E così iniziò tutto…
Era una bianca notte di dicembre quando il temibile mago
oscuro perse la vita, per mano di un giovane ragazzo e dei suoi cinque
amici…
La notte che tutti aspettavano da molto, molto
tempo…
La notte in cui ogni desiderio diventò
realtà…
La notte in cui tutti i maghi poterono
gioire…
…tranne cinque giovani
ragazzi…
“Non scherzare con il fuoco, Ron!!Sai benissimo che non è
morto!!”urlò una ragazza, rivolta ad un giovane mago, pietrificato dalla
paura…
Erano in un enorme stanza, simile alla sala grande di
Hogwarts, buia, chiusa…
Si poteva scorgere il cielo dalle ampie vetrate poste ai
lati, forgiate dall’inestimabile mano dei goblin di montagna, che rivelavano
squarci di nera volta celeste, rischiarata solo dalla flebile luce di poche
stelle…
Sei ragazzi, di età compresa tra i sedici e i diciassette
anni, ansimavano davanti alla figura di un uomo, steso a terra, in una posizione
innaturale, con un ghigno malefico dipinto sull’orribile
volto…
L’espressione di chi, prima di morire, aveva compiuto la
sua missione, aveva soddisfatto la sua sete di sangue, il suo bisogno di
potere…
Il crudo e nero marmo era intriso di sangue, qua e là
erano stati scaraventati diversi oggetti, mobili,
corpi…
Riflessi verde scuro si stagliavano verso il cielo,
ultimi segni di una stirpe ormai estinta…
Una ragazza dai lunghi capelli biondo pallido e dai
grandi occhi, era appoggiata allo stipite di un arco, guardando sconsolata la
sua bacchetta…
“Luna, ascoltami…ti prego ascoltami…”le disse stremato un
ragazzo bruno, alto, che la stava scuotendo
leggermente…
“No, no, no…”rispose lei, esasperata, afferrandosi la
testa con le mani…
I capelli oro chiaro si arruffarono e un rivolo di sangue
le sgorgò dalla ferita, causatasi in precedenza…
Una ragazza con i lunghi capelli ricci si lasciò
scivolare a terra, il contatto con il gelido pavimento la fece
rabbrividire…
Si guardò le mani. Lunghe dita affusolate erano coperte
dallo scuro liquido, sgorgato da decine di corpi, ormai
morti…
“Tu no, Hermione, tu non puoi arrenderti…tu no…”disse,
quasi tra sé e sé un alto e rosso giovane, adagiando un corpo a terra e
chiudendogli gli occhi…
Era solo un ragazzo, proprio come tutti loro, ma era
passato dalla parte sbagliata, era stato ucciso davanti ai loro occhi,
condannato per tradimento…
Era stato il signore Oscuro in persona ad ucciderlo,
freddamente, velocemente, con un solo ed ampio gesto della bianca ed ossuta
mano…
Due parole avevano segnato il suo destino, due parole lo
avevano visto morire
Amici miei…avada kedavra…
Aveva salvato i suoi compagni, fino a poco prima
nemici…
Il rosso si sedette di fianco ad Hermione,
sospirando…
“Ragazzi!!!Non vedete che non è morto!!!”urlò ansimante
una rossa ragazza, le sue mani erano ricoperte dal sangue, brandelli di carne,
la bacchetta le scivolò dalle dita alla vista di…
“Ma…è sparito!!!C-come ha fatto…”disse il bruno ragazzo,
avvicinandosi al centro della stanza…
“Lui, lui era qui, poco fa…”sussurrò ai compagni,
indicando un punto sul nero marmo…
“Lui chi?!?”esclamò sbalordito il rosso, osservando la
sagoma del defunto mago Oscuro più potente di tutti i
tempi…
“Harry…”