.
La sentì sbuffare così le si avvicinò e disse: << Che succede, Weasley? >>
La rossa lo guardò e accese la luce, mettendosi a sedere.
<< Sono nervosissima Potter, domani è l’ultima partita del campionato e se non prendo quel maledetto boccino perderemo! >>
Harry la guardò e sorrise; da quando aveva preso il suo posto come cercatore, quel sesto anno ad Hogwarts aveva capito che quello era il suo posto e dopo la Grande Guerra era riuscita a farsi notare da alcuni esperti nel mestiere. Era diventata così la più richiesta sul mercato del quidditch e da due anni a questa parte giocava nelle Holiday Harpies.
<< Ma come, la cercatrice più brava di tutta l’Inghilterra ha paura? Se vuoi allora posso darti qualche ripetizione! >> le sorrise avvicinandosi al suo corpo.
<< Sai cosa penso Harry? Che dovrei fare un po’ di riscaldamento, non vorrei arrivare arrugginita alla partita di domani >>
il giovane spense la luce con uno schiocco delle dita.
<< Io invece Ginevra, penso che sia ora di dare un fratellino al piccolo James, non vorrei che si sentisse solo >>

***

Il giorno dopo Ginny prese il boccino dopo 7 minuti di gioco.