capitolo I
CAPITOLO I
L’alkadia, sotto il ferrato ordine del
capitano, si dirigeva ad altissima velocità verso la terra.
Harlock sapeva bene che era pericoloso.
L’importante però, era andare da lei. Mayu.
Appena la nave fu atterrata in un luogo
isolato, il capitano si affrettò a scendere, ma venne raggiunto e bloccato da
Tadashi e Yukie.
-Capitano, non andare!-Disse la bionda,
ma Harlock non proferì parola e la evitò.
-Harlock, Yukie ha ragione! Andrai in contro
alla morte!!-Insistette Tadashi, parandosi dinanzi al suo capitano.
-Zitti! Tutti e due! Ho deciso, è mio
dovere andare!-Rispose Harlock serio e risoluto. NIENTE LO AVREBBE FERMATO.
-Oh no! Capitano!-Esclamarono i due
pirati, ormai sconsolati, entrambi sapevano che quando il loro capitano si
metteva in testa di fare una cosa, quella era!
Intanto in un orfanotrofio sulla terra,
una bambina di sette anni circa, coricata in un letto, abbandonata in
solitudine, si lamentava disperata, era da tre giorni che ormai aveva la febbre
alta, ma nessuno si era ancora degnato di andar a controllare come stesse. Ma
per sua fortuna, la piccola, era riuscita ad avvertire l’unica persona che
tenesse a lei, il suo caro Harlock!
Mayu guardò tristemente l’ocarina
regalatagli da Harlock, quanto sperava di vederlo, ma qui tristi pensieri
furono interrotti dall’ arrivo improvviso di una giovane ragazza, Mayu la
osservò incuriosita, la giovane era affannata, i capelli scompigliati, che le
arrivavano poco più in basso delle spalle, erano di un castano chiaro, ondulati
quasi ricci, con una frangetta che le ricadeva sulla fronte, occhi castani, ma
molto più scuri dei capelli, la misteriosa ragazza si guardò a torno, chiuse
immediatamente la porta dietro di lei.
-Devo nascondermi! Per favore bambina
stai zitta e non dire niente!-Disse la ragazza con affanno, Mayu non rispose,
ma fissò la giovane chiudendo gli occhi. La ragazza senza perder tempo salì
sull’armadio e si nascose. Doveva salvarsi a tutti i costi! Non poteva farsi
catturare di nuovo! Pensò la sconosciuta. Subito dopo entrarono due uomini, la
piccola non riuscì a capire molto, ma notò che i due erano armati ed erano
soldati, forse era arrivato Harlock! Pensò Mayu mettendosi una mano sulla
fronte dolorante. Questi cominciarono a perquisire la camera, distruggendo ogni
cosa che si trovavano dinanzi, poi si diressero verso la bambina, e uno di
questi senza ritegno la privò del lenzuolo che la copriva, Mayu tremò dal
freddo stringendosi le braccia al petto.
-Ma guarda che bella bambina! Allora,
piccola hai visto per caso una ragazza scappare via!??!?- Chiese il primo con
un tono arrogante e brusco. Mayu ovviamente era in uno stato d’incoscienza, i
suoi occhi restavano aperti a stento, le palpebre erano pesanti, la testa le faceva
male, voleva chiudere gli occhi e lo fece, ma il secondo dei soldati cominciò a
strattonarla con violenza.
-AVANTI MOCCIOSA DICCI DOV’È QUELLA
MALEDETTA FUGGIASCA!-Disse. Ora Mayu cominciò a connettere, parlavano della
ragazza entrata in precedenza, quella che si era nascosta. Il secondo uomo la
prese per la camicia sollevandola del letto e ricominciando a percuoterla.
-DIMMI DOV’È!!!-Urlava in continuazione
uno dei due, Mayu guardava sconfortata l’armadio dove si era nascosta la
giovane, che poi apparve e con un’abilità sorprendente riuscì a scendere
dall’armadio, la ragazza sapeva bene che i suoi inseguitori erano così accaniti
sulla bambina che non l’avrebbero nemmeno notata! Era la sua occasione! Pensò.
-Avanti piccola dicci dove si è nascosta
quella ragazza! O potresti pentirtene!!-Mayu ancora una volta guardò la
giovane, che per un secondò teme che quella bambina la facesse scoprire ma con
sua grande sorpresa la piccola non fiatò di una parola e fece finta di nulla e
alla ne approfittò, uano della bambina
bambina che non l'.a nascosta. na volta che fu uscita dalla camera prese
a correre, ma poi delle grida la bloccarono, erano della bambina che l’aveva
aiutata. Si voltò a guardare e continuò a sentire delle grida. Avanti Ayaka!
Pensò, hai fatto tanto per scappare, non puoi tornare indietro e farti scoprire
è troppo rischioso!!!!! Si disse Ayaka (La ragazza misteriosa ^_^). Ma le
continue grida sempre più sommesse della bambina alla fine ebbero la meglio su
Ayaka, che tornò sui suoi passi, entro di soppiatto e vide i due uomini intenti
a trattenere la bambina tenendola bloccata sul letto per i polsi e per le
caviglie mentre uno dei due tentava di soffocare la sua voce e commettere
volgarità . Ayaka questo non poteva sopportarlo. Ad una bambina. A quel puntosi
scagliò contro i due e ne buttò a terra uno, mentre con un calcio stese l’altro
e gli rubbò la pistola.
-MALEDETTA! È LEI! CATTURIAMOLA!-Disse il
primo finito a terra, che si rialzò e sparò colpendo Ayaka di striscio ad un
braccio, ma per fortuna la ragazza non perse la calma e sparò al primo, e
subito dopo all’altro. Mayu sconvolta per l’accaduto fissò Ayaka, ma comprese
che se non l’avesse fatto chi sa cosa le sarebbe accaduto.
-Graz…-Ma non finì la parola che perse i
sensi, Ayaka si mise la pistola nella cinta e si avviò verso la porta ma si
rese conto che non poteva abbandonare quella bambina, in quel posto orrendo con
due uomini morti, si avvicinò a Mayu e le posò una mano sulla fronte e si
scoprì che la piccola aveva la febbre, in effetti aveva il volto arrossato e
tremava dal freddo, sicuramente stava molto male. La ragazza prese la coperta e
avvolse la bambina e la prese in e scppò via, corse per il corridoi per appena
un paio di metri ma improvvisamente saltò la corrente e calò il buio. Ayaka si
fermò di botto non riusciva più a vedere niente, che guaio! Pensò. Fece qualche
passo ma poi sbatté in qualcosa, stava per cadere all’indietro, però venne
afferrata appena in tempo, subito dopo le venne puntata addosso una luce, e
riuscì a vedere che si trovava davanti un uomo, ma non riusciva a vederlo bene.
-Chi sei?!!-Chiese Ayaka.
-Chi sei tu? Non sei un’istitutrice di
questo orfanotrofio?!-
-E tu sei un soldato?-Chiese ancora Ayaka
senza dare risposta allo sconosciuto.
-…No, sto cercando una persona!-Ayaka
quasi sospirò.
-Ora rispondi alla mia domanda! Chi
sei!?-
-Sono… sto scappando! Fammi passare! Te
ne prego… o dovrò…-Ayaka avvicinò la mano alla pistola, ma fu preceduta e si
ritrovò con una pistola puntata contro.
-Tsk!...- Fece Ayaka sentendosi in
difficoltà, poi l’uomo fece luce su ciò che la ragazza portava in braccio,non
capì bene di cosa si trattasse. Ma non aveva tempo da perdere.
-Io ti lascio passare, siamo pari…tu
scappi, io entro…-Ayaka annuì, superò il tizio sperando con tutto il suo cuore
che non fosse una trappola e prosegui.
Intanto Harlock era ormai giunto in
prossimità della comera di Mayu.
-Alkadia…-Chiamò Harlock attraverso la
ricetrasmittente.
-… Ripristinate la corrente… riaccendete
le luci!-Ordinò il capitano ai membri della nave, e in poco le luci si
riaccesero e fu allora che Harlock si rese conto che Mayu non c’èra. Purtroppo
le uniche persone che c’erano erano morte ammazzate, Harlock si guardò intorno
avvilito, si voltò e allora pestò qualcosa, abbassò lo sguardo e vide un
braccialetto a terra, era in oro, riggido e al centro c’era un cuore,
d’improvviso capì tutto, la ragazza che aveva incontrato poco prima… aveva
rapito Mayu!! Prese il bracciale e corse via, di certo la ragazza non era andata
lontano.
-Alkadia! Mayu è stata rapita! Indicatemi
la sua posizione!-Ordinò Harlock, e dall’ Alkadia Yukie svolse un monitoraggio
veloce e riuscì a localizzare Mayu.
-Capitano, abbiamo rilevato un corpo in
movimento con una temperatura corporea superiore alla norma… i corpi in
movimento sono due e non sono molto lontani…- Yukie diede per filo e pre segno
tutte le indicazioni necessarie, e in poco Harlock avvistò Ayaka e la piccola
Mayu, si erano allontanati abbastanza dall’orfanotrofio, e si trovavano in un
piccolo quartiere abbandonato, illuminato da un lampione offuscato, di sicuro
la donna che aveva rapito Mayu era una mazzoniana e aveva rapito Mayu con
l’intento di arrivare a lui! Ma gliel’ avrebbe fatta pagare! Si diesse Harlock
risoluto, e senza esitazione si parò dinanzi ad Ayaka puntandole la pistola
contro.
-Ferma!-Ordinò lui. Ayaka si pietrificò
stringendosi Mayu al petto che aveva preso a tremare.
-Sei una mazzoniana!?-Chiese Harlock con
un tono accusatorio. Ayaka sussultò e osservò l’uomo davanti a lei, capelli
castani, una benda all’occhio destro, e una lunga ccatrice che gli attraversava
il volto, vestito di nero, con un mantello, e fu allora che si accorse che il
marchio disegnato sul suo petto era un teschio! Era un pirata!
-Io non sono una mazzoniana!!!-Disse
innervosita la ragazza che indietreggiò, Harlock guardò la giovane, era
piuttosto carina, certo aveva un aria e un aspetto pessimo, ed era anche mal
vestita, con una gonna che le arrivava al ginocchio, ma questa era staracciata,
e anche la cammicia color biancio era stracciata.
-Ora dimmi che cosa vuoi da me!?-Chiese
Ayaka cercando di restare calma, infondo aveva ancora una pistola puntata
contro.
-Consegnami subito la bambina…-Disse
Harlock.
-Non se ne parla affatto! Se credi che ti
consegnerò la piccola a te, uno sporco pirata, sei fuori strada, maniaco
pedofilo!-Rispose Ayaka stringendosi Mayu più forte.
-Ti ho detto di lasciarla libera! Se è me
che Raflesia ti ha ordinato di catturare provaci ma lascia in pace Mayu!-Disse
Harlock. Improvviasamente nel sentire la voce di Harlock, riacquisto i sensi e
lentamente aprì gli occhi.
-Ha…Har..lock…-Disse la piccola con ub
filo di voce e emmettendo un colpo di tosse.
-Mayu!!!-Disse Harlock abbassando l’arma
e vvicinandoci ad Ayaka, che però lo bloccò. Harlock, il famiggerato piratra...
-Fermo pirata! Come faccio ad essere
sicura che la bambina ti conosca?! Sei suo parente? Sei suo padre?-Chiese
riggida Ayaka.
-No, i suoi genitori l’hanno affidata a
me, io sono il suo tutore!-Ayaka rise.
-Harlock!...-
-Mayu! Piccola sono qui!-Questa volta
Harlock con uno scatto si avvicinò ad Ayaka e gli bloccò la mano libera.
-Mayu…-
-Harlock… sei venuto…-La bambina tossì
ripetutamente.
-Stai tranquilla adesso ti porto da un
dottore…-Mayu accenno ad un sorriso e socchiuse gli occhi.
-Adesso dammi Mayu, e dimmi perché l’hai
rapita se non sei una mazzoniana!-
-Io non l’ho rapita, dei soldati mi
cercavano, io mi sono nascosta nella stanza di Mayu, poi questi hanno iniziato
a darle fastidio, io stavo scappando, e Mayu non ha detto niente a quelli che
mi cercavano, poi però hanno cominciato a superare il limite e sono tornata in
dietro…-
-È vero, lei mi ha salvato la vita ed è
anche f… fer…ferita!!-Disse Mayu sforzandosi per emettere quelle parole, poi
stremata chiuse gli occhi.
-Dalla a me…Alkadia… presto venite!-
Harlock prese dalle braccia della ragazza la piccola Mayu stremata.
-Vieni con me… sulla mia nave ti
cureranno la ferita…-Ayaka era incerta, ma infondo cosa aveva da perdere, se
restava ferma lì i suoi inseguitori l’avrebbero trovata.
-D’accordo…-Poi in lontananza si senti un
suono d’astronave, si alzò un leggero vento, Ayaka alzò lo sguardo e la vide.
Lo splenore assoluto. Una nave spaziale immensa.
-Q-que…questa… è… è l’Alkadia?-Chiese
Mayu.
-Si piccola… -Rispose Harlock guardando
teneramente la bambina fra le sue braccia.
Una volta a bordo dell'Alkadia, Harlock
affidò Mayu e Ayaka alle cure del Dottor Zero, e poche ore dopo, quando
finalmente Ayaka ebbe terminato le medicazioni, il capitano dell'astronave
mandò achiamare la giovane, che si presentò nella camera di Harlock come da lui
ordinato.
Appena il capitano la vide notò
immediatamente il cambiamento radicale, il pirata la fissò attentamente, aveva
sostituito gli abbiti fatti a pezzi, con
dei nuovi infatti indossava una gonna sempre corta fino al ginocchio, azzura e
una maglia a maniche corte color panna con una scollatura a V pazzesca.
-Mi hai mandato a chiamare?-Chiese senza
timidezza Ayaka.
-Si, devi dirmi chi sei, da dove vieni,
cosa ci facevi nell' orfanotrofio, perchè scappavi e da chi!?-
-Ehei! cos'è il terzo grado!??-Chiese
Ayaka sbalordita dalla presunzione del uomo.
-Esatto! Avanti parla!-Ordinò Harlock.
-Ah!... mi chiamo Ayaka Ishizu, ho
vent'anni, sono una terrestre, vivevo in
un istituto femminile scolastico, poi sono scappata, in seguito mi hanno dato
della criminale, e sono diventata una ricercata, stavo nell'orfanotrofio perchè
certi mi avevano catturato e rinchiuso lì, sono riuscita a scappare, ma mi
hanno inseguito, così mi sono nascosata in una camera, quellla della bambina ma
sfortunatamente quelli sono arrivati anche in quella stanza, io stavo fuggendo,
ma come ti ho detto prima... hanno infastidito volgarmente la bambina e... sono
tornata indietro asalvarla, mi sono accorta che stava male e lasciarla con due
cadaveri in un posto del genere era orrendo e l'ho portata con me!!!-Finì Ayaka
incrociando le braccia sul petto. Harlock la fissò insistentemente, poteva
fidarsi di quella ragazza o no? ma di certo non era una mazzoniana, perchè il
dottor Zero aveva confermato che non aveva corpo vegetale.
-Va bene... voglio crederti... come hai
dettoche ti chiami?-Chiese Harlock avvicinandosi alla ragazza.
-Ayaka, mentre il tuo è
"Hallock" vero!?-Il capitano dell'Alkadia assottiglio gli occhi
innervosito dal comportamento quasi presuntuoso di Ayaka.
-HaRlock! Mi chiamo HARLOCK!
dannazzione!-
-Ah scusatemi tanto HARLOCK!!-Il pirata
strinse i denti e continuò a squadrere la ragazza.
-Ehi! Cos'hai da guardare in quel modo da
maniaco!-Harlock sobbalzò rendendosi conto che si era incantato.
-Non farti strane idee, o giuro che ti
ammazzo!-Disse Ayaka seriamente e con presunsione.
-Ah si, e come?-Domandò Harlock
avvicinandosi al volto di lei, che diresse la mano verso la pistola, ma si
accorase che non c'era, purtroppo l'aveva lascita in camera, che deficiente! si
disse.
-Cosa c'è? Hai scordato qualcosa che
volevi usare per ammazzarmi?-Chiese Harlock sorridendo ironicamente.
-Sei... sei... un... tsk... ma che
vuoi!??!-Sbottò lei innervosita. Harlock non rispose subito e la guardò negli
occhi, ma Ayaka non cedé minimamente.
-Niente... sei tu che volevi ammazzarmi, anche se non c'è un
motivo... poi anche se tu lo facessi ti ritroveresti su un'astronave nemica
senza via di scampo, mi raggiungeresti dopo cinque minuti... Infondo sono il
capitano, il temuto Capitan Harlock...-Ayaka girò il volto come se ciò che le
avesse appena detto Harlock le fosse passato attraverso, ma non era così.
-Va bene, posso andarmene "Capitan
Harolck"!?-Chiese arrogante Ayaka.
-Certo io non ti obbligo a restare!-Ayaka
sentendosi quasi offesa si voltò con vanto e si diresse verso la porta, poi si fermò.
-Io, personalmente non ti temo per niente, poveri deficienti, quelli che
hanno paura di un pirata sbruffone come te!!-Detto questo la ragazza uscì, lasciando Harlock
sabalordito.
Fine I capitolo
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