Ambientata prima della guerra
fratricida per la liberazione del grande tempio da Saga. Saori
è un personaggio controverso e poco amato, ma secondo me,
invece, è una delle figure che più si evolvono e
migliorano nel corso della storia. La sua figura matura e da ragazzina
acerba e viziata diventa infine una Dea degna di questo nome.
La storia fa parte della Piscina di
prompt con il prompt:
Saint
Seiya, Saori&Seiya, "Per voi non siamo altro che carne al
macello"
(Quasi) Trible Drabble
Vittoria camminava affiancata da
Sacrificio e Morte, Atena seguiva piano.
Saori Kido
non vede, non sente e non parla. Saori Kido ostenta sicurezza e
insensibilità
Ha perso la
sua umanità, l'ha gettata via e ha accettato il suo ruolo di
dea; ha
rinunciato alla fanciullezza per crescere in fretta. Per imparare che
Atena non può essere debole, non può essere
innocente, non può
essere casta come la vorrebbe il mito.
Come
potrebbe, altrimenti una divinità candida come la neve,
senza
macchia né difetto, vincere una guerra?
Saori sa
benissimo che in fondo un po' assassina lo è, ma non ha
alcuna
intenzione di cambiare.
Pugni
stretti e testa alta.
Sguardo
fiero rivolto dritto di fronte a sé.
Seiya che
urla non lo vede nemmeno, o forse finge solamente di non vederlo.
Si sporge
verso di lei, il volto livido, i capelli scomposti, Shiryu che a
malapena riesce a trattenerlo.
«Per voi
non siamo altro che carne al macello.» esclama con furiosa
veemenza
«Credete di essere una dea, ma non siete che
un'assassina.»
È
furibondo e vorrebbe scagliarsi contro di lei con forza, atterrarla e
farle del male, ma non può. E non per Shiryu che lo blocca,
non
perché lei sia una donna, non perché si faccia
scrupolo. Ma perché,
nonostante tutto, rimane la sua Dea e lui ha giurato, ha promesso,
che l'avrebbe protetta sempre.
Anche se
ora la detesta.
Col tempo,
forse, crescendo, quando un nemico più oscuro e feroce si
farà
avanti, arriverà a capire che il sacrificio, in guerra, non
è che
un piccolo prezzo da pagare per ottenere la vittoria.
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