A STEP FROM HELL
A STEP FROM HELL
*
Una
persona pericolosa
*
“Certo che è un posto
piuttosto singolare dove vivere” ansimò la donna aggrappandosi ad una roccia nei
paraggi.
Esausta da quel tratto di
strada completamente in salita che lei ed il suo accompagnatore stavano ormai
percorrendo da più di un paio d’ore.
Goku la sorrise “Vuoi
riposarti un attimo?” le chiese allungandole la mano per permetterle di
accomodarsi sulla roccia.
“Grazie” boccheggiò
prendendo fiato una volta seduta.
L’uomo le porse una
borraccia contenente dell’acqua che Chichi aveva provvidenzialmente dato loro.
Bulma afferrò la loro
risorsa d’acqua sorseggiando avidamente.
“Mi dispiace doverti far
fare tutta questa strada, ma vedi lui non ama troppo farsi vedere in giro”
spiegò l’agricoltore sedendosi a sua volta sulla roccia.
La donna smise di bere
osservandolo, “Come mai?” chiese avvitando il tappo della borraccia.
“Perché anche lui ha avuto
a che vedere con l’esercito di Freezer, ed è comprensibile che ora non intenda
farsi notare” spiegò senza abbandonare il suo sorriso “Per questo preferisce
nascondersi” concluse afferrando la fiaschetta che la donna gli stava porgendo.
Bulma abbassò lo sguardo
pensierosa “Esattamente chi è questo tizio. Cosa c’entra con l’esercito di
Freezer?” domandò tornando a guardare l’uomo che si stava a sua volta
dissetando.
Goku smise di bere, si
asciugò la bocca con il palmo della mano e guardò la donna “Era un venditore,
lui e un suo amico vendevano armi all’esercito” chiarì “Ma ormai è da anni che
si è dato per morto. Diciamo che ha cercato d’ingannarli ma è stato scoperto,
per questo ha dovuto far perdere le sue tracce” concluse volgendo lo sguardo
verso la cima della montagna.
Bulma guardò nella stessa
direzione, poi osservò la nuca della sua guida “Ascolta Goku, c’è un’altra cosa
che volevo chiederti, ricordi?” disse tornado al discorso primario che l’aveva
spinta da lui.
L’uomo si voltò a guardarla
sfoggiando il suo immancabile sorriso “Certo, dimmi” la esortò.
“Hai mai sentito parlare di
alcune pietre chiamate sfere del drago?” gli chiese con un espressione
estremamente seria.
Il volto dello zappatore
s’incupì improvvisamente, il suo sorriso svanì in un istante, e con uno scatto
si tirò su dalla roccia sulla quale era seduto “No, mai sentito” rispose dandole
già le spalle e riprendendo il percorso.
Bulma sgranò gli occhi, si
alzò di scatto e cercò velocemente di raggiungere l’altro che camminava con
grandi falcate “Come sarebbe?! Aspetta Goku!!!” urlò nel tentativo di
raggiungerlo.
*
A zappare la terra erano
bravi tutti, ma a tagliare la legna, no quello no, quello era un lavoro da veri
uomini.
E lui si riteneva un vero
duro.
Le maniche della maglietta
arrotolate sulle spalle e i folti capelli neri legati in una lunga coda.
Dopo un’altra picconata il
tronco dall’albero che stava, ormai da diverso tempo, vacillando sotto i suoi
colpi ricadde vittima del suo instancabile aggressore.
Soddisfatto l’uomo osservò
l’inerme albero ricadere sotto l’efficacia delle sue percosse.
Con un tonfo sordo fu
infine segnata la sua vittoria, e a decretarne l’evento gli uccelli appollaiati
su qualche sua, probabile, futura vittima si allontanarono di gran fretta
spaventati da quel rimbombo che aveva scosso l’intera boscaglia.
Trionfante si portò accanto
al malcapitato tronco osservandolo dall’alto con aria fiera, sollevò l’accetta
con la quale lo aveva conquistato con l’intento di spogliarlo dei rami che ne
ricoprivano la superficie.
“Radishhhhh!!” urlò
qualcuno alla distanza che lo costrinse a bloccarsi.
Si voltò, pur sapendo a chi
appartenesse quell’inconfondibile voce, sbuffò, appena vide apparire la testa
arruffata del fratello oltre la collina.
Con aria seccata appoggiò
pesantemente la sua arma al suolo “Che hai da urlare razza d’idiota” lo
rimproverò asciugandosi la fronte col braccio.
Goku si fermò ad un passo
da lui sfoggiando il suo sorriso più sincero “Sono venuto a farti visita
contento?” rispose afferrandosi la cintura con entrambe la mani.
Radish contrasse la sua
espressione in una smorfia “Per niente” rispose scorbutico, seppur non
dispiaciuto di vedere l’unica figura umana di cui si fidasse e che
periodicamente riusciva ad arrivare fino alla sua isolata abitazione.
Il fratello minore storse
la bocca producendosi anch’egli in una smorfia “Antipatico” mormorò inarcando un
sopracciglio.
“Per cosa sei venuto
stavolta?” chiese ora il maggiore incrociando le braccia.
Goku sorrise togliendosi lo
zaino dalle spalle “Chichi mi ha dato delle provviste anche per te. Dentro c’è
anche della frutta, quella l’ha raccolta Gohan stamattina sai?!” rispose
porgendogli la sacca.
Radish afferrò
sgarbatamente quel che il fratello gli stava passando aprendolo ed osservando il
suo interno.
“Gokuuuu! Perché non mi hai
aspettato!” si lamentò la donna raggiungendo i due fratelli.
Il più giovane fece per
voltarsi verso di lei, ma l’altro lo afferrò velocemente per il colletto
portandoselo ad un palmo dal naso “Chi cavolo è questa, razza di cretino?! Lo
sai che non deve vedermi nessuno!” sbottò lasciandolo malamente dandogli uno
spintone che lo fece indietreggiare di un passo.
Goku si sistemò velocemente
il bavero della maglietta riprendendo contegno “Lei è Bulma, è una giornalista”
la presentò girandosi verso la donna “Lui è mio fratello Radish” presentò ora
lui senza troppo badare alle sue lamentele.
“Una giornalista! Tu devi
esserti bevuto il cervello!” sbottò nuovamente afferrandolo per il bavero una
seconda volta.
Bulma osservò la scena “Sto
cercando una persona…un certo Vegeta, e sono sicura che tu sai dove si trova”
disse senza mezzi termini adagiandosi la mani ai fianchi.
Radish osservò la donna,
lasciando ancora la presa del fratello “Mai sentito, non lo conosco” smentì
incrociando la braccia.
La donna lo guardò
malamente “Sì invece, dimmi dove posso trovarlo…voglio fargli un intervista!”
rispose risoluta senza la minima intenzione di mollare la presa.
La sceneggiata di Radish si
sciolse in una risata che non riuscì a trattenere “Vuoi intervistarlo?!? Ahah
non farmi ridere bellezza, quell’uomo non permette a nessuno di parlargli,
figuriamoci concedere un intervista!” si scoprì ridendo.
Bulma strinse i pugni, e
nonostante la risata dell’altro la stesse infastidendo cercò di mantenere la
calma “Questo vuol dire che lo conosci!!” constatò facendo tornare l’altro
serio.
Radish scosse la testa “Non
personalmente, ma ho sentito dire che è davvero un uomo pericoloso. Dicono che
uccide a sangue freddo senza darti nemmeno il tempo di renderti conto della sua
presenza” l’ammonì aggrottando le sopracciglia.
“E’…è davvero così
pericoloso?” biascicò lei leggermente intimorita.
“Eccome se lo è! Quando era
sotto il comando di Freezer ha fatto carneficine di interi villaggi nella zona
est del paese” riprese spaventando ulteriormente la donna.
Goku osservò l’espressione
di entrambi “Andiamo, non può essere così pericoloso…” cercò di sdrammatizzare
avendo notato l’atmosfera tesa.
Bastò uno sguardo del
fratello per fargli capire che stava parlando sul serio, che la persona che
stavano cercando era davvero un assassino a sangue freddo.
Bulma sembrò pensarci su un
secondo, poi alzò lo sguardo verso il capellone “Non mi lascio intimorire…dimmi
come posso rintracciarlo” rispose risoluta senza indietreggiare di un millimetro
della sua posizione attuale.
Gli sguardi dei due
fratelli si puntarono su di lei.
Radish sbuffò “Io ti avevo
avvertita, se vuoi conosco una persona che ha diretti contatti con lui, ma se ci
tieni alla pelle stagli alla larga è un consiglio” continuò cercando di capire
quanto la donna fosse decisa ad andarlo a cercare.
Lei si limitò a frugarsi in
una tasca tirando fuori un taccuino “Come si chiama?” rispose senza battere
ciglio lasciando l’uomo comprensibilmente sbalordito.
Sospirò rassegnato “Si
chiama Nappa, vive a pochi chilometri da qui” spiegò indicando la direzione
dell’abitazione del suo contatto.
“Nappa?! Non era quello che
faceva il trafficante d’armi con te?” chiese ingenuamente davanti alla reporter.
Radish portò un braccio
attorno al suo collo e abbassandolo di colpo “Sta zitto razza d’imbecille, non
puoi raccontare tutte queste cose davanti ad una dipendente della carta
stampata!” lo sgridò sottovoce.
Bulma non fece troppo caso
ai due cominciando a scarabocchiare velocemente alcune informazioni “Lui mi dirà
dove trovare Vegeta?” chiese continuando a scrivere.
Il maggiore smise di
torturare il fratello senza però lasciare la presa “Se gli farete il mio
nome…forse” spiegò vago.
*
“E’ incredibile che siate
fratelli, caratterialmente non vi somigliate nemmeno un po’” constatò la donna
mentre scendeva la collina che l’era costata molta fatica percorrere
all’inverso.
Goku rise precedendola di
qualche passo “Hai ragione, ma credo dipenda dal fatto che Radish abbia avuto
più tempo da passare con papà” confessò voltandosi verso di lei “Vedi, lui era
un soldato ed a Radish ha insegnato a combattere e a cavarsela sul campo di
battaglia…quando sono nato io lui è morto, quindi non ha potuto insegnarmi
nulla” si girò nuovamente in avanti “E poi io preferisco i campi da coltivare,
non quelli in cui si uccide” spiegò evitando un paio di piccoli sassi.
Bulma lo imitò pochi
istanti dopo “E tua madre?” chiese senza staccare gli occhi dal terreno per
evitare capitomboli.
Goku alzò le spalle “Non me
la ricordo molto bene, è morta quando avevo quattro o cinque anni. Si può dire
che mi abbia cresciuto Radish…ma se lo chiedi a lui ti dirà che ha fatto un
pessimo lavoro con me” scherzò “E tu? la città dell’Ovest non è in guerra,
perché sei venuta in questa zona?” chiese a sua volta.
Bulma alzò le spalle “Forse
perché non amo la vita tranquilla, o forse perché cerco lo scoop della mia vita,
o forse semplicemente perché sono folle” rispose vaga.
L’altro rise “E i tuoi
genitori? Non saranno contenti di vederti rischiare la vita, o sbaglio?” chiese
continuando a proseguire.
La donna si bloccò sul
posto, chinando il capo “Bè, i miei genitori…” mormorò.
L’uomo si fermò poco
distante “Ho detto qualcosa che non va?” chiese genuinamente voltandosi verso di
lei.
L’azzurra alzò di scatto la
testa scuotendo le mani “No…no…è solo che…” i suoi occhi si spalancarono,
dischiuse la bocca con un espressione scioccata.
“Che ti prende?” le chiese
un preoccupato Goku facendo un passo verso di lei.
Bulma alzò una mano
additando alle spalle del contadino costringendolo a voltarsi.
Del fumo si stava
propagando all’orizzonte, fuoco e fiamme coloravano di rosso il cielo.
Con gli sguardi sgomenti
ascoltarono in lontananza gli spari che provenivano da quella zona.
Goku fece un passo in
avanti terrorizzato…quello che stava andando a fuoco era il suo villaggio!
*
CONTINUA…
*
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aras: come hai detto tu,
questa ambientazione è necessaria
*
videl93: ti ringrazio, ecco
l’aggiornamento
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Heleamicachipss: per ora
dovrai accontentarti di come lo descrivono gli altri
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lilac: perspicace come al
solito ^^ hai subito capito che i “ruoli” non sono casuali e che hanno attinenza
con la storia originale
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Kikk@93: molte grazie,
spero tu possa ritenere intrigante anche il secondo capitolo
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Mikysimpa: spero che
l’aggiornamento sia stato abbastanza rapido, mentre per vedere l’incontro con
Vegeta è ancora un po’ presto
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bulma_89: grazie, ma per
prima del fatidico incontro tra la giornalista e il disertore c’è ancora tempo
^^
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crazybulma: per me è un
grande onore sapere che l’inizio ti sembra avvincente anche se è un AU. Spero
vivamente di non deluderti e di mantenere i personaggi IC, farò del mio meglio
^^
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