De te fabula narrat

di Artemisia17
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Un lupo ulula,
ombroso vassallo della notte,
che pallida s’estende,
lanosa coperta d’oblio,
per protegger gli sconfitti e celare i difetti,
ombra dell’amore, sentinella del silenzio;
mai ci fu morte più dolce per un efebo figlio.
 
Notte, notte cara, notte amata
sotto la tua mano,
solo la neve osa brillare,
spuma di stelle, polvere di fate,
piacere effimero e letale del genere umano.
 
Stark. Clangore d’armi; fragore di tempesta.
Stark. Goccia rubina s’espande, calma, serafica,
           sul manto bianco e cristallino,
           purpurea promessa di magia.
Stark. Aggraziata e leggiadra danza la lama,
           sottile filo di sventura,
           lastra estranea di puro cristallo,
           fredda come la neve,
           giusta come un re mai nato,
           evanescente come la speme,
           letale come la morte: Ghiaccio.
 
 Stark. La neve crepita.
Stark. Il lupo osserva, guardingo.
Stark. Il vento ruggisce, furibondo.
 
Stark. Un raggio solare ferisce rapido la notte,
           ferita immortale da cui
           scorre lento il tempo, i minuti, i secondi, il destino.
 

L’inverno è qui



 

Note dell'autrice raffreddata
Le persone amano ciò che capiscono. Temono ciò che non comprendono.
Odiano la notte perché rappresenta l’infinita ignoranza del genere umano, seppur non percependo la sua gloriosa potenza.
Disprezzano il gatto perché non obbedisce a futile ordini, ma ricerca un sentimento così lontano e meraviglioso come un miraggio: la libertà.
Se essere poeti, scrittori, artisti vuol dire essere disprezzati da altri, allora sarà pura bellezza perchè saremo notte per un solo attimo, gatti per un infimo secondo, liberi per l'eternità. Di sognare, di pensare, di vivere.
 

Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.





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