Un bebè all'NCIS

di katyjolinar
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Un bebè all'NCIS

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Mattina del 26 novembre.

Tutti riprendevano i propri lavori, dopo le vacanze del Giorno del Ringraziamento.

Tony uscì dall'ascensore e si diresse, in silenzio, verso la sua scrivania. Non sembrava aver passato un bel Giorno del Ringraziamento.

Ziva: "Che faccia, Tony!" esclamò, non appena l'uomo fu seduto "Cosa è successo? Non dovevi passare il Giorno del Grazie con la famiglia di... come si chiama... ah, sì, Claire?"

Tony: "Si chiama Giorno del Ringraziamento. Ziva, stai qui da un anno e non hai ancora imparato certe cose? Non me ne parlare... ci siamo lasciati."

Ziva: "Oh, e come mai? Sembrava andasse alla grande."

Tony: "Andava alla grande finchè non mi ha fatto conoscere la sua famiglia..."

Ziva: "E cosa ha di tanto terribile la sua famiglia?"

Tony: "E' composta da una marmocchietta di quattro mesi urlante."

Ziva: "Cos'è, Tony? Non hai istinto paterno?"

Tony: "Prova a fare il romantico con una donna quando un neonato ti strilla nelle orecchie..." disse, quasi esasperato.

Ziva: "E prova a fare la mamma, quando un tipo poco raccomandabile cerca di toglierti le mutande mentre tu allatti tuo figlio..." rispose, allusiva.

Vennero interrotti da gibbs, che tirò loro uno scappellotto.

Tony: "Passato una buona Festa del ringraziamento, Capo?"

Gibbs: "Andiamo, abbiamo il cadavere della moglie di un Marine!" disse, lanciando loro uno sguardo serio.

Un quarto d'ora dopo erano nel quartiere residenziale della base militare di Norfolk. Entrarono nella villa, trovandosi di fronte una scena terribile: sangue ovunque e, per terra, vicino all'entrata della camera da letto, il cadavere di una donna con il corpo pieno di tagli e un coltello piantato sul petto.

Gibbs: "Nome della vittima, Dinozzo?"

Tony: "Angela Kolt, 28 anni, sposata da due anni con il Sergente John Kolt, morto in Iraq quattro mesi e mezzo fa. Ha un figlio, Christopher Kolt, nato l'8 luglio di quest'anno." disse, leggendo sul suo palmare.

Gibbs sembrò allarmato, non appena sentì questo.

Gibbs: "Presto, cercate il bambino!" ordinò. Aveva un brutto presentimento.

Velocemente si divisero nelle stanze, guardando, poi Ziva chiamò, dalla camera da letto:

Ziva: "Trovato!"

La raggiunsero, e videro che la camera da letto non era ridotta meglio dell'entrata: sangue d'appertutto, persino sui vestiti del bambino addormentato che la donna teneva in braccio.

Ziva: "Sta dormendo. Credo che stia bene."

Gibbs: "Portalo in cucina. McGee, cerca dei vestiti puliti per il piccolo: quelli che ha addosso sono delle prove. E poi portiamolo alla centrale. Da lì chiameremo l'assistente sociale."

Ziva andò in cucina, subito dopo venne raggiunto da Gibbs, che teneva in mano dei vestiti, un asciugamano e un pannolino pulito. Stese l'asciugamano sul tavolo, poi prese il bambino, che nel frattempo si era svegliato a causa del trambusto, e lo spogliò, per cambiarlo, mettendo i vecchi abiti dentro una busta per prove.

Gibbs: "Vediamo se so ancora cavarmela... Ziva, qui da qualche parte dovrebbe esserci un biberon e del latte in polvere. Preparalo e mettilo a scaldare."

CONTINUA...





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