chapter 1 (Nvu)
-You’ve gotta get up and try try try.-
Un taglio fitto. Fitto
come il buio di notte. Come un pugno in piena pancia. Come una
delusione. Il sangue scorreva limpido su tutto il braccio provocandole
dolore e goduria contemporaneamente. Quel sangue che poco prima
scorreva nelle vene del suo corpo, che scorreva da sempre. La morte dei
genitori era stata la goccia traboccata dal vaso. Clara aveva una bella
vita. Una vita piena di sorrisi e abbracci. Una vita da vivere, da
vivere in tutto per tutto. La lama sporca di sangue cadde a terra,
producendo un suono cristallino, come le lacrime che rigavano il suo
viso. Se le asciugò di fretta guardandosi dritta allo specchio.
Intravedeva un viso impallidito, pieno di lacrime lucide che scorrevano
lasciando una scia limpida e continua. Le labbra tremavano, quasi a
ritmo del suo cuore che in quel momento non smetteva di palpitare
violento nel petto. Mise una mano sul vetro di fronte a lei lasciandola
scorrere morbida su di esso. La strinse in un pugno abbassando la testa
impassibile. Guardò fuori dalla finestra intravedendo piccoli
fiocchi di neve cadere a terra, quasi a ritmo di una sola melodia, che
lei sentiva nella testa. Questa canzone gliela cantava la mamma quando
era ancora piccolina. Se la ricorda ancora. ‘ Piccola creatura,
dormi, dormi , che la felicità è nella tua testa. Dormi,
dormi , e felice tu sarai.’ Una lacrima le scese violenta lungo
la gota, andandosi ad unire alla macchia rossa sul pavimento.
Perché la vita era stata così ingiusta nei confronti dei
suoi genitori. Infondo erano sempre state persone fantastiche, piene di
vita, insomma da ammirare. Non lo capiva. Non lo accettava. Era
impossibile. Si alzò di scatto, pulì lo schifo, raccolse
il vetro, causa del suo dolore fisico, e uscì dal bagno. Lei
voleva essere forte. Forte come una normale ragazza della sua
età. Ma non ci riusciva. Era rinchiusa in
quell’orfanotrofio da otto anni. Otto stupidi anni, in cui il
grigio di quel posto si univa alla sua tristezza. Lo stesso giorno
sarebbe uscita da quell’edificio grigio. Ogni anno cercava di
essere adottata da qualche gentile famiglia, che sarebbe diventata la
sua nuova famiglia. Ma nessuno voleva una 17 enne depressa con una
storia difficile alle spalle. Sceglievano solo ragazzini di cinque e
sei anni. Per lei ogni anno era la stessa storia. Non si sarebbe mai
aspettata che qualcuno l’avrebbe scelta. Eppure si. Il suo
momento era arrivato. La sua possibilità di avere di nuovo una
vita perfetta, di ricominciare tutto da zero.. era arrivata. Era seduta
nel letto della sua camera a contemplare ogni minimo dettaglio. Sullo
stipite della porta c’erano ancora i segni che aveva fatto dal
momento in cui era arrivata qui, per vedere quanto era cresciuta. Ma
ormai quei segni non le sarebbero più appartenuti. La sua vita
stava per avere una nuova svolta. Una svolta che solo a pensarci le
piaceva di già. La distolse dai pensieri un battito sulla porta.
– Avanti.- disse alzandosi in piedi di scatto, scuotendo i
lunghi capelli color rame che aveva sciolto due secondi prima. –
Signorina Clara. Sono arrivati i signori Malik. Quando è pronta
scenda.- le disse una signora sulla sessantina, capelli corvini legati
rigorosamente in uno chignon ordinato, ed il viso appuntito. –
C-certo. Devo, devo solamente mettere apposto le ultime cose e scendo
signora.- rispose alla signora, prima che uscisse dalla stanza. Gli
occhi le se inumidirono. Non poteva credere che quel momento stesse
veramente arrivando. Corse verso il letto, tirandone fuori da sotto il
suo borsone. Mise dentro le ultime cose e lo chiuse decisa. Aprì
la porta di camera sua. Lì, avrebbe lasciato tanti momenti di
dolore. Lì, aveva imparato a farsi il letto la sera, aveva
capito il senso di responsabilità, ed era lì che piangeva
tutte le notti silenziosa stringendo a sé le coperte per zittire
i suoi pianti. Respirò quell’aria un’ultima volta, e
ne uscì definitivamente.
HI ! questa
è la mia nuova storia, che spero vi piaccia. Fatemi sapere cosa
ne pensate tramite recensione!! E niente... se vedo che almeno due o
tre recensiscono, e capisco che a qualcuno interessa, posto il
prossimo. :)))) Mi scuso se ci sono stati degli errori e.. ci vediamo,
o almeno spero, al prossimo. #you'vegottagetupandtrytrytry
|