Slayers Challenge

di Sabu_chan
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Il mantello

 

Del loro gruppo, lui era l’unico che non indossava un mantello.
La ragione? Essendo principalmente, anzi, totalmente uno spadaccino, lo sfarfallio di tessuto attorno a sé avrebbe reso ostico il libero movimento delle braccia nel roteare la spada. Già i lunghi capelli biondi, che più volte gli coprivano il volto, davano il loro bel daffare, ma fortunatamente svolazzavano liberi senza stringergli le spalle. Un giorno li avrebbe tagliati. Forse. Forse no.
Una volta, fortunatamente prima ed ultima, gli è toccato indossarne uno. Ma la sua coscienza era stata ingabbiata da un signore dei demoni, uno di quelli a cui non era bastato semplicemente prendere possesso di sé, ma aveva anche tentato di porre fine all’esistenza dei suoi amici.
E di lei.
Sì, sicuramente il mantello in quel momento era l’ultimo dei suoi problemi.
Casualmente gli era capitato di chiedere ai suoi compagni cosa aveva di così importante l’utilizzo di un mantello tra i loro accessori. Gli venne risposto che in realtà non c’era una ragione. Una principessa doveva indossare qualcosa di lungo e signorile, quindi in mancanza di un abito regale usava un mantello. La chimera lo indossava per proteggere il suo corpo dalla vista indiscreta degli sconosciuti, come se già non fosse abbastanza bardato di suo. Ragioni piuttosto semplici e futili.
Poi lo chiese a lei. La risposta non lo sorprese più di tanto, anche se ci volle un lungo attimo per comprendere appieno il funzionamento della sua bardatura. Si trattava di un tessuto incantato al cui interno erano celate diverse tasche, ognuna delle quali zeppa di strumenti e ricchezze. Il resto tentò di farselo spiegare, ma dopo pochi minuti decise che era meglio lasciare ai maghi le conoscenze dei maghi.
Quel mantello, nero come la notte all’esterno e violaceo come l’imbrunire all’interno, richiamava completamente la magia oscura di cui si serviva la maga, avvolgendola in un’aura ancor più misteriosa. In totale contrasto con il resto della sua veste e il fiammeggiare dei suoi capelli.
A lui non piaceva del tutto, proprio perché gli ricordava gli incantesimi più pericolosi che la ragazza aveva usato per salvare tutti loro. Richiamava la notte, e poteva finirci dentro per sempre.
La stagione si faceva fredda, il vento serale diventava un vero tormento anche per un uomo robusto come lui. Non poteva permettersi di tremare come una foglia e ostentare debolezza.
La maga l’aveva notato e per questo gli prestò il suo mantello. Tanto poteva usare un incantesimo di fuoco per scaldare l’area, gli rispose beffarda. Roba da maghi, sanno loro di cosa parlano.
Quel mantello aveva il suo odore.
Chissà, forse un giorno gli avrebbe concesso di avvolgervisi dentro, ma in sua compagnia.





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