LITTLE FLUFFY BROKENHEARTED
Theme#3. La città è il cibo preferito dei
cani.
Nota: Immagino ci sia poco da dire,su questa fanfiction. E’ la seconda scritta per la “Writing Community Improvvisata” ,anche se sarebbe più
corretto dire la seconda e mezzo,dal momento che un’altra l’ho iniziata,ma non
conclusa. Il tema,assegnatomi dalla sadica Lindù (IrishBreeze sul sito),mi sembrava il più difficile. Pensavo
di dover scrivere qualcosa di ermetico e introspettivo,genere assolutamente
estraneo alle mie corde,e invece l’ho “abbassato”
alla mia portata!XD Che genio,eh?
Inutile dire che i personaggi di cui scrivo non sono
miei,ma di zio Tim e la NBC e che non scrivo a scopo
di lucro (cosa potrei mai guadagnare da una cosa simile?XD).
*
A dog starter criyng like
A broken hearted man.
At the howling wind.
The howling wind.
Exit-U2
Credo di aver bisogno di parlarne con qualcuno. Sandra è
un tesoro,davvero,ma dubito riuscirebbe a comprendere. E anche se
comprendesse,non credo che approverebbe.
Non è stato molto carino,con lei.
Avrei dovuto
metterlo in guardia. Dirgli che tutto dipendeva dalla prima impressione che
avrebbe fatto a Sandra. La prima impressione,d’accordo,è stata deliziosa. Tutto
filava liscio come l’olio. E’ stata la seconda ad essere un disastro. Sandra lo
ha adorato davvero,all’inizio. Ha subito notato con che cura mi trattava. Il
rispetto che provava nei miei confronti. Che il feeling tra noi c’era,eccome.
Ma poi,santo cielo,che bisogno ha avuto di scaraventarla addosso alla
vetrinetta dell’ingresso?
Mi piaceva anche,quella vetrinetta.
E dopo è fuggito.
Senza dirmi una parola.
Aufwiedersehen,goodbye,adieu.
A mai più rivedersi. Grazie tante,e ti saluto.
Poco gli è importato della situazione in cui mi ha
lasciato. Lo stress giornaliero a cui devo sottopormi da quanto è andato via.
Non ne sono sicuro,ma temo che Sandra sospetti qualcosa. E’ davvero
isterica,nell’ultimo periodo. L’altro giorno,ad esempio, ho schivato per un
pelo un guanto da cucina lanciato contro di me. Contro di me,capite? La situazione è grave. Decisamente.
Ho anche pensato di fuggire,ieri sera,per un secondo.
Potrei raggiungere lui,se solo sapessi dove si trova. Se solo si degnasse di farmi sapere dove si trova.
Ma lasciare Sandra e i ragazzini mi sembrerebbe da codardi e irresponsabili.
Hanno bisogno di me,anche in questo clima di isteria.
Soprattutto in questo clima di
isteria,suppongo.
Mi sembra di scoppiare. Oltre il danno la beffa,oserei
dire. Non solo ho dovuto rinunciare a lui,ma mi devo anche sentire sotto
pressione per questo motivo.
Almeno oggi la casa è vuota. Potrei sfogarmi,guaire fino
all’ultimo respiro e rosicchiare ogni ciabatta che riesco a scovare. Ma dubito
lo farò. Nell’ultimo periodo le ciabatte mi attraggono meno,direi. Per qualche inspiegabile motivo ho sviluppato una
certa attrazione per i lacci degli scarponi da lavoratore.
Cielo,è mai possibile che ogni cosa mi faccia pensare a
lui? Sono patetico. Mi sto coprendo di ridicolo.
E’ che mi sento davvero frustrato,capite? Nel senso di intrappolato in una gabbia di preconcetti
e obblighi morali.
Signori e signori,benvenuti nel “Teatrino melodrammatico di Mr. Muggles & I suoi rimpianti”.
L’ingresso è gratuito ed è gradito l’abito scuro.
Per Lassie,riguardando indietro
noto solo scelte sbagliate,nella mia vita. Negazioni che mi sono auto-inflitto
a causa di una sorta di mia pulsante vena masochista. Quella volta avrei dovuto
far capire a Sandra che amavo la piccola Lily,e non mi importava che non avesse
un pedigree adeguato. O avrei dovuto rifiutare quella seduta dall’estetista che
mi ha lasciato il pelo arruffato ed ispido per un mese. Mi sarei dovuto opporre
quando Sandra ha scelto per me un collare giallo,quando è ovvio che solo il
turchese si abbina al mio colorito.
Sandra. Sandra. Sandra.
E’ buffo come lei rappresenti la costante dei miei
insuccessi e delle mie scelte infelici.
Ma non posso dire di odiarla,quella dolce donna un po’
svampita. Tutto quello che ho fatto,l’ho fatto per lei. Ma l’ho fatto, se non
per mio profitto,per dedizione nei suoi confronti. Per affetto.
La cosa non mi è mai pesata…fino a quando non ho
conosciuto lui.
Lui che mi ha stretto tra le sue braccia.
Lui che mi ha scosso come nessuno aveva fatto prima.
Lui che ha sfiorato il mio muso con le dita,facendomi
fremere.
Aveva un buon odore,tra le altre cose. Un odore acre e
deciso simile a quello che sento quando vado dal medico,mescolato con una
fragranza più dolce e organica.
Mai sentito prima un odore del genere,e posso
assicurarlo.
E aveva degli occhi…Oddio,gli
occhi!Neri,intelligenti,maliziosi.
E quelle labbra. Cielo,le
labbra. Prendevano una piega adorabile, quando sorrideva.
E la voce. Arriverei a inseguire seriamente un gatto,se
solo potessi sentire ancora una volta quella voce bassa,baritonale e sensuale.
Sylar,era il nome che aveva dato a Sandra. E non sono nemmeno sicuro fosse
vero,in fin dei conti.
Ovviamente,tutto
ciò che quell’uomo mi ha detto potrebbe essere una
menzogna.
I suoi modi affabili potevano essere costruiti,certo. Ma
i sentimenti che ho provato,quelli no. Quelli sono autentici e lo posso
giurare. Il mio cuore batte ancora al solo pensiero di lui. Sento qualcosa
muovermi all’interno dello stomaco,capite? E no,non è solo perché è ora di
pranzo. Anche se effettivamente,credo che andrò a cucina per controllare cosa
mi ha lasciato Sandra. Scendo dal divano e mi avvicino alla porta della cucina.
E’ aperta. Sandra è stata previdente e mi ha lasciato un’intera scatola di croccantini. Non sono i miei preferiti,ma Sandra li ha
comprati perché affascinata dall’assurdo jingle.
“Mangiare non si
può,per cani in forma, NO!
I cani in gamba
già,divorano la città!”
Le rime sono sfasate e un po’ forzate,quella pubblicità
non mi avrebbe mai e poi mai attratto. Ma da quand’è che Sandra chiede la mia
opinione? E questi croccantini,mondo cane, sono a forma
di grattacielo. Tremendi,credetemi. Ma il dolore allo stomaco si è placato,almeno.
Un rumore improvviso mi allarma. Proviene dall’ingresso.
Mi avvicino al punto da cui dovrebbe provenire e faccio un po’ di rumore per
allarmare eventuali malintenzionati. Posso sempre contare nell’effetto
sorpresa,prenderli alla sprovvista e…Un paio di solide mani –ehi,però,che
presa!- mi afferra e una voce esclama:” Non farò esplodere il cane. Non farei
mai del male a…Mr.Muggles.”
Capelli lunghi,barba di un mese,occhi scuri. Il fascino
selvaggio ha sempre fatto presa,su di me.
Credo tu l’abbia già fatto,tesoro.
Boom.
*
Concludendo…Mr.Muggles è proprio una puttana. Cattivo cagnetto. U.U
Ma davvero,ora come ora non ho niente da aggiungere per
concludere!o.ò
Vorrei solo pregare chiunque trovi degli errori di
battitura e non,di segnalarmelo!L’ho riletta,ma non si sa mai!U.U
Baci,a presto!:*