Titolo del capitolo:
Please, hold my hands.
Personaggi: Natsuki
Shinomiya / Syo Kurusu
Rating:
Giallo
Note dell'autore:
Flash-fic / Shonen-ai / Fluff / Sentimentale
Disclaimer:
Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà del
mangaka; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.
.Please, hold my hands.
Si dice che le persone con le mani sempre calde, anche in inverno,
siano coloro i quali hanno il temperamento più gentile e
buono in assoluto; persino le orecchie di Syo avevano sentito questa
storia e l'inverno, con la sua prima neve gelata, è capitato
a fagiolo. Cosa c'è di meglio, per verificare una leggenda
metropolitana, che provarla direttamente sul diretto interessato?
« Aaaah, è troppo fredda! »
Invece di volare direttamente dietro la schiena di qualche malcapitato,
la palla di neve trovò la sua fine per terra, rompendosi in
migliaia di piccoli cristalli tutti diversi accompagnati da un sonoro
grido di dolore. Doveva essere una semplice battaglia di neve e Syo,
sicuro della propria immancabile vittoria, era schizzato fuori dalla
camera senza prendere né sciarpa, né guanti. E
sperava anche di vincere?
Insieme al dolore per le mani congelate e arrossate, a pesare sulle
spalle del giovane intervenne anche la risata calda di Ren che
scivolava sulla nuca, seguendo il percorso della colonna vertebrale. Lo
stava sbeffeggiando!
« ... non ridere! »
Sebbene non si potesse notare a causa dell'ampio giaccone portato dal
ragazzo, l'intero corpo di Syo andava tremando per l'indignazione. Se
solo non avesse avuto quelle stupide mani, se solo fossero
più calde, avrebbe potuto lanciare una palla di neve
direttamente contro il bel viso del compagno, sempre pronto a cogliere
la palla al balzo pur di scatenare risate e attenzioni collettive.
Come in quel momento.
Una cocente delusione vedere che persino Nanami si era unita alle
risate, lei, quella che mai avrebbe scordato di tendergli una mano nel
momento del bisogno, lei che-
« Syo-chan? »
Ecco, appunto.
Stretto in un cappotto scuro che lo faceva sembrare ancora
più alto del solito, a puntargli addosso occhi preoccupati
altri non è che la persona meno indicata, a questo mondo,
per risollevare l'animo del piccolo idol. Anzi, la persona che meno
avrebbe voluto vedere non in questo momento, ma sempre. Più
o meno.
Natsuki, il solito Natsuki sorridente, quello la cui testa ospitava
persino un berretto peloso dal pessimo gusto a cui Syo
regalò un'occhiata di profonda disapprovazione. Dire che gli
faceva schifo è riduttivo.
« Che vuoi? Perché non sei con gli altri a ridere,
mh? »
« Dammi le tue mani, Syo-chan. Per favore. »
Sarebbe interessante condurre uno studio sul come una persona riesca a
passare dall'arrabbiatura all'imbarazzo, quali tonalità di
rosso si alternino sulle guance e soprattutto il motivo per cui lascia
che i polsi sollevino le mani ancora doloranti, scavandosi una culla in
quelle così grandi e così... « ...
calde! » di Natsuki. Il quale non potrebbe mai trovare
momento migliore per sorridere; ipnotico, lo definirebbero alcuni.
« Oh, sei scappato così in fretta che sono dovuto
uscire per portarti i guanti! »
Faceva troppo freddo e lui, da bravo coinquilino, si era precipitato di
fuori all'inseguimento del ragazzo solo per portargli quei guanti che
stavano ben nascosti nella tasca della giacca. Syo ne era sicuro, aveva
interrotto qualcosa di importante, e lui che non voleva disturbarlo...
fu facile mordersi il labbro inferiore, le dita dotate di vita propria
che si strinsero a quelle altrui, colmando ogni spazio, nutrendosi di
quel calore. Allora la leggenda era vera.
« ... Natsuki. »
Uno sguardo tutto attorno, veloce: nessuno era lì vicino,
gli altri ormai si erano diretti verso lo spazio coperto per
riscaldarsi un poco, non avrebbero mai potuto vederli. Troppo distanti,
troppo nascosti. Nessuno avrebbe saputo niente, a parte lui. Sorvolando
il punto interrogativo dipinto sul suo viso, Syo si alzò in
punta di piedi, smuovendo la neve con gli stivali. « Ho le
labbra fredde. »
Non era sicuro che avesse le labbra calde come le mani, ma il sorriso
con cui gli donò il calore fu talmente intenso che
spazzò via i suoi dubbi, sciogliendoli come la neve sotto i
raggi del sole di primavera.
.Fine.
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Insomma, sì. Prima NatsuSyo, una sciocchezza ma piena
d'amore.
In verità credo sia anche banale.
Non so, spero vi piaccia-!
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