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Arizona non ce l'avrebbe fatta a superare anche questa. Pochi giorni
prima il matrimonio di Miranda era stato uno strazio: si era sentita
così fuori luogo e stupida ad aver dato retta a Calliope che
non aveva mostrato neanche un po' di felicità per il grande
evento dell'amica.
Arizona non ce l'avrebbe fatta a superare anche il Natale.
Già prima dell'incidente, questa festa non le andava a
genio, figurarsi adesso, con una gamba in meno. E poi Natale
significava passare la serata con la sua famiglia, e la sua famiglia
era Calliope e Arizona non riusciva a stare nella stessa stanza con lei
per più di 5 minuti. Già, Calliope. La sua
presenza le dava una tale frustrazione che nessuno poteva capirla, ma
la amava, la amava fino alla pazzia, più di qualunque altra
cosa al mondo, e nonostante ciò non riusciva a perdonarla
del tutto, avrebbe voluto, ma non poteva. Il dolore più
grande, che le lacerava il cuore, era vedere la sua Calliope
così impotente e rassegnata di fronte ai suoi scatti di
rabbia ed egoismo; avrebbe voluto prenderla e abbracciarla e baciarla.
Ormai erano 5 mesi che non si toccavano l'un l'altra e Arzona aveva
quasi dimenticato il profumo e la delicatezza della sua pelle
olivastra. Era la donna della sua vita e avrebbe tanto voluto che le
cose tornassero come prima.
I rimorsi la assalivano ogni giorno di più, quando guardava sua moglie, che
l'amava tanto, ma che si teneva a debita distanza da lei per non
crearle fastidi. Ce l'avrebbe fatta da sola? Cosa avrebbe fatto se
Calliope si fosse stufata di stare in quella casa dal silenzio tombale?
Arizona viveva ormai da mesi fuori dal mondo, lontana da tutti, senza
alcun contatto; si ritrovava giorni interi , sola e senza parlare con
nessuno. Non mangiava, non ci riusciva, neanche a prepararsi qualcosa.
Rimaneva sempre vicina al bagno, per paura di non arrivare in tempo.
Era angosciante, e frustrante. Non era la stessa Arizona di prima, il
suo sorriso super magico era sparito, niente poteva farlo tornare.
Forse l'occasione giusta poteva essere questa stupida festa? Insomma, a
Natale si è tutti più buoni e Arizona, forse,
avrebbe fatto la sua parte.
09.00
Era la mattina della vigilia di Natale e l'appartamento 502 di Calliope
e Arizona era più spoglio di un albero in inverno. Sarebbe
rimasta sola tutto il giorno, di solito Calliope non tornava prima
della tarda serata. Erano giorni che Arizona riusciva a muoversi con
una certa abilità e autonomia con la sua protesi.
Il suo sguardo improvvisamente si posò su vari scatoloni
ammucchiati nell'angolo: erano l'albero e gli addobbi di Natale che
Calliope aveva portato un po' di giorni prima. Si alzò e li
raggiunse. Ispezionò il contenuto e penso che se ce
l'avesse fatta a mettere in pratica il piano che aveva in mente, forse
le cose stavano andando davvero nel modo giusto.
12.00
Si buttò sfinita
sul divano, con gli occhi chiusi, ripensando alla pazzia che aveva
fatto. Li riaprì e ammirò il suo lavoro. Un
imponente albero di Natale spiccava in salotto, addobbato con decine di
palline rosse e
migliaia di lucine, che brillavano negli occhi di Arizona. Il salotto,
la cucina e la camera da letto erano pieni di piccoli particolari
natalizi. Arizona non credeva a quello che aveva fatto. A poco a poco
stava riacquistando fiducia in sè stessa, e anche un po' nel
Natale. Ma non era finita qui, prese il cappotto e si avviò
verso la porta.
17.00
"Pronto? Arizona? Ti sento affannata, dove sei?"
"Sto bene, Calliope. Sono uscita per fare una passeggiata, avevo
bisogno di aria."
"Mh, va bene. Senti, stasera credo di tornare prima, insomma,
è la vigilia di Natale..."
"Va bene."
"A dopo."
CLICK.
20.00
Tutto era pronto. Arizona
era pronta. Indossava un abito di seta rosso che metteva
in risalto le sue splendide forme. Si mise in attesa, ad aspettare la
sua Calliope.
Calliope aprì la porta del suo appartamento e rimase a bocca
aperta. Si trovò davanti agli occhi uno spettacolo che mai
avrebbe pensato avrebbe potuto rivedere nella sua vita. Sua moglie era
in piedi, lì, davanti a lei, con quel vestito, quei capelli,
quello sguardo, e quel sorriso che gli fecero tornare le farfalle allo
stomaco.
"Calliope, ciao. So che sei sorpresa da tutto questo, ma ho voluto
prepararti qualcosa di speciale, per quel che potevo. Vieni dentro,
spero ti piaccia."
"Arizona, io...sono senza parole. Ma come hai fatto? Io..."
Stupita più che mai, Calliope entrò nel suo
appartamento e vide l'albero di Natale, il salotto addobbato, sua
moglie super sexy, e il tavolo apparecchiato, imbandito di cibo, con
due candele che rendevano l'atmosfera ancora più intima.
Senza dirsi una parola, soltanto lanciandosi tenere occhiate fugaci, si
sedettero a tavola.
"Ok, visto che siamo in...aria natalizia, ne approfitto per darti il
mio regalo" disse Calliope.
Arizona prese fra le mani la piccola scatolina che le stava porgendo
Calliope. Era rossa.
Delicatamente la aprì e all'interno trovò un
anello che brillava alla luce delle candele. Era una semplice fedina,
ma quello che contava era l'incisione 'Portami sempre con te, tua
Calliope. 25-12-2012'.
Gli occhi di Arizona diventarono improvvisamente lucidi, per
l'emozione, per la gioia, per la gratitudine.
"Calliope, grazie..è...la cosa più bella che io
abbia mai ricevuto, io..scusa..."
Una lacrima le rigò il volto. Il cuore di Calliope si
fermò per 30 secondi.
"Arizona, non piangere. E' stato duro quello che abbiamo passato, ma ci
stiamo rialzando, no? Me ne hai dato prova tu stessa stasera. E non mi
devi chiedere scusa, ti prego. Sono tua moglie, sono qui, per te, solo
ed esclusivamente per te".
Si asciugò le lacrime e trattenendo un sorriso disse: "Vieni
con me, c'è una sorpresa per te nell'altra stanza". Prese
Calliope per mano e la portò nella loro camera da letto.
Calliope vide un pacchetto con un biglietto e disse: "E' per me?".
Arizona fece un cenno con la testa, sorridendo.
Scartò il regalo e ne uscì un completino di
lingerie rosso,
sexy. Lanciò uno sguardo ammiccante ad Arizona, che le
disse: "Leggi il biglietto".
'Passiamo un piccolo
Natale felice,
lascia che il tuo cuore
sia leggero, da adesso in poi.
I nostri problemi
saranno a miglia di distanza,
negli anni a venire
saranno saremo sempre unite, se il destino lo permetterà,
ma adesso passiamo un
piccolo Natale felice, insieme.
Con tanto amore,
Arizona'
Si
guardarono profondamente negli occhi, Arizona avanzò di
qualche passo, le prese il volto fra le mani e la baciò,
come aveva voluto fare da 5 mesi. Era un bacio di riconciliazione, di
amore, di passione.
Piano piano le mani di Arizona scesero sulla lampo del vestito di
Calliope, e lentamente la fece scorrere fino in fondo. Sorrisero, fra i
loro baci. Le mani di Calliope finalmente potevano ricominciare a
correre lungo i fianchi, le braccia, il seno di Arizona.
Era come rinascere.
Era come conoscersi per la prima volta.
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