A Renaissance History

di Cap Hecate
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A Renaissance History
 

 “Amor, del quale i’ son sempre suggetto,
porgi or la mano al mio basso intelletto.

Sostien tu el fascio ch’a me tanto pesa,
reggi la lingua, Amor, reggi la mano;
tu principio, tu fin dell’alta impresa,
tuo fia l’onor, s’io già non prego invano;
di’, signor, con che lacci da te presa
fu l’alta mente del baron toscano
più gioven figlio della etrusca Leda,
che reti furno ordite a tanta preda.”

Stanze del messer Angelo Politiano cominciate per la giostra del magnifico Giuliano di Pietro De’ Medici
 

Il vino continuava a macchiare bicchieri troppo usati, le risate esplodevano ad intervalli regolari, interrompendo l’esile voce del padrone di casa.
-Il vostro divertimento è un’offesa!- provò a difendersi l’ospite, -Il mio esperimento è fondato, ho sconfitto la morte!-
Nuove risate, sguaiate a causa dell’ebbrezza, fecero arrossire di rabbia le pallide guance di Julian.
-Metti l’anima in pace Doc, tua moglie è morta. Neppure tu potrai riportarla in vita.-
Tale commento mise fine alla discussione e alla cene, lasciando il “moderno Frankestein” solo, con i suoi pensieri e il dolore per la morte di Simonette.
Si sentiva in colpa, nonostante tutto il suo genio non era riuscito a salvare sua moglie dalla tubercolosi.
Chiusa in una bara di cristallo, l’intramontabile bellezza di Simonette stava per essere risvegliata: dopo tutto ciò che avevano affrontato, dopo i dissensi con il fratello Laurence e l’amante di lui, Politian, dopo il divorzio di Simonette dal suo precedente marito, neppure la morte avrebbe potuto separarli.
Una lama traditrice interruppe il corso dei suoi pensieri, una lama che portava una firma inconfondibile – The Crazy, la celeberrima famiglia avversa a Laurence.
Con gli occhi puntati al sorriso, morente, sorrise nel rivedere il dolce sorriso di Simonette.
 
 
 




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